Recensione: MANUEL AGNELLI – An evening with Manuel Agnelli

Recensione: MANUEL AGNELLI – An evening with Manuel Agnelli

Non avevo ancora ascoltato “An evening with Manuel Agnelli” prima di ieri sera, anche se ci pensavo da qualche giorno. Solo che poi l’ho incrociato, proprio lui, Manuel, in Corso Vercelli a Milano. Mi è sembrato un segno interessante da cogliere.

Non che fosse un incontro impossibile: Milano è talmente piccola. Nemmeno tanto facile però, se penso a quante coincidenze devono verificarsi perché due persone siano presenti nello stesso momento, allo stesso posto, e tu hai anche appuntato sul tuo quaderno, nella lista di cose da fare “Ascoltare Manuel Agnelli”.

Il disco, che in realtà è un vinile, è il risultato di una serie di show acustici fatti di parole e musica che Manuel Agnelli, assieme a Rodrigo D’Erasmo, sta portando in giro per i teatri italiani e che si concluderà a Milano il 10 dicembre. La dimensione è introspettiva, intima, incredibilmente nostalgica. Sarà che l’acustico assottiglia le distanze, ma i fan degli Afterhours si asciugheranno qualche lacrimuccia quando ritroveranno i “fiori  urlanti” e la “banalità immorale”.

Dopo aver conosciuto il Manuel Agnelli giudice di X-Factor, alla mercè di un pubblico di giovanissimi che se gli dici “Male di Miele” ti risponde “Eh?”, ritrovarlo nella sua versione originaria, quella che gli riesce meglio, è un piacevole deja-vù.

Questo disco ci riavvicina agli Afterhours, ma anche e soprattutto a Manuel, che ripropone i pezzi che hanno fatto la storia della band e le cover dei brani per lui fondamentali, da “Martha” di Tom Waits, a “Shipbuilding” di Elvis Costello, da “Perfect Day” di Lou Reed fino ad una versione riuscitissima di “Video Games” di Lana Del Rey. Uno strato viene meno: manca sicuramente quell’energia  elettrica e a tratti violenta che tanto ci fa amare gli Afterhours sul palco, ma per una volta non dispiace affatto metterla da parte.

Score:  7,00

Tre brani da ascoltare subito: Martha – Strategie – Quello che non c’è

Quotes:  

Sei il colore che non ho
e non catturerò
ma se ci fosse un metodo
vorrei che fosse il mio
fanne quel che vuoi, di noi
me l’hai insegnato tu
se c’è una cosa che è immorale
è la banalitàlo sai
lo sai
che tu sei troppo bianca per restare
mano nella mano con te stessa
e non voglio certo che tu sia
la mia più bella cosa mai successasei il colore che non ho
e che vorrei essere io
ma se ti rende libera
ti regalo il miolo sai
lo sai
che tu sei troppo bianca per restare
mano nella mano con te stessa
e non voglio certo che tu sia
la mia più bella cosa mai successa

tu sei troppo bianca per restare
mano nella mano con te stessa
e non voglio certo che tu sia
la mia più bella cosa mai successa

vedrai…

(Bianca)
Tracklist:  
  1. Martha
  2. Ti Cambia il Sapore
  3. Video Games
  4. Male di Miele
  5. Shipbuilding
  6. Padania
  7. Bianca
  8. Strategie
  9. Ballata Per La Mia Piccola Iena
  10. Quello Che Non C’è
  11. Perfect Day

Discografia:

Solista

2019 – An Evening With Manuel Agnelli

Con gli Afterhours

1988 – All The Good Children Go To Hell
1990 – During Christine’s Sleep
1993 – Pop Kills Your Soul
1995 – Germi
1997 – Hai Paura Del Buio
2002 – Quello Che Non C’è
2005 – Ballate Per Piccole Iene
2008 – I Milanesi Ammazzano Il Sabato
2012 – Padania
2016 – Folfiri o Folfox

Related Posts