Recensione: LEO GASSMANN – “La Strada Per Agartha”

Recensione: LEO GASSMANN – “La Strada Per Agartha”

Leo Gassmann ci tiene ad essere il primo della classe. E allora si piazza al primo bianco, fa tutte le mosse giuste e consegna il suo compito in classe.

Titolo del tema “La Strada Per Agartha”, un lavoro con tutte le carte in regole per meritarsi il massimo dei voti: i featuring giusti, gli autori giusti, i riferimenti giusti.

Leo Gassmann vanta un curriculum quasi perfetto. Tralasciando quello familiare, e che non riporteremo qui perché il suo albero genealogico lo conosciamo già a memoria, diremo che: è arrivato in semifinale a X-Factor nel 2018 (classificandosi al quinti posto), ha superato le selezioni di Sanremo Giovani nel 2019, ha vinto nella categoria Nuove Proposte, ha pubblicato il primo disco Strike senza nemmeno godersi il meritato successo, visto che l’intera nazione è entrata in lockdown subito dopo (il suo in-store è stato uno dei primi eventi ad essere annullato), e ha persino doppiato un personaggio in un film d’animazione. Poi ha rifatto Sanremo, questa volta da big, col brano “Terzo Cuore”, senza minacciose pandemie a minare la promo del disco, e la prospettiva di un tour.

Il suo secondo album è veramente un lavoro impeccabile sulla carta. Basterebbe leggerne la presentazione senza ascoltarlo, per capire che il piccolo Gassmann ha scelto di fare le cose in grande, anzi, in gigante:  un bel cappello introduttivo con la voce di Massimo Dapporto, il corpo centrale coi brani firmati da Riccardo Zanotti, Giovanni Caccamo e Lodo Guenzi, i duetti con Edoardo Bennato e Will & The People, L’Ennesimo e Matteo Costanzo, la presenza dei musicisti Gem Archer e Andy Bell, chitarrista e bassista degli Oasis, e per finire J Sharrock, batterista dei Gorillaz e il cantautore indiano Rhaul Kamble. Con ben due omaggi: uno a Lucio Dalla con il brano “Caro Lucio”, la risposta a “L’Anno che Verrà”, scritta da Gassmann in un momento della vita in cui sentiva il bisogno di riaccendere la speranza. L’altro a Franco Battiato, autore del brano “Il Re Del Mondo”, in cui ci introduce ad Agartha.

“La Strada per Agartha” è un concept album che sa di famiglia. Quella adottiva però, che ha scelto per scriverlo e realizzarlo. E’ anche un disco che sa di crescita, perchè arriva in un momento importante della vita di Leo, e segna una maturazione e una presa di consapevolezza che si evince dalle influenze sonore e dai testi, molto più ricercati. Sa anche di divertimento, perché non si avverte sofferenza, ma l’impazienza di un giovane ragazzo e il piacere della scoperta. Ed infine, è un album umile, anche se non è la prima cosa che verrebbe da pensare, perché c’è dentro la gratitudine.

Dopo il brano introduttivo “Agartha”, ispirato alla poesia di Giancarlo Scarchilli e al libro “Il dio fumoso” di Willis George Emerson, ne “La Mia Libertà” Leo parla del bene più prezioso del mondo: un inno di speranza dedicato a tutti i bambini a cui è negato questo privilegio. Seguono “Volo Rovescio”, una canzone contro i pregiudizi e i giudizi, “Caro Lucio” e “Withou You”, brano in inglese con Will & The People, scritto alla fine del viaggio di rientro da UK. Dopo “Terzo Cuore” arriva “Io Vorrei Che Per Te”, una canzone ecologista cantata con Edoardo Bennato e che prosegue idealmente “L’Isola Che Non C’è”.

“Fuori di Testa” è un brano rock, quello in cui Leo tira fuori la grinta per parlare di un amore finito; “Lunedì” con L’Ennesimo e “Siamo a Metà”, scritta con Lodo Guenzi, “Maledizione” con la tripletta di musicisti brit e “In Un Addio” sono il cuore vero e proprio dell’album, prima di giungere all’epilogo, con “Io Non Ho Paura”, una canzone sul coraggio di amare senza remore e infine “Figli dei Fiori”, con Rahul Kamble, che “Parla di ripartenza collettiva, del ritorno al dialogo fra diverse generazioni, del fare le cose con le persone a cui si vuole bene, per rendere il mondo un posto migliore”, come racconta lui stesso.

Una morale perfetta per un album che vuole essere positivo e restituirci quella sensazione di speranza che ancora oggi facciamo fatica a provare.

SCORE: 6,50

TRE BRANI DA ASCOLTARE SUBITO:

“Caro Lucio” – “Io Vorrei Che Per Te” – “Lunedì”

UN BRANO DA SKIPPARE SUBITO:

“Fuori Di Testa” –  “Siamo A Metà” – “Without You”

QUOTES:

Ci sono ombre che si guardano in due
E lune che ti tiene solo per te
Mi parli dei confini e poi guardi giù, come se
Ci fosse un viaggio che nascondi tra i piedi

Aiutami a perdere gli occhi, le ore
La strada e il cognome che ho (Che ho)
Perché le cose importanti di me
Sono quelle che ignoro e ancora non so

Tu sei il mio volo rovescio
Sei le valigie che ho perso e non ritroverò mai più
La pioggia sopra il dеserto
Un pugno dritto nel petto
Comе un volo rovescio
Vivere sembra complesso, ma tu non guardare giù che
C’è il bis a fine concerto
Il mondo brucia, ma giuro che aspetto te

Ci sono roghi su cui brucio da un po’
Per colpe che mi tengo io, ma non ho perché
Ti piace farmi stare sveglio per ore
A diventare carbone, a masticare dolore, eh

Aiutami a perdere i treni in stazione
La faccia e il colore che ho (Che ho)
Perché le cose importanti di me
Sono quelle che ignoro e ancora non so

Tu sei il mio volo rovescio
Sei le valigie che ho perso e non ritroverò mai più
La pioggia sopra il deserto
Un pugno dritto nel petto
Come un volo rovescio
Vivere sembra complesso, ma tu non guardare giù che
C’è il bis a fine concerto
Il mondo brucia, ma giuro che aspetto te

(Giuro che aspetto te)
(Sei il mio volo rovescio)
Mantide religiosa, inventati una scusa
Che smetto e torno a casa subito, ma dubito che
Dirai qualsiasi cosa, la tua luna è preziosa
Tienila solo per te

Come in un volo rovescio
Sei le valigie che ho perso e non ritroverò mai più
La pioggia sopra il deserto
Un pugno dritto nel petto
Come un volo rovescio
Vivere sembra complesso, ma tu non guardare giù che
C’è il bis a fine concerto
Il mondo brucia, ma giuro che aspetto te

Giuro che aspetto te

(Volo A Rovescio)

TRACKLIST

DISCOGRAFIA

2020 – Strike
2023 – La Strada Per Agartha

VIDEO

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Instagram: https://www.instagram.com/leogass.official/

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