Recensione: COEZ – È sempre bello

Recensione: COEZ – È sempre bello

Coez l’artista anomalo che è diventato grande più dei grandi.

Qual è il peso dei tormenti e dei ricordi? Me lo sono chiesta andando a riascoltare la discografia di Coez, all’anagrafe Silvano Albanese. La risposta, però, arriva con il suo ultimo album “È sempre bello” in cui l’artista anomalo 2.0 chiude cerchi aperti dieci anni or sono con il so disco di esordio.

Silvano è ormai un uomo maturo, che ha imparato a padroneggiare beat e flow, cambiando pelle e rimanendo coerente con ciò che è davvero. Cantautore di nuova generazione, ibrido musicale, quello che è certo è che Coez ha una raffinatezza nell’uso della parola che in pochi hanno.

“È sempre bello” segna il suo rientro in Carosello, con cui aveva pubblicato “Non erano fiori” nel 2013 e “Niente che non va”. Un disco lavorato come un album e non come un mixtape (questa l’idea alla base di “Faccio un casino”). Un unico produttore, Niccolò Contessa (I Cani) che regala la sua esperienza da padron dell’itpop romano nei brani più “up” del disco. Le chitarre in pirimo piano regalano comunque un’omogeneità del suono che cerca di sdoganare l’idea del nuovo pop italiano (“Mal di gola”, “La tua canzone”). È sempre bello è un album, dicevo, e non una becera raccolta di playlist mal riuscite tanto cara ad alcuni rapper (o presunti tali) odierni.

“E’ sempre bello” è davvero l’album della maturità? Sicuramente è il disco con cui Coez racconta le sue albe: il sole che rende Milano una città piacevole (“È sempre bello”), i mazzi di fiori sui sedili (“La tua canzone”), le domeniche dell’andare in bici senza mani e sconvolgere tutti i piani (“Domenica”). Il disco in cui ancora compaiono le sue zone d’ombra: i traslochi continui di Silvano bambino in “Aeroplani”, un esempio che ben calza, ma anche “Ninna nanna” un brano decisamente dalle note grunge.

Coez ha dimostrato album dopo album, la sua pasta, per nulla scontata. Il suo talento nel fraseggio ma anche nel canto, la sua spinta nella ricerca di immagini ai banali. Coez è diventato grande molto più dei grandi che spesso vengono annoverati tra la sua categoria.

Score:  8,00

Tre brani da ascoltare subito:   Domenica- Aeroplani – Ninna nanna

Quotes: 

Da ragazzino passavo il tempo 

A salutare gli aeroplani 

Perso nel cielo anche io 

A volte avrei voluto Dio tra le mani 

Mia madre mi chiedeva 

Di non essere cattivo 

E io pensavo che in fondo 

Non ne avrei avuto il motivo, motivo 

Io non dovevo neanche essere qui

Io non lo so perché di venerdì 

Mi viene voglia di restare in aria 

Apri le mani 

Come quando giocavamo a fare gli aeroplani 

Partivamo e dopo tornavamo giù 

Partivamo e dopo tornavamo giù 

Ma se partiamo adesso torni solo tu 

E se partiamo adesso torni solo tu 

Esco fuori con gli occhiali 

Pure quando non c’è il sole 

Mi sento vivo soltanto 

Quando intorno a me c’è tanto rumore 

Per vocazione ammazzo il tempo 

Sopra il tempo con le mani 

Anche se è solo lunedì, chiedo sempre: 

“Ma che giorno è domani?” 

Io non dovevo neanche essere qui

Io non lo so perché di venerdì 

Mi viene voglia di restare in aria 

Apri le mani 

Come quando giocavamo a fare gli aeroplani 

Partivamo e dopo tornavamo giù 

Partivamo e dopo tornavamo giù 

Ma se partiamo adesso torni solo tu 

E se partiamo adesso torni solo tu 

Io questa sera mi vesto da sogno 

Esco e ritorno domani 

Perso nel cielo anche io 

Con gli occhi ancora in cerca degli aeroplani 

Non voglio me e quello di cui ho bisogno 

Esco e ritorno domani 

Perso nel cielo anche io 

Con gli occhi ancora in cerca di 

Apri le mani 

Come quando giocavamo a fare gli aeroplani 

Partivamo e dopo tornavamo giù 

E se partiamo adesso torni solo tu 

E se partiamo adesso torni solo tu 

(Apri le mani) 

E se partiamo adesso torni solo tu 

(Apri le mani) 

E se partiamo adesso torni solo tu 

(Apri le mani) 

Uh-uh, uh-uh 

(Apri le mani) 

E se partiamo adesso torni solo tu

(Aeroplani)

Mal di gola
È sempre bello
Catene
Domenica
Fuori di me
La tua canzone
Gratis
Ninna nanna
Vai con Dio
Aeroplani

Discografia:

2009 – Figlio di nessuno
2013 – Non erano fiori
2015 – Niente che non va
2017 – Faccio un casino
2019 – È sempre bello

Video: 

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