Recensione: BEASTIE BOYS – To The 5 Boroughs

Recensione: BEASTIE BOYS – To The 5 Boroughs

Discostory selection:  i dischi da ascoltare … TASSATIVO

Usciva quindi anni fa “To the 5 Boroughs” il sesto album in studio dei Beastie Boys. Ecco la recensione scritta nel 2004 e pubblicata su Newsic (archivio.newsic.it)

New York City 1986 e New York City 2004.

Diciotto anni durante i quali ne sono cambiate parecchie di cose. Diciotto anni dall’uscita del primo incredibile disco di questo improbabile terzetto bianco che si muoveva alla grande all’interno del nascente movimento hip hop.
Dopo 18 anni e ben sei anni di silenzio tornano loro, i più grandi, i Beastie Boys.

Per farlo hanno realizzato un disco di grandissimo spessore. Old-skool diretta, pura al 100%, liriche taglienti che sparano a zero contro l’amministrazione Bush e contro tutte le mezze verità di questa contraddittoria America. Beastie Boys come li abbiamo sempre conosciuti, senza regressioni, implosioni, compromessi o addolcimenti.

“To The 5 Boroughs” è energia, divertimento, autocelebrazione, ironia, sbeffeggio il tutto non più visto dall’ottica dei ragazzini di vent’anni alle prese con il cazzeggio nella frenetica vita della grande Mela, ma piuttosto con la visuale di quarantenni con i capelli grigi, più o meno maturi e consapevoli dei loro anni che però non hanno sedata la loro voglia e il loro “diritto di fare festa”

Questa essenza si percepisce sin dalla partenza del loro primo singolo “Ch-Check It Out”, un simbolo, stimolo e cuore del loro intatto sound. Le salde radici old-skool e la perfetta conoscenza dei meccanismi dell’hip hop si fanno sentire in pezzi come “Triple Trouble”, dove i BB si divertono a costruire attorno alla base addirittura di Rapper’s Delight della Sugarhill Gang la storia dell’hip hop, e proseguono in “Right Right Now Now”.

Con “Time To Build” la base elettro-reggae funge da supporto alle liriche dichiaratamente anti Bush, cosi come lo sono nel pezzo anni ottanta “That’s It That’s All”. Autocitazione è invece “3 The Hard Way” un po’ Intergalactic tagliata in maniera più cupa e con inserti maccheronici, mentre in “An Open Letter To NYC” viene fuori tutta la passione e l’amore verso la propria Ny, amore concretizzato anche nella cover del disco, realizzata su disegni di Matteo Pericoli, una New York ancora con le Twin Tower, un segno della voglia di rinascita della gente di Ny.

Are you ready for the party ???
Immensi e puri… Beastie Boys naturalmente !!!

Voto: 8,50

Tre canzoni assolute: Ch-Check It Out – Triple Trouble – Right Right Now Now

Track list:

01. Ch-Check It Out
02. Right Right Now Now
03. 3 The Hard Way
04. Time To Build
05. Rhyme The Rhyme Well
06. Triple Trouble
07. Hey Fuck You
08. Oh Word?
09. That’s It That’s All
10. All Life Styles
11. Shazam!
12. An Open Letter To NYC
13. Crawlspace
14. The Brouhaha
15. We Got The

Discografia:

1986 – Licensed to Ill
1989 – Paul’s Boutique
1992 – Check Your Head
1994 – Ill Communication
1998 – Hello Nasty
2004 – To the 5 Boroughs
2007 – The Mix-Up
2011 – Hot Sauce Committee Part Two

Video:

 

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