Recensione: AURORO BOREALO – Adoro Borealo

Recensione: AURORO BOREALO – Adoro Borealo

Auroro Borealo è uno che fa ridere. E non è vero che la comicità è poco impegnativa, perché io mi sono impegnata tantissimo per ascoltare “Adoro Borealo”.

Più di quella volta che decisi di introdurmi a Captain Beefheart. “Adoro”, dicevamo: prima persona singolare del verbo “adorare”, che è più di apprezzare, molto di più di amare. Ditemi voi se si può adorare qualcuno con facilità. L’adorazione presuppone impegno totale, perchè investe la persona adorante di una serie di compiti che includono un notevole dispendio di energia. Quindi l’esercizio della risata, in questo caso in particolare, è difficilissimo.

Auroro Borealo si adora un po’ perché lo dice lui stesso, e ti rimane il dubbio che dietro la spavalderia si nasconda una certa richiesta di attenzioni. Un po’ perché fa ridere sul serio. Per esempio: io non ci ho creduto fino al momento in cui è partita, ma “Mio figlio è ipocondriaco” è davvero cantata da sua mamma. Ed è di una tenerezza tale che quasi ti vergogni a ridere, per rispetto alla mamma che canta – dolcemente stonata –  quanto è difficile fare la mamma. Di Auroro, poi!

Questo non è il solo featuring di “Adoro Borealo”: ogni pezzo ha un ospite, da Ruggero dei Timidi che pure lui fa ridere, a Angelica dei Santamargaret, ai Punkreas, a Carlo Pastore. Si spazia tra tanti generi, il raggae, il funky, il pop, il punk. Lui, se lo guardi bene, assomiglia a Robert Carlyle di Trainspotting, e allora ti fa ridere un po’ meno. Ma solo se non lo hai ancora visto vestito da Borat (per approfondire, vi consiglio un giro sul suo Instagram), e allora ciao.

Ridere, ridevamo, è impegnativo. Fa riflettere. E infatti “Adoro Borealo” si conclude con una storia di questi tempi, cantata niente di meno che da Gianfranco Manfredi: amaro racconto di una generazione, quella di oggi, quella che forse ride troppo. O troppo poco?

Si consiglia l’ascolto dei Bauhaus, nel giro delle successive 16 ore, per riassestare un po’ gli equilibri umorali.

Score:  6,5

Tre brani da ascoltare subito: Mio figlio è ipocondriaco – Sessone – Stay Hungry, stay foolish, stay home

Quotes: 

Ha tanti difetti

ne ho una lunga lista

ma meglio ipocondriaco che leghista

(Mio figlio è ipocondriaco)

 

I giovani d’oggi hanno in media quarant’anni

Nascono single, restano single

Ma si sposano coi loro genitori

finchè morte non li separi

(Stay hungry, stay foolish, stay home)

Tracklist:  

01. Di che cosa parlano i miei testi (ft. Carlo Pastore)
02.Atti pubblici in luogo osceno (ft. Diva)
03. Polpette Reggae (ft. Angelica)
04. Venezia è una città bellissima (ma non ci vivrei mai) (ft. Johnson Righeira)
05. Pomeridiana (ft. Annie Mazzola)
06. Avrò sbagliato qualcosa (ft. Punkreas)
07. Mio figlio è ipocondriaco (ft. La mamma di Auroro Borealo)
08. Urlando CTRL-C (ft. Greg Dallavoce)
09. Sessone (ft. Ruggero Dei Timidi)
10. Gli occhi del mio ex (ft. Ariele Frizzante)
11. Stay hungry, stay foolish, stay home (ft. Gianfranco Manfredi)

Discografia:

2017 – Singoloni
2018 – Ti ho sempre voluto bene
2019 – Adoro Borealo

Video: 

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