Quale sarà l’EUROVISION del futuro? Una gara tra intelligenze artificiali

Quale sarà l’EUROVISION del futuro? Una gara tra intelligenze artificiali

Archiviato il capitolo della 67° edizione dell’Eurovision Song Contest con la vittoria della canzone Tattoo di Loreen si guarda già al futuro. 

Abbiamo voluto giocare e predire il futuro e, oltre a fare i primi bilanci di questa edizione inglese abbiamo chiesto all’intelligenza artificiale di immaginare quale potrebbe essere il futuro della competizione europea! 

Ecco cosa ci ha risposto l’oracolo informatico. Una inquietante prospettiva tecnologica per il futuro ma sempre con l’attenzione verso le emozioni che la musica anche nel futuro contiunuerà ad offrire.  

Siamo nel 2050 e gli Eurovision sono diventati un evento ancora più spettacolare e tecnologicamente avanzato di quanto non fossero in passato.
La competizione tra i paesi europei è diventata una vera e propria contest tra le intelligenze artificiali che governano le performance musicali.

Gli artisti ormai non hanno bisogno neanche più di cantare o suonare, le loro immagini sono state digitalizzate e proiettate sul palco, mentre gli strumenti vengono suonati da robot programmabili.

Il pubblico assiste ad un vero e proprio spettacolo di luci, suoni e movimenti perfettamente sincronizzati, creati dalle IA dei vari paesi.
Il vincitore non viene scelto più soltanto in base alla canzone o alla performance, ma anche in base alla complessità e alla creatività dell’intelligenza artificiale che lo governa.

La sala stampa dove lavorano i giornalisti è dotata di dispositivi di realtà virtuale che permettono loro di assistere alle performance come se fossero presenti fisicamente sul palco.

I social network sono ancora più importanti di quanto fossero in passato, con milioni di persone che seguono gli Eurovision da tutto il mondo e interagiscono in tempo reale con gli artisti e le IA che li governano.

Ma nonostante tutta questa tecnologia, ci sono comunque alcuni elementi che rimangono immutati: l’emozione di rappresentare il proprio paese, la tensione durante la votazione e la gioia degli artisti quando salgono sul palco a ricevere il premio per il loro lavoro.

Gli Eurovision del futuro saranno ancora più sorprendenti e coinvolgenti di quelli che conosciamo oggi, ma la passione per la musica e l’orgoglio nazionale continueranno ad essere il motore della competizione.

I NUMERI DELL’EDIZIONE 2023

La Svezia ha ora 7 vittorie all’Eurovision Song Contest, eguagliando il record dell’Irlanda stabilito nel 1996.

Loreen è solo la seconda artista a vincere due volte l’Eurovision Song Contest e l’unica artista donna, dopo la sua vittoria nel 2012 con Euphoria.

26 paesi hanno preso parte alla Grand Final del più grande evento di musica dal vivo del mondo, ospitato dal membro dell’EBU, la BBC, sabato 13 maggio a Liverpool.

La canzone vincitrice si è aggiudicata il premio con 583 punti, 57 punti di vantaggio sulla Finlandia, seconda classificata, rappresentata da Käärijä che canta “Cha, Cha, Cha”. Il terzo posto è andato a Israele con “Unicorn” di Noa Kirel che ha chiuso con 362 punti.

Un pubblico stimato di oltre 160 milioni avrà visto il Concorso di quest’anno, trasmesso in diretta nei 37 paesi partecipanti e online su TikTok e YouTube.

I 26 finalisti si sono esibiti dal vivo davanti a un pubblico di oltre 6.000 persone all’interno della Liverpool Arena.

Marco Mengoni con Due Vite ha conquistato un ottimo quarto posto. 

ASCOLTA IL BRANO VINCITORE 

LA CLASSIFICA FINALE

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