PLAY-ART: L’arte raccontata in musica: MARK ROTHKO

PLAY-ART: L’arte raccontata in musica: MARK ROTHKO

Mark Rothko è il protagonista della nuova puntata di Play-Art, le compilazioni di suggestioni musicali dedicate ai grandi dell’arte.

Il listing elaborato questa settimana da Newsic e dal magazine d’arte Hestetika.art nasce dalle ispirazioni musicali che i quadri dell’artista di origine ebraico-lituana offrono agli esperti selezionatori dei magazine. 

Mark Rothko è uno dei precursori della nuova avanguardia pittorica americana.
Il suo astrattismo cromatico (esponente del Color Field), è quasi claustrofobico e sempre ricco di tormento e sofferenza, un po’ come la sua vita che lo vede morire suicida nel 1970, all’età di 67 anni. 

Rothko nella sua arte sviluppa un nuovo concetto di spazio pittorico. Il suo stile lo vede rappresentare, attraverso tele in genere verticali e di grande formato, rettangoli colorati, due, tre o quattro, sovrapposti tra loro dove i contorni si mergono in modo fluido e progressivo tra loro. 

Una espressione cromatica pura ed essenziale che evoca un silenzio quasi mistico e spirituale. 

Non sono un astrattista. Non mi interessa il rapporto tra colore o forma o qualsiasi altra cosa.
Mi interessa solo esprimere le emozioni umane di base: tragedia, estasi, rovina e così via.

Intenso è anche il suo rapporto con la musica che la vede come fonte di ispirazione e fondamento artistico. Lo stesso Rothko cita: 

Volevo elevare la pittura allo stesso livello di intensità della musica e della poesia.

Il silenzio è così preciso.

Tra i suoi lavori il più particolare è la Rothko Chapel. Commissionata nel 1964 da John e Dominique de Menil è una decorazione di una cappella a pianta ottagonale, costruita a Houston, nel Texas. L’artista consegnò quattordici dipinti: nove di questi componevano tre trittici, le altre tele erano invece singole. Tutti i quadri sono scurissimi. Sembra che la cappella abbia le pareti finestrate, ma queste finestre danno sul nulla.

Rothko negli ultimi decenni è diventato tra gli artisti più costosi al mondo. Un suo quadro, White Center (Yellow, Pink and Lavender on Rose) è stato venduto nel maggio 2007 da Sotheby’s di New York per la cifra record di 72,84 milioni di dollari, andando più che a triplicare il precedente record dell’artista, stabilito nel novembre 2005 da Christie’s di New York con Homage to Matisse venduto per 22,41 milioni di dollari. Nel 2014 No. 6 (Violet, Green and Red) superò tutti i record venendo acquistata dal magnate russo Dmitrij Rybolovlev per 186 milioni di dollari, la terza cifra più alta mai pagata per un dipinto finora.

Ecco le nostre ispirazioni musicali… 

LA PLAYLIST

photo: Untitled (Blue Divided by Blue) – Mark Rothko – Date: 1966 

 

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