Morta Vivienne Westwood. Era la musa del punk

Morta Vivienne Westwood. Era la musa del punk

Lutto nel mondo della moda, dell’arte e della cultura. È morta Vivienne Westwood, la stilista aveva 81 anni.

Vivienne Westwood è morta oggi a Londra era malata da tempo ma non ha mai voluto rivelare la sua malattia. Le sue condizioni erano peggiorate negli ultimi giorni.

Vivienne Westwood è stata oltre che una stilista anche una icona culturale.

È stata l’indiscussa “musa del punk”.

L’inizio della relazione con Malcolm McLaren, destinato a diventare il manager dei Sex Pistols, l’ha portata, nel 1971 ad aprire il suo primo negozio, Let it Rock, al 430 di King’s Road di Londra, gli abiti da teddy boy, ispirati al passato, esprimevano la cultura giovanile e ribelle, proponendo indumenti neri di pelle e cerniere di imponga motociclista.

La stilista con i suoi abiti, rappresentò il momento di svolta e di rinascita della creatività inglese, usando in modo sarcastico i simboli della società britannica e la sua moda tradizionale. Il negozio prese diversi nomi nel corso degli anni, seguendo l’evoluzione stilistica di Vivienne: nel 1972 Too fast to live too young to die, nel 1974 Sex per lo stile sexy e feticista, in seguito Seditionaries e infine World’s End, rimasto fino ad oggi e conosciuto per la celebre insegna con l’orologio che gira al contrario.

Negli anni settanta Vivienne Westwood contribuì a creare lo stile punk, con creazioni stravaganti e provocatorie, il suo stile divenne l’uniforme del movimento punk approvato anche dalla band Sex Pistols che si distingueva per il look aggressivo caratterizzato da maglioni bucati, spille, borchie, t-shirt tagliate che riportavano immagini provocatorie, i pantaloni erano decorati con catene e cinghie, inoltre il cuoio e la gomma vennero introdotti come materiali non convenzionali. La prima sfilata della Westwood a Londra è del marzo 1981, con la collezione Pirate.

I suoi modelli non traevano più ispirazione soltanto dalla moda di strada e dal mondo giovanile, ma da tradizione e tecnica disegnando costumi storici.

La sua ricerca, prendendo vari spunti dalla storia del costume del XVII e XVIII secolo, ha esplorato tutte le epoche: la Westwood è stata la prima stilista contemporanea a riproporre con determinazione, modernizzandoli, il corsetto e il faux-cul, elementi di sartoria che sembravano ormai sepolti in un tempo lontano. La sua ispirazione trae inoltre forza da varie influenze che le derivano dall’amore per la storia, la pittura e l’impegno sociale e politico.

La collezione Pirate fu usata da musicisti come i new romantic, noti per il loro stile ispirato all’abbigliamento maschile del diciottesimo secolo con pantaloni e camicie larghe e fronzoli. (Fonte Wikipedia)

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