MAX PEZZALI il nuovo singolo “Discoteche abbandonate” [Guarda il video]

MAX PEZZALI il nuovo singolo “Discoteche abbandonate” [Guarda il video]

Esce oggi, 15 aprile, Discoteche abbandonate, il nuovo brano inedito di MAX PEZZALI, scritto con Jacopo Ettorre e Michele Canova che ne ha curato anche la produzione. Oggi esce anche il video con il racconto visivo tratto dal libro “Disco Mute”.

IL RACCONTO DEL BRANO

La traccia nasce pensando al fenomeno delle discoteche abbandonate, un “cimitero” di luoghi culto che negli anni ha ispirato libri e mostre in tutta Italia.
La discoteca, da sempre centro di aggregazione, divertimento ed eccessi ma anche di sperimentazione, innovazione, controcultura e libertà, diventa lo sfondo delle storie raccontate da Max nelle sue canzoni che per la prima volta, con la sua penna nostalgica, si volta indietro evocandone i ricordi.

Dagli anni 60 del ventesimo secolo al primo decennio del ventunesimo, le discoteche, eredi della antiche balere, erano il luogo in cui potevano essere ciò che desideravano, almeno per poche ore: buttafuori e buttadentro, baristi e DJ, cubiste e drag queen, playboy e strafiche, ballerine, statue, etero e queer. – racconta Max Pezzali – Al centro c’era la pista: palcoscenico e ring, spazio comune in cui tutte le differenze si annullavano. Oggi gran parte di quel mondo non esiste più: di lui restano rovine erose dal tempo e l’eco di voci, risate, pianti, sogni e speranze di generazioni di giovani che hanno avuto la fortuna di viverlo.

IL VIDEO

Il videoclip della canzone, diretto da Dario Garegnani, raccoglie diverse immagini tratte da “Disco Mute”, il libro culto edito da Magenes che più di tutti ha saputo immortalare luoghi straordinari da anni abbandonati e riscoperti  anche dai location manager  Calloni e Alessandro Tesei.
Le immagini, montate in versione rianimata, permettono a tutti quei club di riprendere vita e sono accompagnate dalle testimonianze di tantissimi DJ di fama italiana e internazionale che hanno contribuito a rendere quei luoghi e quegli anni eterni.

LE DICHIARAZIONI DEI DJ 

Faccio parte di un mondo che da fine anni 80 ai primi del 2000 era parte integrante della vita e della cultura dei giovani di allora! Il fantastico mondo delle discoteche.
Ho vissuto i periodi più belli e più floridi delle più belle discoteche dell’epoca, dove i ragazzi aspettavano a gloria il weekend per recarsi in quei luoghi,dove potevano incontrare persone speciali ,sia tra gli artisti che tra il pubblico. Ricordo quando la discoteca era una passerella,che dava modo a tutti di essere protagonisti, con il modo di vestire e dettare le mode. Ma soprattutto ricordo il grande interesse che c’era nei ragazzi verso quello che noi DJ suonavamo. Adesso tanti locali non ci sono più,ma i ricordi sono sempre presenti e resteranno indelebili per chi ha vissuto quei luoghi magici.
(Insomnia,Imperiale,Ultimo Impero,Kama Kama ecc.)
Mario Più

Questo ricordo sfuocato di mio nonno che va a cercare i miei zii in una discoteca perché era tardi (per lui) … era la fine degli anni 80 , l’inizio del periodo più bello per le discoteche italiane . Questo ricordo si è trasformato in un sogno per me . Un sogno che diventa realtà quando ci metto piede per la prima volta in una discoteca , molto prima di prendere la patente !
Un’energia potente , un mondo a parte . Che come tale era infatti considerato , per poi diventare un’entità talmente importante da influenzare praticamente ogni cosa , dalla cultura  alla moda .
Alex Gaudino 

Nel 1992 quando terminammo la lavorazione “Yerba del Diablo” in studio, Ricci era irrequieto qualcosa non lo convinceva ancora. Si muoveva nervosamente nella stanza sino a quando non sbatte contro l’interruttore della luce spegnendola e solo a quel punto nel buio urlò: adesso si che funziona!! Era la luce accesa che lo fuorviava. Sì perchè in discoteca le luci sono basse e l’atmosfera che si crea con la musica è al buio e tutto li’ succede al buio. E negli anni 90 la discoteca era il tempio della musica, il luogo sacro dove migliaia di ragazzi si ammassavano per ballare, cantare, urlare, saltare, sudare rigorosamente al buio e al ritmo della musica concepita per la discoteca stessa. Erano “gli anni delle immense compagnie” come recita Max in una sua canzone diventata inno generazionale e la Musica era la sola vera grande protagonista della discoteca! Ecco noi in quegli anni passavamo weekend insonni per arrivare in tempo, dopo aver suonato al sabato notte in discoteche stracolme, a suonare la domenica pomeriggio  in discoteche altrettanto stracolme di ragazzi che aspettavano lì solo di poter ballare e divertirsi. Che figata!
(DATURA)

“La massa ondeggiava, la pista brulicava, un’enorme forza propellente muoveva tutta quella gente, unita da colla elasticomagnetica. Cresce, ribolle e sale, questa è l’onda musicale.. Sognare, volare, vivere: Pensieri Liberi!”
In questa frase della Contessa Pinina Garavaglia da Exogroove live cd del 1996, è racchiusa l’anima del club come lo abbiamo vissuto e creato noi, pionieri del mixaggio e dei club. Abbiamo condotto intere generazioni in un viaggio in cui non contava chi fossi nella vita reale, contava quello che provavi lì dentro. Il DJ, come un vero super amante ti guidava in viaggio intimo e al tempo stesso condiviso.
Joe T Vannelli

Ho avuto il piacere di vivere il grande momento delle discoteche come Dj negli anni 70/80/90 e il 2000. Discoteche dove la gente veniva a divertirsi e ballare e ascoltare brani proposti in quel tempo con i Vinili, Tracks conosciute e sconosciute al pubblico che si lasciava trasportare da quella incredibile atmosfera che c’era. Musica, luci, laser, ballerini, ballerine , uno spettacolo incredibile. Adesso  che tante discoteche non ci sono piu’ e gran parte di quel mondo non esiste mi rattrista, un periodo indimenticabile x me e x tutti gli addetti del mondo della notte di quel periodo. Comunque Noi Saremo Sempre i Figli delle Stelle.
Franco Moiraghi

Ho conosciuto l’Italia di notte.
Quella che non dormiva mai.
Quella degli autogrill al posto dei bar.
Quella del ritmo che ti prende, che ti sembra di volare.
Ho visto l’Italia di giorno.
Quella che ballava di pomeriggio.
Quella che cantava ogni singola parola.
Quella che oggi racconta ai figli quanto ci siamo divertiti.
Albertino

Sei i BPM fossero chilometri sarei nel Guinness dei primati.
Quante notti trascorse in macchina, tra una discoteca e l’altra, da Nord a Sud, dal Tirreno all’Adriatico.
Ancora oggi, al di la dei guardrail, posso sentire i bassi che rimbombano sull’asfalto e sentire l’odore di notte di senza fine.
Fargetta

Ok allora questo è il mio pensiero buttato giù al volo.
“Nei miei 40 anni da Dj più che un cambiamento ho vissuto una metamorfosi che continuerà ad evolversi.
Non bisogna temere o confrontare questi cambiamenti, ma adattarsi per viverli e comprenderli nella loro innovazione perché fanno parte del presente e ci porteranno nel futuro. “
Saluti dal Mauro Picotto

abbiamo ballato attorno a un fuoco, nelle corti, nelle balere, poi nelle discoteche ..e chissà dove balleremo ancora domani ..ma balleremo. perché abbiamo sempre nel cuore voglia di dance all night.
Gabry Ponte 

Ricordi di quando i desideri ed i sogni pervadevano la realtà. Vivere per la musica e con la musica.
Io e lei, una sola energia ad attraversarmi per abbracciare il pubblico, come un caldo vento accogliente che appassiona, fa vibrare l’atmosfera con sensazioni pronte a ispirare la mia consolle. Il sound non convenzionale, la techno, era arrivato con tutta la sua forza a regalare magiche connessioni che evocavo al grido: Senti come fa! Killer Faber è con voi.”
Il mio richiamo a celebrare l’anima della techno che portava con se aggregazione, coinvolgimento, innovazione.
Nessun cellulare, niente selfie o likes, solo una pioggia di sensazioni vere a invadere le sale gremite di giovani anime multicolore; tante lucciole energetiche che illuminavano la notte, regalandomi l’ ebrezza frenetica, incandescente  ed euforica di un’emozione vera che ancora oggi mi commuove e mi ispira.
Una vita per la musica, una musica per la vita.
Killer Faber

Le discoteche sono un icona culturale dell’ultimo secolo .
Come per Berlino la musica techno e’ diventata patrimonio dell’unescu anche in Italia meriteremo un riconoscimento Simile .
Per me gli anni 90 sono stati un’ epoca Indimenticabile ,il club e’ stata la mia vita e lo è’ tutt’ora .
Un posto dove davvero succedono ancora magie .
Mi piacerebbe pensare che ci sia ancora una generazione che continui a credere in questa magia .
Alex Neri (Tenax)

La valigia piena di vinili è stata per molto tempo la mia fedele compagna di viaggio, insieme abbiamo visto molti locali che ora non ci sono più.
Posti in cui si faceva baldoria a suon di musica,
dove il divertimento era nell’aggregazione.
Molte disco oggi non esistono più, ma
se chiudo gli occhi posso rivivere quei momenti magici che oggi probabilmente sarebbero visibili su tutti i social (compreso la prima volta che ho visto Max quando formava il gruppo de I POP al
Rolling Stone di Milano)
Non ce la faccio… Troppi ricordi!
Molella

Per ogni locale da ballo che muore ce n’è uno che nasce in qualche parte del mondo.
La gioia della danza è insita negli esseri umani. Le discoteche abbandonate sono solo mura in disuso. Lo spirito rimarrà per sempre.
Ralf

Il fenomeno delle molte discoteche chiuse cela, oltre a quello  nostalgico, un fattore intrinseco fondamentale. Molta meno gente va a ballare e sempre meno pensa al ballo come una necessita’, uno stimolo …un rituale benefico. Perdendo questa abitudine, questa tradizione, uccidendo questa necessita’, l’essere umano perde una componente spirituale fondamentale, parte di un mondo invisibile che, con la sua energia, muove l’universo.
Francesco Farfa

Quanto mi mancano le discoteche … quelle vere ….con quei bassi esagerati che si sincronizzavano con il battito del cuore. Mi basta mettere sul giradischi un disco di Moroder chiudere gli occhi per catapultarmi indietro di 30 anni In pista al Marabu’ di Reggio Emilia ….
Benny Benassi

Dedicato a Claudio Coccoluto.

IL COMIC BOOK

“Discoteche abbandonate” sarà anche un comic book, il secondo della serie ideata da Max Pezzali e sceneggiata da Roberto Recchioni, in uscita a maggio, che segue il primo numero “Max Forever All Stars” andato sold out al Lucca Comics 2023.

Max-Pezzali-Comic-Book-2024

IL TOUR 

“Discoteche abbandonate” sarà eseguito anche live nel nuovo tour negli stadi di Max Pezzali “MAX FOREVER (HITS ONLY)”, in partenza dal 9 giugno dal Nereo Rocco di Trieste.
Dopo essere stato il protagonista indiscusso della stagione live italiana 2022/2023 con un doppio appuntamento allo stadio San Siro, un tour invernale di oltre 30 date interamente sold out nei palazzetti e un travolgente Circo Massimo, totalizzando oltre 520mila presenze, Max ha già staccato altri 330.000 biglietti per questo 2024.
Con uno show completamente rinnovato, palco e scenografie inedite pensate appositamente per questa nuova tournée, Max è pronto a far scatenare i fan sulle canzoni che sono diventate la colonna sonora della vita di almeno tre generazioni. MAX FOREVER (HITS ONLY) sarà un’imperdibile opportunità per partecipare a un ciclo di serate epocali tra sorrisi, gioia e ricordi che coinvolgono tutti, dai fan della prima ora fino ai più giovani, grazie a hit dai testi entrati a far parte della cultura pop italiana.

Domenica 09 giugno 2024 | TRIESTE – STADIO NEREO ROCCO – DATA ZERO
Mercoledì 19 giugno 2024 | TORINO – STADIO OLIMPICO
Sabato 22 giugno 2024 | BOLOGNA – STADIO DALL’ARA
Domenica 23 giugno 2024 | BOLOGNA – STADIO DALL’ARA – SOLD OUT
Giovedì 27 giugno 2024 | ROMA – STADIO OLIMPICO
Domenica 30 giugno 2024 | MILANO – STADIO SAN SIRO
Lunedì 01 luglio 2024 | MILANO – STADIO SA BOOKN SIRO
Martedì 02 luglio 2024 | MILANO – STADIO SAN SIRO
Martedì 09 luglio 2024 | MESSINA – STADIO SAN FILIPPO
Sabato 13 luglio 2024 | BARI – STADIO SAN NICOLA

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