Intervista: CARRESE – Il mio riflesso in un vetro

Intervista: CARRESE – Il mio riflesso in un vetro

“Vetro” è il nuovo singolo di Carrese, la canzone in cui finalmente si perdona e fa pace con se stessa.

Roberta Carrese, meglio nota solo come “Carrese”, è arrivata seconda a The Voice of Italy nel 2015. Dopo il singolo “Smart” arriva “Vetro”, una sorta di dialogo con se stessa. In attesa del suo primo album, forse in arrivo alla fine dell’anno.

“Vetro” è un dialogo allo specchio. Cosa dici all’altra Carrese? Ti capita mai di parlare a te stessa?

“Vetro” è una canzone in cui mi sono riflessa. Ho raccontato quello che ho visto, senza paura di nascondere i miei lati fragili. Mi capita spesso di parlare a me stessa e credo sia importante conoscersi bene o tentare di farlo guardandosi da fuori, a volte.

Carrese

“Se non mi trovi…cercami sotto un treno”. L’immagine del treno che passa sulla tua schiena è molto forte, intensa.“Per questa volta ti perdono”. Fai fatica a perdonarti? Che rapporto hai con te?

Con me ho un rapporto di amore e odio. Troppo spesso mi critico per quello che faccio o non faccio e per come decido di vivere le mie emozioni. In “Vetro” mi sono ‘perdonata’, ho perdonato i lati più impulsivi e vulnerabili di me. La frase del treno è un’immagine sicuramente forte, ma nel gergo romano “sto sotto un treno“ vuol dire essere molto o troppo coinvolti da una cosa, tanto da starci male.

Hai iniziato a suonare la chitarra giovanissima, a 11 anni. A 14 già ti esibivi. Sapevi già cosa volevi fare da grande, avevi le idee chiare?

Ho saputo sin da piccola cosa volessi fare da grande. Oggi sicuramente sono più consapevole dei rischi e dei sacrifici che bisogna affrontare per fare questo lavoro, ma la passione e la voglia di crederci è sempre la stessa.

La cover di “Vetro”, il nuovo singolo di Carrese.

Hai sfiorato la vittoria a The Voice, com’è stata l’esperienza per la tua crescita e formazione? La rifaresti? Hai trovato competitività in quell’ambiente o c’era collaborazione?

“The Voice” è stato il mio fortunato punto di partenza. Non avrei mai immaginato di piazzarmi al secondo posto. È stata sicuramente un’occasione di crescita sia personale che artistica e porterò sempre con me tutte le persone che ho conosciuto e con le quali ho vissuto mesi molto intensi. Ho trovato pochissima competitività. Eravamo quasi tutti molto uniti e ci supportavamo a vicenda.

Stai lavorando al tuo album da un po’ di tempo, nel frattempo sono usciti due singoli. A che punto sei del lavoro?

Per il momento stiamo lavorando su singoli diversi. L’idea di un album forse è prevista dopo l’autunno. Con l’arrivo dell’estate pubblicherò il mio terzo singolo.

Carrese

Come hai vissuto e stai vivendo questo improvviso cambiamento di routine? Sia dal punto di vista professionale che personale.

Sto vivendo male questa chiusura forzata. Umanamente e artisticamente non riesco a trarre qualcosa di positivo dal fatto di non poter avere la possibilità di avere contatti con il mondo esterno. Spero che tutto torni alla normalità al più presto!

Che musica riempie le tue giornate?

In questi giorni sto ascoltando tanta musica elettronica come The Blaze, Nicolas Jaar, ma anche Liberato e alcune uscite emergenti nel territorio indie italiano.

Ascolta “Vetro” qui.

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