“FABRIZIO DE ANDRÉ E PFM. IL CONCERTO RITROVATO” visibile sulle piattaforme digitali

“FABRIZIO DE ANDRÉ E PFM. IL CONCERTO RITROVATO” visibile sulle piattaforme digitali

“Fabrizio De Andrè & PFM. Il concerto ritrovato”, il docufilm diretto da Walter Veltroni e campione d’incassi al box office lo scorso febbraio, approderà sulle principali piattaforme digitali. 

Si tratta di un’altra chicca per gli appassionati, che arriva dopo la pubblicazione da parte di Sony Music del cofanetto della colonna sonora originale, già disponibile in doppio formato, CD con libretto e doppio LP (180 gr).

Nel rivedere “Il concerto ritrovato” si potrà rivivere uno dei momenti più alti della musica del nostro paese, trasformata per sempre dall’irripetibile sodalizio artistico, unico nella storia, tra uno dei più grandi artisti italiani di sempre e la rock band italiana più conosciuta al mondo. Il live di Genova riporta alla memoria le suggestioni di un’epoca di grandi trasformazioni sociali e fermenti ideologici, di tantissima energia creativa che proprio nella musica trovò l’espressione più dirompente e innovativa. Soltanto nel 1975 Fabrizio De André decise di esibirsi in pubblico eseguendo il suo repertorio quasi ed esclusivamente nella versione originale. Nel 1978 Franz Di Cioccio lo convinse a fare un tour lungo tutto lo stivale con PFM, che arrangiò i suoi brani in chiave rock. Fu così che De André tornò nella sua città per quel concerto rimasto nel cuore di tutti.

Il filmato restaurato del concerto è il fulcro del docufilm; le immagini del tempo sono raccontate dai protagonisti di quell’avventura straordinaria – Dori Ghezzi, Franz Di Cioccio, Patrick Djivas, Franco Mussida, Flavio Premoli, David Riondino, Piero Frattari, Guido Harari – che rievocano l’atmosfera di quel giorno, le emozioni provate, il dietro le quinte e la magia di un’esperienza mai più replicata.

Il minuzioso lavoro di restauro e masterizzazione del live di Genova, è stato realizzato nell’intento costante di mettere al centro la rara grandezza vocale di Fabrizio De Andrè dal punto di vista timbrico, espressivo ed interpretativo.

Il concerto era stato registrato con tecnica multipista. L’audio era quasi totalmente monofonico ed in alcuni tratti completamente distorto. Dopo una prima operazione di restauro del materiale, sono state ricreate le condizioni di allora, montando un impianto all’interno di un hangar e riproducendo il concerto, generando un fronte sonoro simile all’originale, e registrandolo con microfoni ambientali. Il nuovo file stereofonico creato è stato poi oggetto di diverse trasformazioni per mettere in luce, nei limiti del possibile, quegli elementi che all’interno del mix originale erano stati bilanciati quella volta in modo discutibile per compensare le problematiche ambientali del concerto di allora. Alcuni brani, risultanti completamente distorti nella registrazione originale, hanno subito trattamenti più intensivi di restauro e, nei casi peggiori, si è ricorsi all’estrazione dei singoli strumenti ed al trattamento separato di questi. Successivamente sono stati re-mixati tra loro mantenendo gli equilibri simili al missato originale.

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