E’ uscita la prima parte di “CORE IN FABULA”, il nuovo progetto discografico di Dadà.
Artista partenopea dalla cifra stilistica ibrida e in continua evoluzione, Dadà presenta un concept album in sedici tracce che si sviluppa come un viaggio iniziatico nei territori della fiaba e della memoria popolare.
UN PROGETTO TOTALE
Con “CORE IN FABULA”, Dadà intraprende un percorso di ricerca artistica che abbraccia non solo la musica, ma anche la narrazione e l’immaginario visivo. Ogni brano è accompagnato da un videoclip diretto dalla stessa cantautrice, con costumi realizzati ad hoc dalla designer Daria D’Ambrosio, a confermare un approccio immersivo e artigianale.
In questo nuovo capitolo, Dadà sfida le convenzioni e invita l’ascoltatore a sospendere l’incredulità, accogliendo emozioni pure e archetipiche.
Le fiabe di “CORE IN FABULA” si muovono tra reale e immaginario, affondano nella tradizione popolare napoletana ma dialogano con sonorità contemporanee: dal cantautorato all’elettronica, dal folk mediterraneo alle influenze globali.
Il progetto si presenta come un mosaico sonoro e culturale, dove la lingua napoletana si fa veicolo di un racconto universale, e la tradizione viene riletta con sensibilità moderna, senza mai cedere al folklorismo di maniera. Collaborano alla produzione Retrohandz, Milano Mobster, Luigi Scialdone, Pasquale Di Lascio e il gruppo popolare Ars Nova, a sottolineare la vocazione collettiva e inclusiva dell’album.
TRACCIA PER TRACCIA
La tracklist inaugurale si compone di sei brani, ognuno costruito come un piccolo racconto autonomo, che prepara il terreno ai successivi capitoli in uscita il 9 e il 23 maggio.
“C’era una volta l’anima mia” apre l’album come una delicata invocazione: un rito sonoro per predisporre l’ascoltatore all’abbandono della realtà e all’ingresso nel regno delle fiabe.
“Madonna nera” miscela sonorità gipsy e mediterranee in una narrazione dolente e potente: la Madonna Nera, incapace di piangere, diventa metafora della pietrificazione emotiva causata dalla crudeltà umana.
“‘Nguento” riporta in vita l’antica leggenda delle streghe di Benevento, tra ritmi ipnotici, richiami ancestrali e una tensione narrativa che incanta e inquieta.
“Curatella Qua Qua Qua” è il ritratto ironico e affettuoso di Rafilina, vecchia papera sagace che attraversa il bosco di Capodimonte, animata da sonorità popolari in cui la tammorra si impone come protagonista ritmica.
“Tango Touché” offre una riflessione simbolica sull’amore e sulle sue responsabilità, espressa attraverso la metafora elegante e malinconica del tango.
“Serpa”, già pubblicata come singolo, racconta il dolore sommerso di una donna vittima di violenza, prigioniera di pregiudizi sociali e trasformata in figura mitologica.
Una Dadà nuova, ma fedele a sé stessa
Con “CORE IN FABULA”, Dadà firma un’opera corale che riflette la sua capacità di raccontare l’invisibile, intrecciando esperienze intime, mitologie collettive e una profonda riflessione sociale.
Il progetto segna una sterzata decisa rispetto ai lavori precedenti, mostrando un’artista sempre più padrona del proprio linguaggio e capace di rinnovarlo senza tradirne l’essenza.
Un viaggio che non si limita a evocare mondi perduti, ma li reinventa, trasformando l’ascolto in una vera e propria esperienza sensoriale.
TOUR
“CORE IN FABULA” sarà presentato live in anteprima giovedì 22 maggio in un evento unico ed esclusivo al Teatro Bolivar di Napoli, in cui DADA’ suonerà per la prima volta i nuovi brani in un vero e proprio spettacolo teatrale in cui metterà in scena le canzoni, i racconti e i costumi del nuovo progetto.