Cil, cantautrice californiana tra le voci più interessanti del nuovo pop statunitense, ha pubblicato il suo nuovo EP “don’t hold me accountable”.
Sei tracce taglienti e sinceramente pop, sospese tra ballate jazzy, synth anni ’90 e un sarcasmo affilato come una lametta.
A guidare il progetto è il singolo hot shit, accompagnato da un videoclip ironico e teatrale.
La traccia parte in punta di piedi, con piano e voce che flirtano su una linea soul, per poi esplodere in un ritornello sfrontato: “Ain’t you some hot shit, baby? Trust me, I can tell”. Cil gioca con l’ego maschile, ma senza perdere l’equilibrio emotivo — anzi, ci affonda dentro, tra rotture, autoanalisi e consapevolezze.
L’EP, prodotto da Evan Blair (già al lavoro con Rosé e Benson Boone), raccoglie anche i precedenti singoli you’re a liar, you love me, loser e pretty years, a cui si aggiungono le inedite forgot to be my lover, don’t pick up e rhythm of love. Una tracklist coesa che attraversa le nevrosi sentimentali della Gen Z con ironia, fragilità e uno stile ben riconoscibile.