“Bubbledance” è il nuovo EP di Anfisa Letyago, producer e dj tra le più riconoscibili della scena elettronica internazionale.
Un lavoro breve ma denso, che conferma la traiettoria coerente e in costante mutazione dell’artista partenopea.
Composto da quattro tracce, Bubbledance è un viaggio sonoro che scivola tra derive ambient, tensioni techno e aperture più intime. Una sorta di diario sonoro notturno, dove groove profondi e voci filtrate si mescolano a beat ipnotici e texture acquee. L’intento, però, non è solo far ballare: c’è una ricerca più personale, una narrazione che scava sotto la superficie.
La focus track Who I Am apre l’EP con un impianto minimale e un’atmosfera crepuscolare. È la stessa voce di Anfisa a guidare il flusso, tra malinconia e determinazione, costruendo una forma di autoritratto sonoro in chiaroscuro.
Segue Magic Whales, che gioca con echi liquidi, synth brillanti e inserti vocali che fluttuano tra energia e sospensione. In The Bubble Dance, la techno torna a battere forte, ma con un’intenzione quasi corale, mescolando pulsazioni meccaniche e spiragli melodici. A chiudere il cerchio è Partenope, brano ispirato all’omonimo spettacolo A/V già presentato in Italia, Spagna e UK: qui l’atmosfera si rarefà, lasciando spazio a un paesaggio etereo, attraversato da synth cosmici e ritmiche leggere.
Con Bubbledance, Anfisa non rinnega le radici underground del suo suono, ma le usa come base per esplorare nuove sensibilità. Corpo e mente si muovono insieme, senza forzature, in una danza che è anche affermazione identitaria.