Sanremo Giovani: le pagelle delle canzoni del Festival

Sanremo Giovani: le pagelle delle canzoni del Festival

Le pagelle delle canzoni che gli 8 finalisti di Sanremo Giovani hanno presentato nella serata di oggi in diretta dal Casinò di Sanremo. Così per divertirci sempre. Tocca a due dei nostri, a Elena ed Andrea.

ELENA
Thomas – Ne 80
Ex Amici. Pop facilotto condito da luoghi comuni che vestono anacronisticamente il fanciullo dalla pelle liscia. “Paura della guerra ne ho tanta”. La domanda sarebbe: “E chi no?”. Forse se si fosse concentrato maggiormente sul testo e meno sulle movenze alla Jackson, il risultato sarebbe stato forse più incisivo. Voto: 4.

Leo Gassman – Va bene così
Ex XFactor. Intenso (sicuramente più del coetaneo con cui è in sfida). “Va bene così” non è di facile comprensione nelle strofe, ma il ritornello arriva dritto e si fa canticchiare e sicuramente ha un messaggio che tra le giovani generazioni odierne è bene far arrivare. “Che la vita è là fuori, non è sempre a colori ma una cosa è certa non importa dei tuoi errori”. Voto: 7.

Réclame – Il viaggio di ritorno
Suono anni ’70 che cerca di svecchiarsi con una batteria elettronica che non apre mai abbastanza. Calanti a parte, la band in sé risulta abbastanza sciapetta come quelle “frasi fatte per poi morire”. Voto: 5.

Fadi – Due noi
Cantautorato indie-pop che piace e sarebbe anche ora di sdoganare sul palco del Festival di Sanremo. Fotografie visibili di due tra le strade di Bologna ed Andrea che si è perso, le serrande chiuse. Canzone d’amore? Certamente ma che ha un quid in più che ti fa arrivare dritto in pancia il pezzo. Voto: 8.
Shari – Stella
Vibrante che fa poco capire cosa stia cantando. Sicuramente un tema difficile per una diciassettenne. Musicalmente calzante che si fa ricordare. Voto 6/7.

Marco Sentieri – Billy Blu
Interprete, non autore teniamo a specificare. Canzone che tocca il tema del bullismo e del bullizzato. “Billy Blu” ricorda lontanamente il Cristicchi parlato ma è solo un attimo. Melodia anni ’80 che si apre nel ritornello ma che appiattisce la strofa invece calzante. Voto 6/7.

Jefeo – Un due tre stella
Altro ex Amici. Trapper, autotune. Sarebbe nobile il tema trattato se non fosse che si scade nel ridicolizzarlo con quel Ritm&Dance che nel ritornello fa perdere la strada, sicuramente orecchiabile, ma poco affine. Dal punto di vista testuale, Jefeo ha ancora di che crescere. Voto 4.

Fasma – Per sentirmi vivo
Trapper, autotune ed è nel confronto diretto che Fasma mostra la superiorità musicale e testuale rispetto al coetaneo. Un brano che sicuramente al riascolto si può già cantare. Buoni incastri neanche tanto banali. Bravo. Voto 7.

Eugenio in via di Gioia – Tsunami
Guarda lo Tsunami che travolge la città. Travolgenti, puliti, semplici, diretti. Gli Eugenio in via di Gioia non sono dei novellini e si nota tutto nel modo di tenere il palco di Eugenio. Brano ritmicamente empatico, tanto che ti viene spontaneo seguire le melodia. Voto 8.

Avincola – Un rider
Avincola come Calcutta, così, alla prima nota, alla prima vista. Un rider è cantabilissima e funziona, seppur manca un’apertura che faccia in modo di arrivare in pancia. Voto 6.

Matteo Faustini – Nel bene e nel male
Un brano che mischia l’intenzione parlata al “bel” canto. Amore travagliato, scusa, errori. anche se Matteo avrei da dire su quel “e in fondo è solo un bene che ci faccia così male”. Venticinque anni anche se testualmente ne dimostra qualcuno in meno. Voto 6.

Martinelli e Lula – Il gigante d’acciaio
Taranto nello sfondo. L’Ilva in primo piano. Batteria e chitarra: così si presentano. Combo simile a quella vista lo scorso anno con Silvestri e Rancore. Brano duro e deciso con un tema mai attuale come ora. Brave, a fuoco. Voto 6.

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ANDREA
Thomas – Ne 80
Performer 19enne (si ispira a Michael Jackson), già visto all’opera ad Amici (e nel 2013 aveva fatto Io Canto), ha già 2 dischi d’oro alle spalle (e la Warner come etichetta). Presenta un funk-pop ritmato e ben confezionato ma con un testo molto basico e una linea melodica che non incide. Voto: 5.

Leo Gassman – Va bene così
Figlio di Alessandro, cantautore, già noto per aver partecipato lo scorso anno a X-Factor. Punta tutto sul suo bel timbro ma il brano non è immediato, su un tappeto di archi e una linea di piano. I cori pseudo-tribali à la Re Leone finali sono un enigma ma almeno danno un pizzico di sapore a un brano fin troppo sanremese. Voto: 6+.

Réclame – Il viaggio di ritorno
La band romana propone un brano con clapping e batteria in primo piano, che si apre in un refrain incisivo, meno la voce del frontman che non riesce a cavalcarlo appieno. Voto: 6.

Fadi – Due noi
Cantautore italo-nigeriano 31enne cresciuto a Riccione, propone un brano semplice, melodico e orecchiabile (“per le strade di Bologna” è l’inciso più orecchiabile finora). Premio simpatia (che non influisce sul voto). Voto: 6/7.

Shari – Stella
In un Festival con poche quote rosa nei Giovani (l’unica su 10!), questa 17enne da Monfalcone (come Elisa) ha già avuto una fortunata esperienza televisiva con Tu si que vales e ha duettato con Benji & Fede nel singolo Sale. Il brano con cui se la gioca a Sanremo Giovani è Stella, dedicata a Elisa, una sua amica scomparsa. Inizio un po’ troppo melodrammatico ma la costruzione è tutt’altro che banale, con vibrato che sembra un singhiozzo che non facilita la comprensione del testo nelle strofe. Voto: 6+.

Marco Sentieri – Billy Blu
Classe 1985, originario di Caserta, ha un trascorso con la band Quarto senso e ha già avuto buoni riscontri in Romania. Il suo brano affronta il tema del bullismo, ben scandito da un buon fraseggio (ricorda a tratti Federico Salvatore) ma non riesce a evitare di cadere un po’ nel retorico e non invoglia a un riascolto. Voto: 6.

Jefeo – Un due tre stella
Fabio Migliano, cantautore trapper 18enne, ha partecipato all’ultima edizione di Amici di Maria De Filippi. Autotune di rigore, a tratti ricorda Achille Lauro. Riscatti sociali orecchiabili ma un po’ all’acqua di rose. Voto: 6.

Fasma – Per sentirmi vivo
Tiberio Fazioli, rapper romano, classe 1996, anche lui con l’autotune in gola, porta il brano di maggior impatto fra tutti, con un refrain esplosivo, perfetto per le radio. Voto: 7+.

Tecla – 8 marzo
È già all’Ariston la vincitrice di Sanremo Young, la 15enne Tecla Insolia. Il brano che presenta è 8 marzo, ossia un brano che non rispecchia in nulla la sua età, che pontifica sulla vita. Bella voce però, che ricorda Arisa. Voto: 5 ½ (7 alla voce).

Eugenio in via di Gioia – Tsunami
Scuderia Universal, la band torinese di gavetta ne ha fatta tanta (e si sente). Testo ironico, gran ritmo, ben suonato, non si può dire lo stesso sul canto. Originali e molto piacevoli, tutto il pubblico del Casinò in piedi a ballare. Voto: 7.

Avincola – Un rider
Il cantautore romano 32enne ha dedicato questo brano sulla precarietà ai suoi colleghi riders: piacevole, delicato. Manca giusto il guizzo finale. Voto: 6 ½

Matteo Faustini – Nel bene e nel male
Cantautore e maestro elementare bresciano di 25 anni, in un reading intenso e dinamico. Da qui a febbraio, però, meglio rafforzarsi vocalmente. Voto: 7.

Gabriella Martinelli e Lula – Il gigante d’acciaio
Duo femminile da Taranto con un brano in chiave easy-electro che parla dell’Ilva. Al primo ascolto la sensazione è che sia passato proprio per questo e non per qualsivoglia valore musicale. Voto: 5.

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