Recensione: LUCIO CORSI – “La gente che sogna” [Traccia per traccia]

Recensione: LUCIO CORSI – “La gente che sogna” [Traccia per traccia]

Un novello Piccolo Principe musicale che vaga nel mondo dei sogni alla ricerca di un altro mondo fatto di felicità e amore.

Questa è la mia interpretazione di “La gente che sogna” il nuovo piccolo gioiello di Lucio Corsi.

L’artista toscano è un po’ un Gianni Rodari delle note che mette in musica fiabe e costruisce mondi onirici e surreali. 

I 9 brani che compongono “La gente che sogna”, scritti interamente da Lucio Corsi, e prodotti dall’artista insieme a Tommaso Ottomano, è come sintonizzarsi su una stazione radio spaziale (Radio MayDay) e viaggiare attraverso la leggerezza dei sogni.

Lucio costruisce queste storie fatte di mondi senza umani, paradisi con cancelli aperti, automobili che gridano fedeltà, cuscini che portano in vacanza, piante carnivore che parlano, smalto alle labbra e sulle dita il rossetto e canzoni che inventano altre vie possibili per stare a galla.

Il tutto ambientato tra melodie pop leggere cosparse da un rock garbato ricco di sonorità anni settanta. 

Ascoltare Lucio è piacevolmente straniante. Ti allontana dall’esaltazione delle brutture umane e dalle inutilità liriche che ormai affollano lo scenario musicale. 
Sembra di stare in un altro mondo, in un altro concetto temporale e parallelo dove anche qui tutto scorre ma riesce a muoversi in una dimensione accettabile e gentile.

Anche se alla fine, forse, come canta lui stesso, le canzoni migliori sono quelle che mentono… 

TRACCIA PER TRACCIA

Ecco il racconto del viaggio epico raccontato dallo stesso Lucio Corsi che è il protagonista di questa avventura.

RADIO MAYDAY è una canzone che cerca di fuggire dal pianeta terra cavalcando le onde di una stazione radiofonica extraterrestre.

ASTRONAVE GIRADISCO, ecco, in questa canzone accade l’esatto contrario. In un istante, in un flash, tutte le creature dell’universo iniziarono a muoversi verso la Terra.

La terza canzone nasce dal frastuono di un sogno andato in mille pezzi, MAGIA NERA è una stella decadente, una carrozza sgangherata che ti passa nelle orecchie.

L’avventura prosegue sotto un cielo oscuro, dove i denti chiari di un pianoforte introducono LA GENTE CHE SOGNA, di questa canzone non aggiungerò nulla.

Risveglio di metà disco. C’è un mare strano, più simile ad uno specchio. Laggiù trovi ORME che non si cancellano.
I violini se ne vanno appena in tempo per non assistere allo scontro finale tra la realtà e l’immaginazione.

Da un freddo mare giapponese affiora LA BOCCA DELLA VERITÀ smuovendo terra e cielo.

Questa sotto specie di robot, a metà tra il terriccio e l’alluminio si accartoccia su se stesso fino all’ implosione.

Sulle ceneri di questa battaglia non si potrà far altro che organizzare il GLAM PARTY e venerare la notte, colei che cancella il mondo dandoci la possibilità di cambiarlo.

La festa si conclude con un lento, una DANZA CLASSICA da ballare in due. Tu e la tua ombra.

Ed eccoci giunti alla fine dello show, si chiudono le tende di velluto. Che esista UN ALTRO MONDO io non ne dubito.

SCORE: 8,00 

DA ASCOLTARE SUBITO

Astronave Giradisco – La gente che sogna – Un altro mondo

DA SKIPPARE SUBITO

Poco meno di mezz’ora per sognare. Non si skippa nulla! 

TRACKLIST

LA DISCOGRAFIA 

2017 – Bestiario musicale
2020 – Cosa faremo da grandi?
2023 – La gente che sogna

I VIDEO 

WEB & SOCIAL 

@lucio_corsi

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