Recensione: LOUS AND THE YAKUZA – Gore

Recensione:  LOUS AND THE YAKUZA – Gore

“Gore” l’abbiamo quasi ascoltato tutto! Prima dell’uscita del disco, il debutto per LOUS AND THE YAKUZA, infatti sono stati pubblicati ben quattro singoli (più uno Bon Acteur che da tempo circolava in rete). Tra questi brani c’è anche la super hit Dilemme che ha fatto conoscere la giovane artista belga-congolese alla platea internazionale. 

Le altre cinque tracce rimaste ripercorrono l’attitudine sonora dei singoli pubblicati anche se l’impressione è che le migliori cartucce siano state già tutte sparate!  

Il disco, scritto e cantato interamente in francese, è stato prodotto dallo spagnolo El Guincho (il mentore di Rosalía). Una garanzia per modernità e contemporaneità del prodotto sonoro che mischia la rumba Congolese, e i ritmi latini con i beat urban moderni del rap, della trap, dell’elettropop e hip-hop

Sotto il punto di vista lirico Lous parla della sua identità unica sia come persona che come artista e tratta svariate tematiche come la resistenza, la resilienza, la sensualità e la bellezza.

Per chiudere Lous ha un grande impatto visivo che viaggia alla pari delle sue qualità vocali. Un altro punto a suo favore! 

La musica del mondo: cosmopolita, impegnata, attuale. 

SCORE : 7,15

TRE BRANI DA ASCOLTARE SUBITO:

Bon Acteur – Dans la hess – Solo 

TRACKLIST

DISCOGRAFIA

2020 Gore

VIDEO 

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