Un autodromo trasformato in macchina del tempo, un concerto che è anche un tributo, un gioco, una gara, un rituale collettivo.
Max Pezzali ha portato a Imola uno show senza precedenti: Max Forever – Grand Prix, evento unico all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, ha raccolto 85mila spettatori in una serata che ha mescolato adrenalina da pista e colpi al cuore, sotto forma di strofe, melodie e memoria generazionale. Tra animazioni, telecronache e personaggi delle sue canzoni, Pezzali mette in scena non solo la sua musica, ma anche il mondo che ha costruito intorno ad essa negli ultimi trent’anni.
Con un format pensato come una gara ad alta intensità emotiva, Max Pezzali ha mescolato adrenalina da autodromo, estetica pop e nostalgia in un lungo, sferragliante, sentito karaoke collettivo.

L’Autodromo diventa un museo a cielo aperto
Già dall’arrivo in venue il pubblico si immerge completamente nel mondo di Max, attraversando un sorprendente museo all’aperto composto dall’esposizione di diversi set utilizzati nei precedenti tour, tra Circo Max, Stadi 24 e Questo Forum non è un albergo / Questo Pala non è un albergo, fino ad arrivare al grande palco di Imola.
Semafori spenti, parte il giro di pista
Lo show prende il via con l’iconica “Con un deca”, che dà anche il la alla narrazione della corsa immaginaria che accompagnerà tutto il concerto. Il palco è una pista, la scaletta una cronaca sportiva, arricchita dalla voce di Guido Meda che introduce i personaggi delle canzoni come se fossero piloti in gara. Il viaggio continua con “Lo strano percorso”, “Sei fantastica”, “L’universo tranne noi” e “Me la caverò”, mentre lo schermo proietta interlude video animati, con tanto di telecronaca, ostacoli in pista e sorpassi da classifica.
Il ritorno di “Cumuli” e i trent’anni di un album iconico
Tra le sorprese più attese c’è “Cumuli”, brano eseguito per la prima volta dal vivo a distanza di trent’anni dalla pubblicazione. Una canzone fragile, malinconica, recuperata anche grazie alla serie di Zerocalcare Questo mondo non mi renderà cattivo. È uno dei momenti più intensi, subito seguito da “Hanno ucciso l’uomo ragno”, primo grande successo che il pubblico accoglie con un boato. Poi l’atmosfera si fa più intima con “Una canzone d’amore”, accompagnata da 85mila luci, omaggio collettivo a La donna, il sogno & il grande incubo, di cui ricorrono i trent’anni. Dallo stesso album arrivano anche “Senza averti qui”, “Ti sento vivere” e “Come deve andare”, tutte accolte con partecipazione da stadio.
Pista, sudore e coreografie dance-pop
Il ritmo accelera e il pubblico risponde: è il momento più festoso e scatenato dello show, che mette in fila una raffica di hit da pista. “La regola dell’amico”, “Nella notte”, “La lunga estate caldissima”, “La regina del Celebrità” e “Bella vera” sono il cuore dance-pop della discografia di Pezzali, in cui le relazioni, le amicizie, le notti brave diventano micro-racconti da cantare a memoria. Con “Weekend”, “Eccoti”, “Nient’altro che noi” e “Rotta x casa di Dio”, Max alterna energia e nostalgia, disegnando curve emotive che il pubblico segue a occhi chiusi.
Un ospite sul palco e un’antagonista in pista
Nel pieno del concerto arriva anche la parte più narrativa: sul palco compare Xam, nemesi di Max, che a bordo della 388 lancia bottiglie vuote in pista, ostacolando gli altri personaggi. È l’ingresso teatrale per “Bottiglie vuote”, che Max esegue insieme all’unico ospite della serata: Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari. Il brano, uscito a maggio, è già una delle hit della stagione, e la loro performance è tra le più acclamate del live.
Il momento acustico e il tributo a Senna e Dalla
C’è anche tempo per una parentesi più raccolta: Max si siede con la band per una sessione acustica in cui propone “Io ci sarò”, “Torno subito”, “Sempre noi” e “L’amore comunque”. È un momento di respiro che prepara la volata finale. Durante “La dura legge del gol” viene presentata la band, in stile team di Formula 1: Ernesto Ghezzi alle tastiere, Giorgio Mastrocola alla chitarra ritmica, Marco Mariniello al basso, Giordano Colombo alla batteria, Davide Ferrario alla chitarra solista e direzione musicale. Con “Gli anni”, la corsa si ferma per un attimo: le immagini dei grandi piloti scorrono sullo schermo, fino al tributo a Lucio Dalla, con le note di “Ayrton” e un pensiero a Senna, scomparso proprio a Imola nel 1994. Sul fondo, una citazione di Enzo Ferrari: “Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere”.
Il pubblico come protagonista, fino al traguardo
Nella parte conclusiva, il pubblico diventa il vero protagonista. “Come mai” è accompagnata da una kiss cam che inquadra gli spettatori, mentre “Nessun rimpianto” si trasforma in un inno generazionale cantato a squarciagola. A seguire, la doppietta finale di “Nord Sud Ovest Est” e “Tieni il tempo” è pura festa. Pezzali saluta con “Grazie mille”, ma non può mancare il bis: ancora “Con un deca”, con cui il cerchio si chiude. A vincere la corsa è Volta, il personaggio della canzone, smentendo l’adagio secondo cui “con un deca non si può andar via”.
Almeno non quando Max guida il gruppo e per ben tre ore, 85mila persone corrono con lui.
LA SCALETTA
1. CON UN DECA
2. ROTTA PER CASA DI DIO
3. NON ME LA MENARE
4. JOLLY BLUE
5. CUMULI
6. HANNO UCCISO L’UOMO RAGNO
7. IL GRANDE INCUBO
8. SEMPRE NOI
9. SE TORNERAI
10. UNA CANZONE D’AMORE
11. SEI UN MITO
12. NELLA NOTTE
13. BELLA VERA
14. LA LUNGA ESTATE CALDISSIMA
15. LA REGINA DEL CELEBRITÀ
16. LA REGOLA DELL’AMICO
17. SENZA AVERTI QUI
18. TI SENTO VIVERE
19. COME DEVE ANDARE
20. AEROPLANO
21. FINALMENTE TU
22. NIENT’ALTRO CHE NOI
23. BOTTIGLIE VUOTE (FEAT RICCARDO ZANOTTI)
24. IO CI SARÒ
25. SEI FANTASTICA
26. CI SONO ANCH’IO
27. LA DURA LEGGE DEL GOL
28. GLI ANNI
29. COME MAI
30. NESSUN RIMPIANTO
31. NORD SUD OVEST EST
32. TIENI IL TEMPO
33. GRAZIE MILLE
34. CON UN DECA
L’INTERVISTA
Negli ultimi anni i tuoi concerti sono diventati veri e propri eventi corali. I numeri crescono, ma cresce anche la partecipazione emotiva. Come te lo spieghi?
Guarda, credo che i dati in crescita dicano una cosa molto semplice: chi è venuto a vedere gli spettacoli si è divertito. Non è stato un fuoco di paglia. È gente che torna, che ha voglia di rivedere cosa faremo la prossima volta. Questo per me è molto rincuorante: vuol dire che abbiamo lavorato bene. All’inizio puoi anche fare il botto, ma poi serve continuità. Se i numeri aumentano, non è che improvvisamente ci siano un milione di persone nuove: probabilmente sono quelli di prima che tornano.
Hai inventato un “format vivente”?
No, niente format. Io faccio quello che mi piace fare e mi diverto a vedere la gente che si diverte. È la cosa più semplice e gratificante del mondo.
State già lavorando ai nuovi spettacoli?
Sì, certo. Ogni volta dobbiamo inventarci qualcosa di nuovo. Deve essere appagante per chi c’era già, ma anche fresco per chi ci torna. Quando hai dati positivi puoi permetterti di pensare in grande, di investire in uno show ancora più bello. La fiducia del pubblico ti dà modo di osare.
Il tuo pubblico si è allargato: non solo chi ti seguiva dagli anni ’90, ma anche tanti giovani. Che effetto ti fa vedere ventenni cantare pezzi che hai scritto trent’anni fa?
È bellissimo. E mi colpisce sempre. Credo che alcune canzoni, non solo le mie, siano diventate patrimonio collettivo. L’adolescenza, nei testi, diventa un concetto condiviso, indipendentemente dai riferimenti specifici. Anche se non conosci i Roy Rogers cogli l’atmosfera, la malinconia del tempo che passa. E quel sentimento si tramanda.
A ogni tour recuperi brani del passato: da “Incubo” a “Cumuli”. Come scegli cosa riportare in scaletta? E perché alcune canzoni sono rimaste “nascoste” per così tanto tempo?
Le ragioni sono tante, ma te ne dico una molto semplice: per un periodo certe canzoni dal vivo non venivano bene. In studio suonavano alla grande, ma live non riuscivamo a trovare la quadra. Oggi, per fortuna, ho dei collaboratori incredibili. Gente come Davide Ferrario, che ha la sensibilità e le competenze tecniche per far rendere tutto al meglio, anche i brani più ostici. Quindi certi pezzi li ripeschiamo perché finalmente suonano bene dal vivo.
Il tuo evento si chiama “Max Forever”. Che rapporto hai con l’idea di “per sempre”?
Col “per sempre” ho sempre avuto un rapporto un po’ complicato. È un concetto che spaventa. Ma in questo caso mi piace pensarlo come qualcosa che supera il contingente. Non “io forever”, ma “Max Forever” inteso come repertorio, come memoria condivisa. L’idea che certe canzoni possano vivere anche dopo di me mi esalta. È bello pensare che vadano oltre la cronaca e restino nell’immaginario.
La serie “Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883” ha avuto molto successo. Che impatto ha avuto sul tuo momento attuale?
C’è stata una sinergia forte. Il progetto “Max Forever” era già partito prima, ma la serie ha dato un gusto in più. Si sono rafforzati a vicenda. Gli stadi sono venuti prima della serie, ma quest’ultima ha ampliato il pubblico, ha reso tutto più trasversale. Anche chi prima non seguiva la mia musica ha iniziato a incuriosirsi. Mia madre, per dire, la guardava con le sue amiche.
Ci sarà un tuo cameo nella seconda stagione?
Non lo so ancora. Ho parlato con Sydney Sibilia, il regista, ma non abbiamo incrociato bene le agende. Tutti vogliono fare le comparse, mi chiedono favori! Ma se c’è qualcosa di adatto, perché no. L’importante è che non sia una cosa imbarazzante…
IL TOUR GLI ANNI D’ORO
La maratona dei grandi live targati Max Pezzali riprende nell’estate 2026 con il tour MAX FOREVER GLI ANNI D’ORO – STADI 2026, uno show completamente nuovo dal 7 giugno (data zero) a Lignano Sabbiadoro e prosegue poi Torino, Napoli, Roma, Bologna, Messina, Bari, Padova e doppia data a Milano con oltre 240.000 biglietti già venduti.
Domenica 7 giugno 2026 | LIGNANO SABBIADORO @ STADIO TEGHIL – DATA ZERO NUOVA DATA
Sabato 13 giugno 2026 | TORINO @ ALLIANZ STADIUM – NUOVA DATA
Venerdì 19 giugno 2026 | NAPOLI @ STADIO MARADONA
Giovedì 23 giugno 2026 | ROMA @ STADIO OLIMPICO
Sabato 27 giugno 2026 | BOLOGNA @ STADIO DALL’ARA – NUOVA DATA
Mercoledì 1 luglio 2026 | MESSINA @STADIO F. SCOGLIO – NUOVA DATA
Domenica 5 luglio 2026 | BARI @ STADIO SAN NICOLA – NUOVA DATA
Mercoledì 8 luglio 2026 | PADOVA @ STADIO EUGANEO – NUOVA DATA
Sabato 11 luglio 2026 | MILANO @ STADIO SAN SIRO
Domenica 12 luglio 2026 | MILANO @ STADIO SAN SIRO