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Recensione concerto – FABRI FIBRA questa sera facciamo rap! [Scaletta e Info]

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Fabri Fibra approda al Forum di Assago con un doppio appuntamento che segna il suo debutto nel tempio milanese dei grandi live. Non è un dettaglio: dopo oltre vent’anni di carriera, il rapper di Senigallia sceglie il palazzetto per consacrare un percorso che, da culto periferico, si è imposto come colonna portante del rap italiano.

L’arena è gremita, anche se qualche vuoto in tribuna tradisce la solita meccanica spenta dei PR. Poco importa: il cuore del concerto è nel parterre, affollato da un pubblico che non ha nulla di patinato né di “flex alla Drake”. Qui il rap è ancora atto di appartenenza, non accessorio da copertina.

Alle 21:13 le luci si abbassano e parte l’intro de L’avvelenata, subito seguita da Tutti pazzi, manifesto del nuovo album “Mentre Los Angeles brucia. Al centro del palco troneggia una cassetta gigante, reliquia old school che ospita la postazione di DJ Double S: simbolo pop e insieme fonte sonora del set, più eloquente di qualsiasi effetto speciale.

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Poi la processione degli ospiti: Gaia con Massimo Pericolo, Emma, Tommaso Paradiso, Tredicipietro, Lazza, Neffa e Joan Thiele. Altrove rischierebbero di sembrare comparse da showbiz, qui invece entrano quasi in punta di piedi, più come atto di reverenza che come esibizione narcisistica. Non passerella, ma riconoscimento.

Il Forum però esplode quando Fibra affonda nel proprio repertorio storico. Rap in vena, Non crollo, Non fare la puttana (2004) e l’ancora più ruvida Mi stai sul cazzo o Dalla A alla Z (2002) non hanno perso smalto: corrosivi allora, attuali oggi. È la prova che il vecchio Fibra non è reperto da museo, ma materia viva, capace di lacerare e dividere anche vent’anni dopo.

Lo show rifiuta le scorciatoie del grande evento: niente fiamme, niente fuochi d’artificio, niente coriandoli da festival pop. Qualche fumo, qualche luce, ma resta tutto secondario. Il baricentro è il rap stesso, le barre sparate a raffica, i corpi che ondeggiano in platea, le mani alzate che diventano gesto liturgico.

Il finale è un ritorno pieno alle origini. Con Luna piena, dal primo album “Turbe giovanili “(2002), Fibra dopo due ore scarse di musica chiude il cerchio: memoria e ripartenza insieme.
Quasi a ricordare che il rap, se resta autentico, non ha bisogno di maquillage: vive nel conflitto, nella lingua che punge, nelle radici che continuano a germogliare.

E domani si replica.

LA SCALETTA

INTRO AVVELENATA LA FINE DEL MONDO – MILLE VOLTE

1. TUTTI PAZZI
2. SALSA feat. GAIA + MASSIMO PERICOLO
3. STUPIDI
4. SBANG
5. IN ITALIA 2024 feat EMMA
6. FENOMENO
7. PAMPLONA feat. TOMMASO PARADISO
8. PROPAGANDA
9. CHE GUSTO C’È feat. TREDICIPIETRO
10. VENERDÌ 17
11. RAP IN VENA – NON CROLLO – NON
FARE LA PUTTANA
12. BUGIARDO / COCAINE

13. CAOS feat. LAZZA
14. LARIO feat. LAZZA
15. VIP IN TRIP
16. STAI ZITTO
17. PANICO feat. NEFFA
18. LA SOLUZIONE
19. MAL DI STOMACO – UN’ALTRA CHANCE
KARMA OK – TUTTO ANDRÀ BENE
20. INTRO AH YEAH – APPLAUSI
21. MI STAI SUL CAZZO / DALLA A ALLA Z
22. STAVO PENSANDO A TE
23. VERSO ALTRI LIDI

BIS
24. TRANNE TE
25. MILANO BABY feat. JOAN THIELE
26. VIVO
27. LUNA PIENA

IL TOUR

30 settembre MILANO Unipol Forum
01 ottobre MILANO Unipol Forum
18 novembre FIRENZE Cartiere Carrara
2 dicembre TORINO Concordia
3 dicembre BOLOGNA Estragon
9 dicembre PADOVA Geox
13 dicembre BRESCIA Dis_play
18 dicembre ROMA Atlantico

INFO & BIGLIETTI

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WEB & SOCIAL

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