MICHELE BRAVI: il racconto della mia storia di dolore e di amore

MICHELE BRAVI: il racconto della mia storia di dolore e di amore

“La Geografia del Buio” è il nuovo concept album di Michele Bravi. L’estetica del disco si sviluppa in una sequenza di immagini oniriche e surreali che Michele Bravi racconta attraverso le parole e la musica.

Si susseguono suggestioni evocative che rimandano ad un presente stravolto e ad un profondo dolore che avvolge, immerge e nasconde ogni cosa come una profonda coltre di nebbia. Il concept di “La Geografia del Buio” è caricato di grande drammaticità, la realtà dell’artista si palesa sotto forma di rappresentazione teatrale, dove la separazione tra spettatori e attori è un limite invalicabile.

L’album è costituito da 10 tracce, tra cui i singoli “La vita breve dei coriandoli”, “Mantieni il bacio” e un brano completamente strumentale, eseguito al pianoforte dallo stesso Michele, che segna la chiusura del percorso attraverso “La Geografia del Buio” in cui l’ascoltatore ha imparato ad orientarsi. L’intero progetto discografico è stato prodotto da Francesco “Katoo” Catitti, che aveva già in precedenza collaborato con Michele. Il pianoforte, che accompagna la voce dell’artista in tutte le tracce, è suonato da Andrea Manzoni.

A distanza di quattro anni da “Anime di carta”, l’album certificato disco d’oro e contenente il singolo doppio platino “Il diario degli errori”, Michele Bravi torna con un progetto musicale, profondamente diverso da tutta la produzione precedente. Il nuovo progetto discografico è stato anticipato dall’uscita dei singoli “La vita breve dei coriandoli” e “Mantieni il bacio”. 

IL RACCONTO

Orientarsi nel buio significa stabilire le coordinate di un luogo oscuro, conoscerne gli spazi, abitarlo, arredarlo.

Avere le parole per dire il caos non salva da niente ma almeno disegna il labirinto. “La geografia del buio” è il racconto bendato attraverso quel labirinto di ombre e racconta, tra momenti di silenzio e il suono legnoso di un pianoforte verticale, un messaggio tanto semplice quanto potente: il buio, come il dolore, è solo una condizione e non esiste un senso o un significato. L’unica direzione che si può dare alla propria sofferenza è quella della condivisione affinché suggerisca ad un altro dolore, quasi conducendolo per mano, qual è la strada da percorrere nell’ombra.”

“La Geografia del Buio” è un racconto attraverso la ferita del mondo. Una perdita di aderenza dal reale e il tuffo in un’oscurità che racchiude in sé la violenza della vita e riscopre nell’amore l’unica salvezza. Un amore che non combatte il male ma che aiuta a disegnarne la geografia.

Questo disco è un racconto che parte dalla mia storia e poi abbraccia la storia di tante altre persone. Il mio è stato un percorso nel buio, nel dolore.  Io ho ricevuto una fortuna, quella che qualcuno potesse condividere con me il dolore che comunque va affrontato da soli anche se è importantissimo avere qualcuno che sia al tuo fianco. 

LA MUSICA 

La musica serve a decifrare il dolore ma non a guarirlo. 

L’AMORE

L’amore è un atto pubblico che va condiviso. 

IL DOLORE 

Io voglio parlare di come si convive con il buio e non come si elimina. 

LA COPERTINA

L’acqua che ti entra in casa è come il trauma. 

Gli oggetti presenti nella copertina sono invece tutti oggetti abbandonati. Abbandonati che però hanno una storia che io ho raccontato. 
C’è il  divano, dove ho passato il tempo del mio trauma, c’è la coperta con la quale mi coprivo sul divano, c’era il cappellino con il quale mi nascondevo quando dovevo uscire di casa, c’è una vecchia foto dei miei nonni…. ci sono tante storie che ho voluto mettere insieme come dettagli. 

LA TRACKLIST 

La promessa dell’alba
Mantieni il bacio
Maneggiami con cura
Un secondo prima feat. Federica Abbate
La vita breve dei coriandoli
Storia del mio corpo
Tutte le poesie sono d’amore
Senza fiato
Quando un desiderio cade
A sette passi di distanza

WEB & SOCIAL 

Instagram: michelebravi
Facebook: Michele Bravi
Twitter: @michele_bravi

 

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