MALDESTRO il mio Egosistema raccontato in musica. Il disco traccia per traccia

MALDESTRO il mio Egosistema raccontato in musica. Il disco traccia per traccia

“EGOSISTEMA” è il titolo e il manifesto del nuovo progetto discografico di MALDESTRO. La raccolta, che si compone di 11 tracce,segna il ritorno ufficiale sulle scene dell’artista, cantautore pluripremiato e apprezzato in tutta Italia, a distanza di due anni dall’ultimo lavoro in studio.

“EGOSISTEMA” è un album sincero, vivo, autentico. Una mia esigenza di comunicare con le persone attraverso lo strumento più potente a sua disposizione: la musica. Il disco descrive il profondo cambiamento interiore che negli ultimi anni ho avuto e dal quale ho tratto forza e consapevolezza.

“EGOSISTEMA”  è il mezzo attraverso il quale racconto la mia storia, il mio passato e soprattutto il mio presente, mettendomi a nudo, spogliandomi di qualsiasi artificio e gettando via ogni possibile maschera indossata nel corso del tempo per paura di mostrarsi realmente agli occhi degli altri.

Il cantautore dissemina frammenti di sé stesso lungo quello che si presenta come un viaggio musicale introspettivo e intimistico, nel quale l’ascoltatore è costantemente guidato ma, allo stesso tempo, libero di interpretare personalmente ciò che ogni brano esprime. La voce graffiante e tormentata di MALDESTRO invita a soffermarsi sul testo e ad assaporare ogni singola parola, ogni immagine evocata, ogni emozione suscitata dalle note che si susseguono e lentamente si disperdono, lasciando la sensazione di aver assistito a una confessione a cuore aperto, una dichiarazione di libertà e di intenti attraverso cui l’anima dell’artista viene mostrata con trasparenza e sincerità. 

LA SCRITTURA

La scrittura di MALDESTRO è limpida, chiara, fluida e armoniosa come le melodie che l’accompagnano, ed è caratterizzata dal susseguirsi di parole semplici ma efficaci per rappresentare lo stato d’animo, il messaggio e l’immaginario espressi attraverso le sue canzoni. Come un menestrello dei giorni nostri, l’artista dissemina i testi di figure retoriche, metafore e riferimenti alla cultura pop e cinematografica, che li rendono immediatamente comprensibili ed estremamente attuali.

A fare da apripista a “EGOSISTEMA” è il singolo “Ma chi me lo fa fare”, un brano che esprime la voglia e la necessità di liberarsi dalle proprie sovrastrutture, dalle pressioni e dalle ansie di tutti i giorni, per ritrovare sé stessi e ricordarsi l’importanza di respirare e amarsi un po’ di più.

La title track “EgoSistema” è un brano dal ritmo lento, cadenzato, che fa da sottofondo all’intimo flusso di pensieri dell’artista, che compie una sorta di esame di coscienza manifestando la necessità di scavare dentro al suo ego per comprendere e accettare i propri difetti e le proprie vulnerabilità, come quella sorta di paralisi emotiva dal quale a volte si sente vittima.

La tracklist continua con “Precario equilibrio”, un singolo ispirato da un’intensa notte d’amore che porta poi l’artista a soffermarsi sulla precarietà della vita, sulla paura del futuro e sulla costante ricerca di un punto di incontro tra noi stessi e ciò che ci circonda, e con “Anna se ne frega”, in cui, grazie alle parole del cantautore, è come se l’ascoltatore stesse assistendo alla scena di un film di cui è protagonista la giovane Anna, che se ne infischia e non ha paura di sbagliare, che prosegue imperterrita lungo il cammino della propria vita per assaporarne ogni momento, pur nell’incertezza e nell’imperfezione.

Segue uno dei brani più intimi dell’intero album, “Pezzi di me”, con cui MALDESTRO non si risparmia e rinviene i ricordi del suo passato difficile, condizionato dalla controversa figura paterna e dal peso di una storia familiare con cui ha dovuto fare i conti per anni.

Il singolo successivo è “Il panico dell’ansia”, scelto dal cantautore come focus track dell’intero album in quanto chiave di lettura di tutto progetto. Il pezzo celebra il trionfo della libertà ritrovata dall’artista, un grido di gioia, uno schiaffo al passato, un benvenuto a un nuovo MALDESTRO.

Il tema dell’amore, cantato in tutte le sue forme e in tutte le sue varianti, si ritrova in “Leggero”, in cui l’artista si lascia andare al romanticismo più puro e genuino, raccontandone la bellezza in tutta la sua semplicità, e in “Segnali di fumo”, un singolo che celebra la potenza di un sentimento che rende migliori e permette di superare qualsiasi avversità.

La raccolta prosegue poi con “Paranoie”, un’intima confessione in cui MALDESTRO si espone, manifesta le sue debolezze e spiega quanto molto spesso senta il bisogno di non parlare, di estraniarsi e di prestare attenzione al silenzio intorno a lui, e “Un’altra bella scena (porno)”, in cui l’artista canta l’intima complicità tra due amanti, l’irresistibile voglia di stare insieme, quel desiderio carnale e intenso che porta tutto il resto in secondo piano.

L’album si conclude con il singolo “Come Kim Ki-Duk”, un brano che ribadisce l’intento di MALDESTRO, che con questo progetto sceglie di diventare regista di sé stesso raccontando la sua vita senza interdizioni, libero da giudizi e da impedimenti esterni.

IL DISCO TRACCIA PER TRACCIA 

MA CHI ME LO FA FARE

Mi ricordo che quella sera non volevo uscire. Ero stufo dei balli in maschera. Così è nato il pezzo e poi sono andato a dormire».

Un brano che sembra apparentemente voler raccontare una visione un po’ disillusa del mondo, dalle cui responsabilità spesso ci si sente soffocare, ma che esprime invece la voglia e la necessità di liberarsi dalle proprie sovrastrutture, dalle pressioni e dalle ansie di tutti i giorni, per ritrovare sé stessi e ricordarsi l’importanza di respirare, amare e amarsi un po’ di più.

EGOSISTEMA

Niente da spiegare, solo una cosa: sono io il centro del mondo».

Un singolo dal ritmo lento, cadenzato, che fa da sottofondo all’intimo flusso di pensieri di MALDESTRO, che compie una sorta di esame di coscienza, manifestando la necessità di scavare dentro al suo ego per comprendere e accettare i propri difetti e le proprie debolezze, come quella sorta di paralisi emotiva dal quale a volte si sente vittima. Il brano è impreziosito da una poesia che l’artista recita alla fine del brano, con cui suggella il messaggio dell’intero singolo e invita l’ascoltatore a entrare nel suo mondo per comprenderlo.

PRECARIO EQUILIBRIO

 Una notte facemmo l’amore in tangenziale. Fu bellissimo. Anche molto audace. Non ci limitammo a stare sul ribaltabile, puntammo al cofano, senza paura.  La luna apprezzò».

Un’istantanea di vita, un ricordo di un’intensa notte d’amore che diventa poi metafora e porta l’artista a soffermarsi sulla precarietà della vita, sulla paura del futuro e sulla costante ricerca di un punto di incontro tra noi stessi e ciò che ci circonda.

ANNA SE NE FREGA

Le ho scattato una foto dentro una stazione. Poi sono tornato a casa e ho inchiodato la sua anima nelle parole». 

Grazie alle parole di MALDESTRO è come se l’ascoltatore stesse assistendo alla scena di un film di cui è protagonista la giovane Anna, che se ne infischia e non ha paura di sbagliare, che prosegue imperterrita lungo il cammino della propria vita per assaporarne ogni momento, pur nell’incertezza e nell’imperfezione.

PEZZI DI ME

I giornali hanno raccontato molto della mia storia. Ma nessuno hai mai compreso la profondità. Abili coi titoli, disastrosi con il cuore. Fuck man!».

Uno dei brani più intimi dell’intero album, con cui MALDESTRO non si risparmia e scava in profondità nel suo passato difficile, condizionato dalla controversa figura paterna e dal peso di una storia familiare con cui ha dovuto fare i conti per anni. La sua non è né rabbia né disillusione, solo la consapevolezza di un vissuto scomodo che lo ha portato a disperdere pezzi di sé, frammenti di vita che pian piano sta ricomponendo grazie alla musica.

IL PANICO DELL’ANSIA

Che succede?»

Scelto come focus track dell’album in quanto chiave di lettura dell’intero progetto discografico, il singolo celebra il trionfo della libertà ritrovata dall’artista dopo essersi spogliato di tutte le maschere indossate e di tutti i ruoli rivestiti negli anni, per bisogno di essere accettato o per paura di non essere capito. È un grido di gioia, uno schiaffo al passato, un benvenuto a un nuovo MALDESTRO.

LEGGERO

È una di quelle canzoni che avrei scartato qualche anno fa. Oggi no, perché mi ricorda che è utile essere anche leggero». 

Il singolo si contraddistingue per la freschezza e la leggerezza suggerite dal titolo. MALDESTRO si lascia andare al romanticismo più puro e genuino, raccontando la bellezza dell’amore in tutta la sua semplicità.

SEGNALI DI FUMO

T’innamori e comprendi che le canzoni d’amore hanno un altro peso. E soprattutto, la smetti di fare il finto intellettuale». 

Un brano che celebra l’amore, che esalta la potenza di un sentimento che rende migliori e permette di superare qualsiasi avversità della vita.

PARANOIE

Non parlo per ascoltare il silenzio che c’è, ma poi canto, quando si fa insopportabile». 

Anche questo singolo si presenta come un’intima confessione in cui MALDESTRO si espone, manifesta le sue paranoie e spiega quanto molto spesso senta il bisogno di non parlare, di estraniarsi e di prestare attenzione al silenzio intorno a lui. Ma alla fine la musica vince sempre e quanto il peso della quiete diventa insopportabile ecco che il canto corre in aiuto.

UN’ALTRA BELLA SCENA (PORNO)

Niente da aggiungere, schiacciate play. (attenzione alla categoria)».

L’intima complicità di due amanti, l’irresistibile voglia di stare insieme, le labbra che si mordono giocando, gli addii sofferti fuori dalla porta…così MALDESTRO canta un desiderio carnale e intenso, che porta tutto il resto in secondo piano.

COME KIM KI-DUK

Amo il modo con il quale il regista coreano racconta la vita. 

Ho buttato fuori una parte di me in questo pezzo, cercando di omaggiare la sua maestria».

Degna conclusione dell’intero progetto, un brano che ribadisce l’intento di MALDESTRO, che diventa regista di sé stesso e racconta la sua vita senza interdizioni, libero da giudizi e da impedimenti esterni.

ABOUT MALDESTRO

La carriera musicale di Maledestro inizia nel 2014, anno in cui decide di pubblicare alcune canzoni tra le quali “Sopra al tetto del comune” e “Dimmi come ti posso amare”, brani che gli faranno vincere numerosi premi (tra i quali Premio Ciampi, De André, SIAE, AFI, Palco Libero e Musicultura) e che saranno poi contenuti nel suo primo album “NON TROVO LE PAROLE”, pubblicato il 14 aprile 2015, con il quale è arrivato secondo alla Targa Tenco come miglior album d’esordio. L’artista in seguito è entrato a far parte dell’album del Club Tenco dedicato a De André. Nel 2017 partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Canzone per Federica”, classificandosi al secondo posto fra le Nuove Proposte e vincendo il Premio della Critica del Festival della canzone italiana Mia Martini relativo a tale sezione, il Premio Lunezia, il Premio Jannacci, il Premio Assomusica e il Premio Miglior Videoclip. Il 24 marzo 2017 pubblica il secondo album, “I MURI DI BERLINO”. Il disco contiene fra gli altri il brano “Abbi cura di te”, che viene inserito nella colonna sonora del film “Beata ignoranza”. Nel giugno 2018 pubblica l’album dal vivo “Acoustic Solo”, registrato durante il tour teatrale dello stesso anno. Il 9 novembre 2018 esce il suo ultimo album in studio dal titolo “MIA MADRE ODIA TUTTI GLI UOMINI”.

WEB & SOCIAL 

Instagram: @maldestro_official
Facebook: @MaldestroOfficial

 

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