Si intitola “DISCORDIA, ARMONIA E ALTRI STATI D’ANIMO” il nuovo album di Mecna.
Dodici tracce che segnano un nuovo capitolo di uno degli artisti più riconoscibili della scena rap italiana, accompagnate da una copertina firmata dal fotografo pugliese Piero Percoco e da due cover alternative, ciascuna pensata per rappresentare uno stato d’animo differente e le molteplici sfaccettature dell’artista.
Con questo lavoro, Mecna conferma la sua capacità di usare il rap come strumento di introspezione, capace di esplorare emozioni profonde e universali. Dalla scrittura di “Laska” (2015) a “Lungomare Paranoia” (2017), fino a “Stupido Amore” (2023) e all’ultimo EP “INTROSPEZIONE” (luglio 2025), si legge un percorso coerente di analisi di sé e degli altri: un viaggio in cui il mondo esterno diventa specchio del proprio vissuto.
In un genere dominato spesso dal cliché dell’uomo invulnerabile, Mecna sceglie la fragilità e l’autenticità, senza rinunciare a leggerezza e poesia. Le produzioni di Lvnar e Fudasca, con arrangiamenti calibrati e atmosfere variegate, accompagnano ogni passaggio emotivo, rendendo l’album un equilibrio perfetto tra introspezione e immediatezza musicale. Il risultato è un racconto empatico e sincero, che sa avvicinare chi ascolta senza mai banalizzare.
In questa intervista, Mecna ci racconta stati d’animo, processi creativi, scelte musicali e visive, offrendo uno sguardo diretto sulla genesi del disco e sulla sua visione artistica, in una riflessione che unisce cuore, esperienza e curiosità.
L’INTERVISTA
Partiamo dal titolo del disco, “DISCORDIA, ARMONIA E ALTRI STATI D’ANIMO” che è molto particolare. C’è una storia dietro?
Sì, allora in realtà volevo che il titolo fosse complesso ma allo stesso tempo semplice. È molto sincero, perché racconta quello che c’è nel disco: una serie di stati d’animo. Alla fine di un pezzo parlo di cose non materiali, perché delle cose materiali parlano già tutti; a me piace esprimere più gli stati d’animo attraverso la musica.
È un album a cui ho lavorato con calma e passione, un disco che ha vissuto tante vite e che si è trasformato molto durante il processo creativo. Ho cercato di mettere in primo piano la scrittura, come ho fatto nell’EP “Introspezione”, senza tralasciare la parte più melodica: meno presente rispetto ai miei lavori precedenti, ma capace, quando c’è, di rafforzare il racconto.
Il disco alterna momenti più introspettivi a brani più leggeri e divertenti. Anche la produzione riflette questa dicotomia?
Assolutamente. Ho lavorato con due produttori, Lunar e Fudasca, che hanno due stili diversi. Lunar lavora con me da Laska, il mio secondo disco: ci conosciamo così bene che in studio non dobbiamo quasi dirci nulla. Fudasca è un amico nuovo, ma abbiamo trovato subito affinità, sia musicale che umana. Mi ha mandato produzioni praticamente ogni giorno e abbiamo esplorato insieme tante cose. Questi due approcci rappresentano le anime diverse del disco.
Lo studio per te è anche un luogo di comfort, giusto?
Sì, lo studio è più un posto dove potersi esprimere liberamente. Raramente scrivo in studio; lì nascono idee di melodie, ma la scrittura vera la faccio in solitaria. La produzione è condivisa, ma il cuore del disco, le parole, nascono nella mia dimensione intima.
Il rap e la parola sono centrali nei tuoi lavori. Da dove nasce questa attenzione alla scrittura?
Credo che la mia forza stia nello scrivere in maniera semplice ma efficace. Amo il realismo e penso che arrivi anche al pubblico perché è autentico. Sono sempre stato molto fan della musica, e questo mi guida nel mio ascolto e nella mia scrittura.
Musicalmente, quali sono le influenze di questo disco?
Oltre al rap che parla di sé, negli ultimi due anni mi sono innamorato di artisti indie americani. Nel sound ho ricercato quella componente grezza e sporca che ho ritrovato nei progetti che più mi hanno colpito tra le uscite degli ultimi anni (Dominic Fike, Dijon, Mk.Gee, Bon Iver, Kevin Abstract, Rex Orange County). Non ho inseguito la perfezione, ma mi sono lasciato guidare dall’istinto e dall’immediatezza.
Il lato visivo del disco è molto curato. Come hai scelto le copertine e le illustrazioni?
La copertina principale è una fotografia di Piero Percoco, che rappresenta una metafora dell’essere umano: qualcosa di bello che viene consumato dagli altri. Poi ci sono altre versioni: una foto di Simone Biavati e un’illustrazione di Noemi Vola. Io faccio più l’art director, scegliendo i collaboratori, ma lascio loro libertà sul mood.
Il tour sarà ampio, con una data anche a Londra. Come ti rapporti al pubblico estero?
È la prima data fuori dall’Italia. Ci saranno italiani all’estero, ma immagino anche persone locali interessate a scoprire il mio mondo. È un’opportunità di scoprire punti di contatto culturali e musicali. L’Europa mi affascina, e suonare lì aggiunge una nuova energia alla dimensione live.
Scrivere questo disco è stato terapeutico?
Sì, scrivere è un modo per scoprirmi e alleggerirmi, anche con pezzi più leggeri. Spero che sia terapeutico anche per chi ascolta, perché ricevo spesso feedback che confermano questa possibilità.
Hai trovato la tua pace con questo disco?
Ho fatto pace con i miei demoni, capendo cosa mi fa stare bene. Ma c’è sempre un po’ di discordia: la voglia di fare di più, di raggiungere più persone. Credo in una dimensione sana, lucida, che non cancella l’energia ma la rende consapevole.
LA TRACKLIST

1. QUELLO CHE NON HO
2. SOGNARE IN GRANDE
3. ALFABETO
4. DUE MOSTRI
5. QUANTO TI IMPORTA
6. LA STESSA CANZONE
7. TERAPIA
8. TUTTO O NIENTE
9. SOLAMENTE DI TE
10. A CIEL SERENO
11. BRUTTA GIORNATA
12. RITRATTI
I FORMATI
Il disco è già disponibile in pre-order nei formati fisici LP Cover 1, LP Cover 2 autografato, CD Cover 3, CD Cover 2 autografato, assieme anche al vinile 10 pollici di “Introspezione”, l’EP uscito lo scorso luglio e ancora mai stampato.
LE DATE DEL TOUR
INSTORE
Venerdì 24 ottobre 2025 – Milano, Feltrinelli @Piazza Piemonte
Sabato 25 ottobre 2025 – Torino, Feltrinelli @Piazza C.L.N., 251
Domenica 26 ottobre 2025 – Bari, Feltrinelli @Via Melo, 119
Lunedì 27 ottobre 2025 – Napoli, Feltrinelli @Stazione Centrale
Martedì 28 ottobre 2025 – Bologna, Feltrinelli @Piazza di Porta Ravegnana, 1
Mercoledì 29 ottobre 2025 – Roma, Feltrinelli @Via Appia Nuova, 427
TERAPIA CLUB TOUR 2026
Sabato 17 gennaio 2026 – Senigallia (AN) @Mamamia
Giovedì 22 gennaio 2026 – Napoli @Casa Della Musica
Venerdì 23 gennaio 2026 – Molfetta (BA) @Eremo Club
Domenica 25 gennaio 2026 – Milano @Fabrique
Lunedì 26 gennaio 2026 – Firenze @Viper Theatre
Martedì 27 gennaio 2026 – Roma @Atlantico Live
Giovedì 29 gennaio 2026 – Padova @Hall
Venerdì 30 gennaio 2026 – Bologna @Estragon
Domenica 8 febbraio 2026 – Londra (UK) @Colours Hoxton