FRANCESCO GUCCINI compie 80 anni. Il nuovo disco in autunno

FRANCESCO GUCCINI compie 80 anni. Il nuovo disco in autunno

Francesco Guccini compie oggi 80 anni. Un traguardo importante che fa crescere l’attenzione per l’uscita del secondo volume di Note di Viaggio, previsto in uscita in autunno. 

Dopo lo straordinario successo di Note di Viaggio – capitolo 1: venite avanti…, la prima parte della raccolta delle più belle e indimenticabili canzoni del Maestro, interamente prodotte e arrangiate da Mauro Pagani e interpretate dalle grandi voci della musica italiana, BMG ha annunciato che sta volgendo al termine la preparazione del secondo volume dell’opera, che vedrà la luce in autunno e che conterrà ancora moltissime sorprese e tante nuove emozioni. Non sarà soltanto il secondo, attesissimo capitolo del progetto, ma una vera e propria nuova pagina della musica italiana, assolutamente preziosa e da non perdere.

Bellezza, vita, attualità: la poetica di Francesco Guccini accompagna da sempre il cammino degli italiani, ed è per questo che Note di viaggio è un progetto che non vuole essere celebrativo, ma guarda al futuro attraverso le canzoni del Maestro. Un evento discografico senza precedenti, non solo per la caratura degli artisti coinvolti, ma anche e soprattutto per il fascino delle canzoni e per ciò che queste rappresentano per la musica italiana.

IL LIBRO

In occasione del suo compleanno è in uscita anche un libro di Paolo Talanca, “Fra la Via Emilia e il West. Francesco Guccini: le radici, i luoghi, la poetica” (Hoepli), che, tramite il percorso Pàvana-Modena-Bologna-Pàvana, ripercorre i luoghi fondamentali della sua vita, i ricordi, gli aneddoti e le letture amate che costituiscono riferimenti essenziali della sua poetica, fino a giungere ai giorni nostri.

Dagli esordi del beat, con brani simbolo per un’intera generazione come Dio è morto o Auschwitz, passando per la stagione d’oro dei cantautori, quegli anni Settanta in cui è stato un riferimento cruciale grazie a canzoni come La locomotiva o Eskimo, o pezzi più intimi come Incontro o Amerigo. Poi gli anni Ottanta e il rinnovamento musicale che ha saputo strutturare maggiormente il suo stile in un decennio segnato dal maestoso concerto del 1984 in Piazza Maggiore a Bologna, da cui questo libro ha preso in prestito il nome. Fino agli anni Novanta, di rabbia e d’amore, che attraverso il brano Addio prefigurano la scia che porta a L’Ultima Thule e ai giorni nostri.

L’AUTORE 

Paolo Talanca, critico musicale, insegnante e saggista, scrive per Il Fatto Quotidiano e ha all’attivo diverse collaborazioni con le più prestigiose rassegne musicali italiane. Direttore artistico dell’Osteria delle Dame di Bologna, alla sua recente riapertura, è borsista all’università di Siena per un progetto dal titolo “La ricezione dell’opera di Fabrizio De André”, nato in collaborazione con il Centro Studi e la Fondazione De André.

 

 

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