“Who Is the Sky?” è il titolo del nuovo album di David Byrne, il suo primo album di inediti dopo il celebrato “American Utopia” del 2018.
Il disco, in uscita il 5 settembre per Matador Records è prodotto da Kid Harpoon, già vincitore di Grammy per i lavori con Harry Styles e Miley Cyrus e include 12 brani arrangiati dalla Ghost Train Orchestra, ensemble cameristico di New York.
Byrne racconta:
Una persona che conosco mi ha detto: “David, usi spesso la parola everybody.” Forse lo faccio per offrire una visione antropologica della vita a New York. Tutti vivono, muoiono, ridono, piangono, dormono e fissano il soffitto. Tutti si mettono nei panni degli altri, che non è proprio vero, ma io sì. Ho cercato di cantare queste cose, anche quelle negative, controbilanciandole con la melodia e il groove. Verso la fine, quando io e St. Vincent urliamo e cantiamo insieme, c’è qualcosa di liberatorio. La musica può fare questo: contenere gli opposti.»
Il produttore Kid Harpoon aggiunge:
Mi ci è voluto un attimo per capire che sì, queste canzoni sono personali, ma con l’inconfondibile prospettiva di David. Camminare per New York ascoltando la demo di “Everybody Laughs” mi ha fatto sentire parte di un tutto. Tutti ridiamo, piangiamo, cantiamo. David coglie l’assurdità della vita ed è questo si riflette nelle persone.»
Nel 2023, mentre l’era di American Utopia giungeva al termine dopo aver conquistato album, tour, Broadway e persino un film diretto da Spike Lee, Byrne ha iniziato a mettere insieme idee musicali e liriche:
Durante i tre anni precedenti ho cucinato moltissimo (soprattutto piatti messicani e indiani) e disegnato tantissimo. Ho cominciato ad accumulare frasi e spunti musicali… alla fine sono nati dei brani rudimentali: solo io con la chitarra acustica e qualche loop o beat.»
Il titolo Who Is the Sky? riflette le domande che Byrne si è posto in quel periodo di pausa:
Mi piace quello che faccio? Perché scrivo canzoni o faccio questo lavoro? Ha davvero un senso?»
I tentativi di Byrne di rispondere a quelle domande profonde si ritrovano in Who Is The Sky?, che si sviluppa dai temi ottimistici introdotti da American Utopia e dal relativo tour, resi ancora più espliciti dallo spettacolo di Broadway vincitore di un Grammy e dal successivo film. Con questo nuovo lavoro, Byrne prosegue la sua esplorazione di una vita intera del concetto di connessione umana e del potenziale per un’unione sociale, sullo sfondo caotico del mondo. Who Is the Sky? è particolarmente cinematografico, ironico e gioioso, ma spesso contiene anche una morale implicita: che l’amore è inspiegabile, che l’illuminazione significa cose molto diverse per persone diverse e che idratarsi è sempre una buona idea, anche se al mattino dopo non ti svegli con la pelle di un neonato. Soprattutto, le canzoni mostrano il talento di Byrne nel muoversi sul filo tra avanguardia e pop accessibile.
Byrne ha deciso di coinvolgere la Ghost Train Orchestra dopo aver ascoltato il loro album del 2023 tributo al compositore cieco e poeta di strada newyorkese Moondog; più tardi, nello stesso anno, è salito sul palco con il gruppo durante un’esibizione a Brooklyn. Colpito dalla formazione strumentale variegata dei 15 membri della Ghost Train, che include batteria, percussioni, chitarra e basso, oltre a strumenti a corda, fiato e ottoni, si è chiesto: “E se le mie nuove canzoni suonassero così?” Byrne ha chiesto loro se volessero essere la sua band per le sessioni di Who Is The Sky?, e la risposta è stata subito affermativa.
David ci ha mandato alcune demo e ci ha chiesto di elaborare delle idee orchestrali», racconta Brian Carpenter, leader della Ghost Train Orchestra. «Io e Curtis Hasselbring abbiamo scritto in fretta un paio di arrangiamenti provvisori delle sue canzoni per la Ghost Train, inclusa “My Apartment Is My Friend”, che è stato il primo brano che abbiamo provato nel nostro minuscolo spazio prove a Chinatown. Sentirlo cantare con noi per la prima volta su quella canzone è stato semplicemente incredibile.»
Kid Harpoon è entrato in scena poco dopo, grazie ad un’amica comune che li ha presentati ad una festa.
A volte le cose succedono davvero alle feste», nota Byrne. «Sapevo che questo progetto poteva complicarsi e volevo anche assicurarmi che le registrazioni suonassero al meglio possibile. Un orecchio esterno può essere estremamente utile. Alcuni artisti che conosco avevano lavorato con Kid Harpoon, e pensavo che quei dischi suonassero davvero bene.» Byrne gli ha inviato alcune demo e, dopo un incontro in un hotel di Santa Monica, anche lui è salito a bordo.
Secondo Byrne, in Who Is the Sky? ci sono “più canzoni-narrazione del solito”. Queste “mini-narrazioni basate su esperienze personali” includono She Explains Things to Me (verso d’esempio: “how come it’s all so obvious to her?”), A Door Called No (che si apre magicamente dopo che Byrne riceve un bacio), My Apartment Is My Friend (“you’ve seen me at my very worst / but we always get along”, canta lui) e I Met the Buddha at a Downtown Party (in cui l’ex guru spirituale è più interessato ai dolci ipercalorici che alla deificazione).
Segnata dall’accattivante intreccio vocale tra Byrne e Hayley Williams dei Paramore, la vivace What Is the Reason for It? tenta di codificare l’amore in un modo che la logica raramente riesce a fare (“does it do something useful? / nobody understands it”), mentre The Avant Garde riflette sul valore dell’arte fine a sé stessa (“it’s ahead of the curve / it’s deceptively weighty, profound, absurd / it’s whatever fits”) – un’osservazione da parte di uno degli artisti più iconoclasti emersi dalla scena rock underground newyorkese.
Sospettavo che arrangiamenti orchestrali intimi avrebbero fatto emergere l’emozione che percepivo in queste canzoni», dice Byrne, che prevede di portare Who Is The Sky? in tour entro la fine dell’anno.
«È qualcosa che le persone non associano sempre al mio lavoro, ma questa volta ero certo che ci fosse. Allo stesso tempo, mi vedo anche come qualcuno che aspira a essere accessibile. Visto che c’era molta carne al fuoco, immaginavo che Kid Harpoon potesse aiutare anche in questo, oltre che essere un orecchio fidato. La gente pensa ai produttori come a coloro che fanno suonare bene un disco – e Kid Harpoon ha fatto anche questo – ma lui era anche molto consapevole di quanto fosse importante la narrazione.»
Autoproclamatosi “pignolo quando si tratta di groove”, Byrne ha accolto con entusiasmo i contributi arrivati nella fase finale da Skinner e Refosco, con cui ha registrato e suonato per oltre trent’anni. Mixato da Mark “Spike” Stent e masterizzato da Emily Lazar, il risultato finale riguarda tanto il nascondere quanto il rivelare, o come lo mette Byrne,
una possibilità di essere la creatura mitica che ognuno di noi porta dentro. Una possibilità di entrare in un’altra realtà. Una possibilità di trascendere e fuggire dalla prigione del nostro “io”.»
Questi concetti sono fortemente integrati nel packaging dell’album Who Is The Sky?, disegnato da Shira Inbar, in cui Byrne è quasi del tutto nascosto da motivi colorati radianti e outfit psichedelici e spigolosi creati dall’artista belga Tom Van Der Borght.
Alla mia età, almeno per me, subentra un atteggiamento da “non mi importa più di cosa pensano gli altri”», dice Byrne. «Posso uscire dalla mia zona di comfort con la consapevolezza che, più o meno, ormai so chi sono e so quello che sto facendo. Detto ciò, ogni nuovo gruppo di canzoni – ogni singola canzone, in realtà – è una nuova avventura. C’è sempre un po’ di “come faccio a farla funzionare?”. Ho scoperto che non tutte le collaborazioni funzionano, ma spesso, quando funzionano, è perché riesco a comunicare chiaramente ciò che sto cercando di fare. Loro lo capiscono, si spera, e così ci ritroviamo uniti in cammino verso un luogo sconosciuto.»
Nel disco compaiono amici e collaboratori di lunga data e nuove collaborazioni: St. Vincent, Hayley Williams dei Paramore, Tom Skinner (batterista degli Smile) e Mauro Refosco (percussionista di American Utopia).
IL PRIMO SINGOLO
A lanciare l’album è il trascinante singolo Everybody Laughs, accompagnato da un videoclip diretto dall’artista multimediale Gabriel Barcia-Colombo.
LA TRACKLIST

Everybody Laughs
When We Are Singing
My Apartment Is My Friend
A Door Called No
What Is the Reason for It?
I Met the Buddha at a Downtown Party
Don’t Be Like That
The Avant Garde
Moisturizing Thing
I’m an Outsider
She Explains Things to Me
The Truth
IL TOUR
Il tour mondiale a supporto di Who Is the Sky? partirà il 14 settembre da Providence, Rhode Island, con 13 musicisti, cantanti e ballerini. I concerti europei inizieranno a fine febbraio 2026 con 2 date anche a Milano, il 21 e 22 febbraio al Teatro degli Arcimboldi.