Il 23 maggio segna il ritorno dei Casino Royale con “FUMO”, un’opera sonora concepita come una suite, un flusso continuo di immagini e suggestioni acustiche, pensato per essere ascoltato senza interruzioni, in aperta controtendenza rispetto alla fruizione rapida e distratta della musica contemporanea.
Il disco, prodotto insieme a Clap! Clap! – producer noto per la sua cifra elettronica eclettica e per i suoi progetti internazionali – si presenta come un racconto denso di significati: le parole indagano il presente tra dualismi esasperati, ansie collettive e tensioni sociali, ma anche nella ricerca di una via d’uscita attraverso “il positivismo della volontà”. Un invito alla riflessione, a fermarsi per osservare e comprendere prima di agire, in un tempo dominato da nebbie simboliche e letterali.
FUMO è il titolo del nostro ultimo lavoro. A questa immagine diamo una doppia lettura: il fumo tossico della volontà di offuscare, confondere e annebbiare le menti al fine di controllarle, oppure l’azione di purificare attraverso il bruciare dell’incenso per ripulire il contesto da energie negative e presenze maligne.
FUMO è un racconto sonoro che descrive gli scenari attuali: scontri, tensioni estreme, ansie, minacce e i rapporti tra individui e gruppi, che ancora una volta trovano nel “positivismo della volontà” una via per resistere.
A trent’anni dal loro primo lavoro in italiano, i Casino Royale riaffermano la loro attitudine profetica e lucida, tornando a interrogarsi sullo stato delle cose con una visione collettiva e condivisa. La collaborazione con Asian Fake ha permesso un dialogo fertile tra generazioni: in particolare nel lavoro visivo e grafico curato da DeeMo, in interazione con il team creativo della label, si concretizza uno scambio tra percorsi ed esperienze diverse, in una tensione continua verso il futuro.
Il suono di FUMO richiama le radici giamaicane e soul della band, filtrate da Clap! Clap! con un impianto sonoro potente e vibrante, vicino alla sound system culture britannica.
Il disco si apre con Marta Del Grandi, voce ormai parte integrante del collettivo, e prosegue con gli interventi di Alioscia, Patrick Benifei e della giovane rapper albanese Alda, il cui stile tagliente aggiunge un nuovo registro espressivo alla narrazione.
Tra groove ipnotici, momenti cinematografici e testi che riflettono su controllo, tecnologia, isolamento e desiderio di riscatto, FUMO si chiude con un’apparizione simbolica della piccola Anina B, emblema di una speranza affidata alle nuove generazioni.
I Casino Royale dimostrano ancora una volta di non vivere la musica come gesto autoreferenziale, ma come pratica di relazione e confronto. Un ritorno che è anche un nuovo inizio, acceso dal desiderio di condividere e aprirsi, in nome di un suono che continua a respirare il presente.
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