BRITs 2021: la rivincita delle girlband non è mai stata così significativa

BRITs 2021: la rivincita delle girlband non è mai stata così significativa

Ieri sera le Little Mix hanno fatto la storia trionfando nella categoria Best British Group ai BRITs 2021, i Grammys della musica britannica.

Per la prima volta in 43 anni, un gruppo tutto al femminile ha conquistato l’ambita statuetta. 

Sebbene nel corso negli anni l’Inghilterra sia stata la patria di tanti altri girl groups, dalle iconiche Spice Girls alle rockettare Banarama, senza dimenticarci i fenomeni più recenti che hanno visto il pubblico inglese dividersi tra le Girls Aloud e The Saturdays; nessuno di loro era mai riuscito a guadagnarsi il premio musicale più prestigioso del Paese fino ad oggi. Complici i movimenti #MeToo e Black Lives Matter, nonché la totale assenza di diversità e di inclusività nell’industria musicale nazionale e globale; la British Phonographic Industry ha dovuto riconoscere il traguardo raggiunto dalla girl-band formatasi sul palco di X Factor nel 2011.

Il 2020 è stato un anno d’oro per le Little Mix. Dopo l’uscita del sesto album in studio, “Confetti” e la #1 nelle Official Singles Chart con il singolo “Sweet Melody” lo scorso gennaio, la girl band è salita sul palco dei BRIT Awards con un messaggio molto chiaro e di forte accusa nei confronti di un settore prevalentemente dominato da uomini, nonché da atti di sessismo, machismo e razzismo. Perrie Edwards, Leigh-Anne Pinnock e Jade Thirlwall non hanno più avuto paura di alzare la voce e di farsi sentire, perché loro stesse sanno bene cosa significhi essere vittime di un sistema che pensa di poterti modellare a suo piacimento, come un prodotto confezionato ad hoc o un giocattolo usa e getta, destinato a non durare nel tempo perché la musica ormai pare essere tutta una questione di numeri, grafici e marchette.

Le Little Mix hanno vinto il premio Best British Group ai BRITs 2021

Dopotutto le stesse Little Mix hanno impiegato la bellezza di 10 anni prima di sentirsi veramente libere di lasciare la propria impronta nel mondo della musica, secondo le proprie condizioni. Il 2020, l’anno peggiore per il mondo dello spettacolo da tempi immemori, ha rappresentato il momento perfetto per mettere in chiaro cosa significasse essere una minoranza anche nel settore musicale e quanto lavoro ci sia ancora da fare per sradicare ogni tipo di pregiudizio e atteggiamento dannoso. Pertanto, è bene mettere in chiaro che la parità di genere passa anche dal rispetto e dal riconoscimento del valore sociale, (multi) culturale, personale e collettivo di un artista: uomo o donna che sia. Senza il rispetto di questi principi, la strada sarà sempre ripida, impervia e alquanto complessa da scalare. Una cosa è certa, la rivincita delle girl-band di ieri sera non è mai stata così significativa.

Mi auguro che questo sia sia solo l’inizio.

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