Puntuale come un solstizio estivo, Baby K torna anche quest’anno con un nuovo singolo destinato a scalare le classifiche.
Follia Mediterranea, il titolo del brano in uscita il 6 giugno, apre la strada a una trilogia musicale che parte dall’estate ma promette di durare tutto l’anno.
Un’operazione che, al di là del possibile (probabile?) tormentone, vuole anche raccontare un’evoluzione artistica e personale.
L’artista si presenta con un’immagine nuova, più consapevole e provocatoria. Nel visual che accompagna l’annuncio del singolo, Claudia si mostra avvolta nel nastro adesivo (già fatta da Lady Gaga), citando ironicamente la celebre banana di Cattelan: un’opera vivente che ribalta il concetto di donna-oggetto e lo restituisce come atto di autodeterminazione.
Immagina un oggetto.
Perfettamente, confezionato, venduto, etichettato.
Poi immagina che, un giorno, quell’oggetto… si accorga di essere vivo.
Che respira.
Che sente.
Che prova desiderio, rabbia, piacere, contraddizione.
Che ha un cuore che pulsa.
Questa trilogia è il momento in cui tutto cambia.
Il passaggio da prodotto raccontato, valutato, giudicato a persona che vuole raccontarsi da sola.
Da quello che vogliono gli altri a volontà propria.
Da immagine a carne.
Da carne a cuore pulsante.
Non è una rivoluzione. È una rivelazione.
E una volta che lo sai — che sei viva — non puoi più tornare nella scatola.
Una riflessione, questa, che si traduce anche in musica. Follia Mediterranea, scritta con Cicco Sanchez, Viviana Colombo e Massimo Barberis, è un brano che rivendica la libertà di piacere e di espressione, in cui Baby K gioca con i codici della sensualità senza mai perdere il controllo del messaggio. È un manifesto pop che mescola ritmo e concetto, estetica e critica, leggerezza e affermazione identitaria.