ACHILLE LAURO il nuovo disco “1990” Traccia per traccia

ACHILLE LAURO il nuovo disco “1990” Traccia per traccia

Achille Lauro viaggia negli anni 90’s con “1990”, il nuovo side project titolato proprio con l’anno della sua nascita e in arrivo dopo il singolo Bam Bam Twist.

1990 è il primo progetto di Achille Lauro come Chief Creative di Elektra Records/Warner Music Italy. E oltre a essere un geniale come back nella cultura pop anni Novanta, è un caldo abbraccio artistico da parte di molti dei più rilevanti Artisti della scena attuale, alcuni dei quali del gruppo Warner Music, con feat inediti e originali.

Gli anni 90 sono stati fondamentali per la crescita di Achille Lauro che oggi intende celebrarli con un album inaspettato e dirompente: da un lato il vuoto lasciato dalla morte di miti come Freddie Mercury (1991), Kurt Cobain (1994), 2 Pac (1996), Notorious B.I.G. (1997), dall’altra la nascita di un nuovo genere che dall’Europa ha conquistato presto tutto il mondo e che ha sicuramente travolto l’immaginario artistico di Lauro.

Un side project con 7 celebri hit mondiali “rigenerate” da Achille Lauro che ha voluto coinvolgere tanti amici: dalla storia della dance italiana e mondiale (Alexia, Eiffel 65, Benny Benassi) al panorama attuale (Ghali, Capo Plaza, Gemitaiz, Massimo Pericolo e Annalisa, già con Lauro nella serata delle cover dell’ultima edizione del Festival di Sanremo). Sono loro, insieme a produttori come Dardust, Gow Tribe, DIVA e Marnik, i protagonisti di 1990: un viaggio in cassa dritta che più che un tuffo nel passato è proiettato in un futuro senza tempo, con suoni e arrangiamenti che riescono ad essere attuali e si uniscono perfettamente al linguaggio di Lauro.

Un album che lascia senza fiato con una selezione di brani travolgente: Be My Lover dei La Bouche, Scatman’s World di Scatman John, Sweet Dreams (Are Made of This) degli Eurythmics (riportata al successo proprio negli anni Novanta da Marylin Manson), Me and You di Alexia, The Summer Is Magic di Playahitty, Blue (Da ba dee) degli Eiffel 65 e Illusion di Benny Benassi.

1990 – TRACK BY TRACK

1990 (Back to Dance) (prod. DIVA & Gow Tribe)

Sul sample indimenticabile di Be my lover dei La Bouche, si alza un canto che per Achille Lauro è quasi un lamento, racconto di un cuore di pezza da strappare e incendiarsi. Le atmosfere di questo amore disperato sono quasi oscure, in un pezzo da dancefloor con trame elettroniche più dark.

Questo brano incarna perfettamente quello che per me rappresenta la musica degli anni Novanta: un pezzo da dancefloor, che mi regalava talmente tante emozioni da diventare malinconico: ho cercato di riproporre proprio quello spirito in questa opening track”.

Scat Men -Feat. Ghali & Gemitaiz (prod. DIVA, DRD, Gow Tribe & Marnik)

Questo brano riprende il celeberrimo “Scatman’s World”, la hit firmata dal cantante statunitense John Paul Larkin, in arte Scatman John: fu uno dei tormentoni più gettonati del 1995. In questa nuova versione, Lauro è accompagnato da Ghali e Gemitaiz, alla produzione – oltre ai fidati Gow Trive e Marnik – anche Dardust.

La storia di Larkin è alquanto singolare perché, pur soffrendo di balbuzie, riuscì ad adattare questo problema alla musica, creando una fusione davvero particolare. Uno dei suoi punti di forza fu proprio quello di parlare di questo disturbo nelle canzoni, incoraggiando i bambini che ne soffrono a non vergognarsene”.

Sweet Dreams -Feat. Annalisa (prod. DIVA & Gow Tribe)

Per questa versione del celebre brano degli Eurythmics, Lauro ha scelto l’intensa e potente voce di Annalisa, con cui era già emersa una forte alchimia sul palco del Festival di Sanremo durante la splendida interpretazione de “Gli uomini non cambiano” di Mia Martini: un amore impossibile, in bilico, la cui storia si snoda tra sonorità dark che mixano elementi elettronici a suoni analogici.

Una hit mondiale ed uno degli emblemi della musica elettronica dei primi anni ’80. Uno dei riff più magnetici di sempre, prodotto con un casalingo otto tracce e synth analogici che incorniciano

la voce austera di scozzese Annie Lennox. La scelta di questo brano per me si ricollega al ricordo che ne ho nella versione, degli anni Novanta appunto, di Marylin Manson, un personaggio che ho sempre sentito molto vicino al mio immaginario”.

You and Me – Feat. Alexia & Capo Plaza (prod. DIVA & Gow Tribe)

Una inversione dei protagonisti nel titolo (l’originale Me and You) per questa rivisitazione del singolo d’esordio di Alexia, pluripremiato baluardo della dance italiana negli anni Novanta. Ed è proprio la regina della disco di quegli anni, Alexia, ad accompagnare Lauro in questo brano, insieme a Capo Plaza, la star multiplatino della scena urban italiana ed europea, a cui è affidata la strofa di chiusura del pezzo.

Alexia è una cantautrice con un repertorio che varia dal pop alla dance, fino al soul, al blues e al rock. È stata una vera e propria pioniera del filone eurodance, in carriera ha venduto oltre 6 milioni di dischi, ottenuto 10 singoli in top 10 di cui 4 al numero uno. Poter collaborare con una delle artiste che ha contribuito a sviluppare e portare nel mondo proprio l’immaginario dell’album era il plus necessario a questo progetto”.

Summer’s Imagine – Feat. Massimo Pericolo (prod. DIVA, Gow Tribe & Marnik)

Uno dei ritornelli più famosi della storia della dance mondiale si trasforma in un verso carico di malinconia, per questa versione in cui Achille Lauro e Massimo Pericolo raccontano di un’estate persa in cupi ricordi delle periferie.

I Playahitty sono stati uno dei gruppi musicali italiani eurodance più importanti degli anni Novanta. Mi ha colpito molto conoscere la storia del nome del gruppo: in un’intervista il produttore Emanuele Asti ha spiegato come il giorno prima di andare in stampa, non avesse ancora il nome da mettere al progetto. Pensava ad un nome allegro che ricordasse le canzonette da spiaggia e così all’ultimo gli venne il nome: “Playa-Hit”, hit da spiaggia. Questo aneddoto crea un forte contrasto con la versione più cupa che ho proposto insieme a Massimo Pericolo”.

Blu – With Eiffel 65 (prod. DIVA & Gow Tribe)

Forse uno dei brani più iconici degli anni Novanta in Italia, costruito attorno a un indimenticabile giro di pianoforte, su cui venne costruita la storia di un uomo per cui tutto è “blue”: come il colore, certo, ma anche come la tristezza, come la sensazione di nostalgia trasmessa dalle strofe di questo brano che esplode nel ritornello nell’iconico “Da ba dee” che ha reso gli Eiffel 65 famosi in tutto il mondo.

La canzone racconta la vita di un uomo blu, colore di se stesso e di tutte le cose che lo circondano. Per l’enorme successo della loro hit, gli Eiffel 65 sono il gruppo icona della musica dance italiana e internazionale con più di 15 milioni di copie vendute in tutto il mondo nei primi cinque anni: fu un successo straordinario che dura tuttora”.

I Wanna Be an Illusion – With Benny Benassi (prod. DIVA, Gow Tribe & Marnik)

L’illusione di cui parla il titolo della hit viene reinterpretata in questa versione da Lauro come un lungo racconto dai tratti biblici, tra angeli dagli occhi di cristallo e immagini di una “storia maledetta” tra “illusione e realtà”, in cui ad ogni flash corrisponde un colore, per una storia immaginifica e maledetta.

Benny Benassi è tra i dj e produttori italiani di musica dance più riconosciuti, ammirati e rispettati a livello mondiale. Madonna, Kelis e David Bowie sono alcune delle collaborazioni stellari che ancora oggi ne santificano lo status di precursore della musica EDM nel mondo: averlo per questa collaborazione è il sigillo più importante per 1990”.

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