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CANZONI DELLA SETTIMANA: le nuove uscite discografiche (01 Agosto 2025) #NewMusicFriday

CANZONI-DELLA-SETTIMANA-31-2025

Benvenuti a Newsic Friday Vol. 31-2025. Prima settimana d’agosto, poche uscite ma tutte ben centrate. Tra ritorni raffinati, incursioni elettroniche, pop d’autore e rap di strada, il venerdì si conferma ancora una volta rifugio perfetto per chi cerca nuova musica senza inseguire il rumore.

Lo score medio di questa settimana è: 7,08

LA PLAYLIST

LE PAGELLE BRANO PER BRANO

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Dardust  – Voto 7,50 – Le versioni solo piano di Urban Impressionism si presentano come piccole carezze per l’anima. Il compositore riesce a distillare emozioni profonde attraverso arrangiamenti essenziali, lasciando spazio a una delicatezza quasi tattile.

Suede – Voto 7,50 – Tra slanci melodici e malinconie elettriche, i Suede firmano un brano che riflette sul paradosso contemporaneo del “connettersi in un mondo disconnesso”. Un inno amaro e romantico alla ricerca di autenticità nell’era dell’iperconnessione. Pertinente.

Steve Porcaro – Michael McDonald – Voto 7,50 – Quando il tocco sofisticato di Porcaro incontra la voce burrosa di McDonald, il risultato è uno yacht-rock da manuale, senza scosse né sorprese, ma impeccabile nella forma. Armonie levigate, groove morbido, eleganza rétro. Classico.

Parcels – Voto 7,50 – Un pop vellutato attraversato da una chitarrina funky e arrangiamenti carezzevoli: i Parcels confezionano una summerinlove sospesa tra malinconia e leggerezza, perfetta per le giornate che non vogliono finire. Avvolgente.

Yves Tumor and NINA – Voto 7,50 – Un incrocio ipnotico tra post-punk e psichedelia pop, dove le voci di Yves Tumor e NINA si rincorrono in un equilibrio inquieto e magnetico. Un duetto visionario che amplifica l’identità di entrambi. Inevitabile.

Idles – Voto 7,25 – Gli Idles si cimentano in una colonna sonora che è più detonatore che accompagnamento. Chiamati da Aronofsky per incarnare il punk newyorkese anni ’90, fondono furia sonora e tensione cinematografica con precisione chirurgica. Esplosivo.

Bastille – Him  – Voto 7,00 – Il nuovo brano conferma la cifra stilistica dei Bastille: chitarre morbide, synth rétro e atmosfere sospese tra nostalgia e introspezione. Un ritorno controllato, che non osa ma affina il linguaggio. Riconoscibile

Iron & Wine and Band of Horses – Voto 7,00 – La cover di “Luther” di Kendrick Lamar e Sza si fa confessione domestica, tra folk minimale e affetti familiari. Un esercizio di stile delicato. Affettuoso e lontana anni luce dall’originale. 

deadmau5 – Voto 6,75 – deadmau5 torna con un nuovo capitolo nel suo universo digitale: un intreccio di iperbeat, strutture dilatate e paesaggi sonori ipnotici. Nulla di rivoluzionario, ma l’identità sonora resta intatta.

Umarell- Voto 6,50 – Tra breakbeat nervosi, chitarre affilate e derive bloghouse, Umarell scolpisce un paesaggio sonoro denso e instabile, che riflette un’urgenza emotiva fatta di tensione e spaesamento. Un esperimento sincero e irrequieto. Tellurico.

Chappell Roan – Voto 6,75 – Un brano che intreccia pathos e synth-pop con una scrittura che oscilla tra ferite e rinascite metropolitane. Prodotta da Daniel Nigro, la traccia conserva l’impronta teatrale di Roan, ma si affida più all’enfasi che all’urgenza. Cinematografica.

Cassio – Voto 6,50 – Il brano gioca con l’estetica retrò della canzone italiana, deformandola in chiave grottesca e visionaria. Tra ironia noir e romanticismo degenerato, Cassio costruisce un anti-tormentone surreale e volutamente fuori dal tempo. Allucinato.

Scar  – Voto 6,50 – Tra riverberi estivi e malinconie soffuse, “Giorno d’estate” fotografa l’agonia di un amore al tramonto. Una ballata fragile, sospesa tra negazione e consapevolezza, che vibra di sincerità e rimpianto

Mooncler – Voto 6,50 – Rinnova la sua ortodossia street: beat asciutti, barre serrate e un’attitudine viscerale che non cerca compromessi. Un ritorno crudo, fedele alle radici e alle regole non scritte del rap di strada. Granitico.

Rauw Alejandro– Voto 6,25 – Un brano a dimensione latina che mette in scena l’altalena emotiva di una relazione passionale e turbolenta, fatta di scontri, dipendenza e ritorni. I due amanti si consumano nel conflitto e nella passione sonora. 

22simba – Voto 6,25 – Uno sfogo lucido e amaro, dove le barre di 22simba scavano tra orgoglio, ferite e resilienza. Un racconto urbano sincero, ruvido, che mette a nudo la fragilità sotto l’armatura.

Demi Lovato – Voto 6,25 – Tra pulsazioni EDM e sfumature notturne, Demi Lovato firma un brano da club che gioca con sensualità e tensione. Intrigante ma poco incisivo, resta più atmosfera che impatto.

Aleaka – Gentle T e Zeboh – Voto 6,25 – Aleaka con i rapper leccesi Gentle T e Zeboh raccontano il Sud con disincanto e dignità, tra maschere tragiche e orgoglio urbano. “Ridi pagliaccio” è un diario lirico di periferia, sincero e ruvido, che parla solo il linguaggio dell’appartenenza.

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