«Da quando ero un bambino, solo un obiettivo: stare dalla parte degli ultimi, per sentirmi primo». Si chiude così la seconda data a San Siro di Ultimo, con quella che più di tutte rappresenta la sua frase-manifesto.
Ma riavvolgiamo il nastro, ripartendo dall’inizio di questo concerto, ancora una volta rappresentativo di Niccolò, ancor prima che di Ultimo.
San Siro gremito, la pioggia sempre più battente e un nuovo palco disegnato appositamente per questo tour, con al centro una chiave.
Anzi: La chiave, che per Ultimo «apre e chiude ogni cosa, come lui apre il proprio destino».

L’obiettivo è chiaro, ed è rimarcato dallo stesso artista:
Sarà un concerto di canzoni, non di parole. Io non parlo: quello che voglio dire e trasmettere lo trovate nei miei testi».
Ed è andata esattamente così. Un concerto fatto di canzoni e di emozioni, quelle vissute sul palco dall’artista, legate incredibilmente a un filo sottile con le emozioni del suo pubblico.
Ciò che si percepisce chiaramente durante un suo live è il coinvolgimento emotivo totale del pubblico, indipendentemente da età o genere.
Lo dimostrano le lacrime, gli abbracci, i sorrisi e i cori a squarciagola che attraversano tutto lo stadio.
È per tutto questo che diventa sempre più difficile parlare semplicemente di “concerto”, e non di un vero e proprio viaggio esperienziale, che vale la pena vivere anche per chi non si sente affine alla sua musica.
Niccolò si conferma un artista sempre più completo, capace di tenere il palco per due ore intere — anche sotto un nubifragio — trasportando tutte le persone presenti con la sola forza della sua voce, ormai riconoscibilissima all’orecchio di un’intera nazione.
Il maltempo non ha permesso di completare la scenografia con il pianoforte sospeso, ma resta il valore simbolico del suo legame con lo strumento, da sempre suo fedele compagno.
Spesso, infatti, le canzoni sono eseguite esclusivamente con voce e pianoforte, in una cornice maestosa e intima come quella di San Siro.
Per chiudere, parafrasando Niccolò: il filo che lo unisce al suo pubblico si può chiamare Amore.
E adesso si arriva nella sua Roma per tre date all’Olimpico (10-11-13 luglio) … e la favola continua!

LA SCALETTA
1. Dove il mare finisce
2. Colpa delle favole
3. Quei ragazzi
4. Quando saremo vecchi
5. Buongiorno vita
6. L’unica forza che ho
7. Amati sempre (piano e violino)
8. Ipocondria con apertura del batterista Mylious Johnson
9. Sul finale
10. Rondini al guinzaglio
11. Giusy
12. Medley: tutto diventa normale, quella casa che avevamo in mente, paura mai, l’eleganza delle stelle, occhi lucidi
13. I tuoi particolari
14. Peter Pan – vuoi volare con me?
15. Il bambino che contava le stelle
16. Ti va di stare bene
17. Piccola stella
18. La stella più fragile dell’ universo
19. Quel filo che ci unisce
20. Bella davvero
21. Ti dedico il silenzio
22. Pianeti
23. Alba
24. La parte migliore di me
25. Canzoni in aggiunta rispetto alla data del 5 per impossibilità di scenografia piano: stasera, cascare nei tuoi occhi, quando fuori piove
26. Il ballo delle incertezze
27. Vieni nel mio cuore
28. Altrove
29. 22 settembre
30. Sogni appesi

IL TOUR
10 luglio 2025 – Roma @ Stadio Olimpico
11 luglio 2025 – Roma @ Stadio Olimpico
13 luglio 2025 – Roma @ Stadio Olimpico
18 luglio 2025 – Messina @ Stadio San Filippo
23 luglio 2025 – Bari @ Stadio San Nicola
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