“Speriamo” è una delle parole più belle e intense che si possano dire oggi. In quel verbo fragile e potente insieme c’è tutto: il futuro, la prospettiva, la realtà, la devozione. C’è anche un bisogno disperato, quasi collettivo, di ritrovare un senso.
In questi tempi sfilacciati, Venerus sceglie di cercare la speranza e di tradurla in musica. “Speriamo” è il cuore del suo nuovo viaggio sonoro, che arriva dopo due anni e mezzo di domande, tentativi, trasformazioni. È un disco nato il giorno dopo la consegna de Il Segreto e concluso appena poche settimane fa, al termine di un percorso di ricerca costante, fatto di versi scomposti e ricomposti, di silenzi e nuove intuizioni.
Il progetto vive dell’equilibrio tra il metodo del produttore e co-compositore Filippo Cimatti, la sensibilità lirica e artistica di Andrea Cleopatria e una fede profonda nella musica come strumento di cura e conoscenza.
Quattordici brani che cercano di infondere serenità, piacere, calma, sesso e amore: emozioni filtrate da una poetica di libertà, di esplorazione, di contatto. Sono storie di vita e di trentenni, vissute con un approccio libero e sperimentale, dove convivono tecniche classiche e soluzioni moderne, dettagli nascosti e idee nate anche fuori dallo studio — come “Felini”, registrata in presa diretta sulla spiaggia del Plemmirio, con un solo microfono e il rumore del mare a fare da contrappunto.
Nel viaggio si intrecciano voci e mondi diversi: Mahmood, Cosmo, Mace, IZI, Gemitaiz, Side Baby, Jake La Furia, Marco Castello, Altea, amanda lean, not for climbing. Collaborazioni che ampliano il perimetro del suono, mescolando pop, cantautorato, elettronica, soul e jazz e rap.
Un disco con tanto rap, con beat saturi, pieni, con bassi che spngono e barre che funzionano, perfettamente fuse con la visione di pop fluido e contemporaneo di Venerus.
Il risultato è un’idea di avanguardia sonora più che un esercizio di stile: “Speriamo” non vuole piacere necessariamente a tutti, ma cerca di esplorare i margini di un linguaggio. È un disco vivo, anche nei suoi inciampi, che preferisce rischiare piuttosto che ripetersi.
A incarnare questa tensione tra classico e moderno in questo costante corto circuito creativo è la copertina, un olio firmato da Cleopatria: Andrea in posa preraffaellita, nudo di ogni orpello, abbandonato tra le braccia di un albero all’ingresso di un bosco, la moto accanto, una mano intrecciata a quella di una figura nascosta dietro il tronco. È immagine e simbolo: l’unione, la fiducia, l’umano.
Un disco sincero, forse il più umano e speranzoso di Venerus. E in tempi come questi, già questo è molto.
SCORE: 7,75
DA ASCOLTARE SUBITO
Tra le tue braccia feat. Cosmo – Felini feat. Marco Castello – Okay feat. Altea, amanda lean, not for climbing
DA SKIPPARE SUBITO
42 minuti di serenità e di buona musica. Non c’è nulla di superfluo!
TRACKLIST
1. La moto (Alizèe)
2. Impossibile
3. Tra le tue braccia feat. Cosmo
4. La chiave
5. Ti penso
6. Un giorno triste feat. Gemitaiz
7. Cool feat. Side Baby, Mahmood, Jake, MACE
8. Felini feat. Marco Castello
9. Pensieri parte 1 feat. Izi
10. Pensieri parte 2 (Bellusco Blues)
11. Stazione Bovisa
12. Quello che resta
13. Okay feat. Altea, amanda lean, not for climbing
14. Sesso
LA DISCOGRAFIA
2021 – Magica musica
2023 – Il segreto
2025 – Speriamo
VIDEO
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