A 75 anni (domani 30 settembre è il suo compleanno) Renato Zero non smette di interrogarsi sul mondo e sulla propria arte.
Con L’Orazero, il nuovo album in uscita il 3 ottobre, e il tour nei principali palasport italiani a partire da gennaio 2026, l’artista romano ci invita a rallentare, ascoltare e riflettere. Non si tratta solo di musica, ma di una vera e propria esperienza collettiva, in cui ogni concerto diventa un dialogo intimo con il pubblico, un abbraccio condiviso che va oltre gli applausi e i numeri da record.

RENATO C’È
Non esiste una formula specifica nella musica che stabilisca modalità, tempi, durate o formule magiche infallibili.
Neppure l’entusiasmo da solo può realizzare il prodigio.
Bisogna viverla la vita per poterla raccontare, condividerne gli umori, le intemperanze. Tutti gli eventi buoni o cattivi che siano.
Poi quattro chiacchiere giornaliere con lo specchio conviene sempre farle e con lui riflettere a fondo se veramente si è in grado di sostenere tutti quegli oneri che questo percorso comporterà.
lo che con lo specchio ho avuto da sempre un rapporto stretto e indispensabile!
Ci ho passato le ore in sua compagnia, trasformando ogni volta la mia faccia per sfuggire alla stanca normalità, facendo così impazzire ogni anagrafe!Ma tornando al punto, se si vuole un accesso costante e duraturo al camerino queste sono le condizioni essenziali: stringere un’amicizia salda con la propria coscienza, se possibile farsi amico uno strumento musicale, familiarizzare con un microfono ed esercitarsi nell’uso corretto di una eccellente faccia di bronzo.
Possedere un buon orecchio aiuta molto! Così come una stabilità emotiva. E ancora, una vocalità talmente poderosa, originale, coinvolgente, da riuscire a stenderli tutti!
Vi dico tutto ciò, oggi, alla vigilia dei miei 75 debutti.
È stato un viaggio durissimo e meraviglioso, il mio. Errori, tanti, tante le delusioni.
Infinite le volte che sono tornato a casa profondamente affranto ed ho pianto. Quante volte ho pianto…
Ma oggi il vostro abbraccio è cosi generoso e carico d’emozione che ciò mi ripaga largamente per tutti gli sforzi fatti fin qui!
Grazie di essere così giovani. Di avere ancora così tanta voglia di battervi!
Ma soprattutto di crederci!
È l’Ora Zero.
Questo lavoro è per voi. Pertanto: Non mollate ragazzi!
Renato c’è!
Quello di Renato Zero -che cade domani, 30 settembre- è sulle note di L’ORAZERO, il nuovo album di inediti in uscita il 3 ottobre per Tattica: una nuova pagina della sua ricchissima produzione artistica e della ultracinquantennale carriera che ha segnato e continua a segnare la storia della musica italiana.
“Sto diventando adulto allegramente. Ogni volta che sforno un “titolo”, ecco che gli occhi mi brillano di nuovo! Anche questa volta. Evviva!” – le parole di Zero per introdurre il nuovo progetto.

L’INTERVISTA
Può la musica diventare un “anticorpo” contro la velocità e il consumo superficiale odierno?
Credo di sì. La musica ha il potere di ristabilire un ritmo più consapevole. Ascoltarla davvero significa riappropriarsi del tempo, coltivare empatia e riflessione. È anche un esercizio di comunione: tra generazioni, tra generi, tra sensibilità diverse. Non è solo intrattenimento, ma un modo per far sì che l’arte diventi strumento di crescita, un ponte tra persone che altrimenti rischierebbero di perdersi nel frastuono della vita moderna.
Il tuo nuovo disco critica una discografia troppo concentrata sui numeri. Come affronti questo scenario?
Oggi molti artisti rischiano di diventare pedine del mercato, manipolati dalle logiche commerciali. Io mi sono sempre ispirato a figure rivoluzionarie della musica – Bob Dylan, Leonard Cohen, Frank Zappa, John Lennon, Leo Ferré, Nina Simone, Janis Joplin – che hanno trasformato l’arte in trincea, in strumento di resistenza e di riflessione sociale. L’obiettivo resta comunicare con autenticità, senza piegarsi alle mode, ai like, ai numeri facili. Il successo vero è quello che ti lascia la serenità di tornare a casa e dire: ho dato tutto me stesso.
Chi sono oggi i veri esclusi della musica e della società?
La diversità è una forza viva, non un concetto astratto. Oggi i “diversi” hanno conquistato spazio, visibilità e voce, e questo rappresenta un arricchimento per tutti. Essere diversi significa lottare per la propria identità e per la propria libertà. In questo senso, la diversità diventa uno scudo e un paracadute: protegge chi la vive e ispira chi la osserva, offrendo nuovi modelli, nuovi punti di vista.
Come artista, è mio compito valorizzare e celebrare questa ricchezza, sostenere chi ancora lotta nell’ombra e trasformare la marginalità in forza, in presenza, in capacità di incidere sul mondo.Oggi la diversità ha conquistato spazio e voce, e questo è un fatto positivo. I “diversi” non sono più marginali, mentre chi resta rigidamente conformista si perde.
La diversità diventa una forza: chi è diverso ha già dichiarato guerra alle convenzioni, e la musica può amplificare questo messaggio, offrendo visibilità e protezione a chi combatte per la propria identità.
Se la tua carriera fosse un teatro, questo album è un nuovo atto o un epilogo?
Per quanto riguarda il mio percorso artistico, L’Orazero rappresenta un nuovo atto, non un epilogo. È un momento di serenità e consapevolezza, ma anche di energia creativa: l’“ora zero” è il punto in cui si può ripartire, rinnovare la propria visione e confrontarsi con il pubblico in maniera autentica.
Ogni brano è un’opportunità di introspezione e di dialogo, un invito a ricominciare sempre, anche quando si guardano alle sfide personali e collettive con occhi nuovi.o.
Nel disco c’è un brano sulla pace. Quanto è importante il ruolo della musica nel sensibilizzare il pubblico?
Ognuno di noi affronta le proprie battaglie, quelle interiori che spesso restano invisibili agli altri. Le guerre del mondo esterno, con le loro tragedie e conflitti, sono evidenti, ma quelle più urgenti si combattono dentro di noi: insicurezze, paure, abitudini dannose, tensioni quotidiane. In L’Orazero ho voluto raccontare proprio questo: riconoscere il nemico dentro di sé è un passo fondamentale. La paura è legittima, ci accompagna, ma affrontarla diventa un atto di coraggio e di liberazione. Questo disco è anche il mio tentativo di vincere queste battaglie, di trasformare inquietudine e ansia in energia creativa, riflessione e condivisione con chi ascolta. La musica diventa così uno strumento per confrontarsi con sé stessi, per trovare equilibrio e senso anche nei tempi più caotici e incerti.
E il tour?
Quando sono sul palco sento una responsabilità che va oltre l’arte: è la responsabilità di stare di fronte a chi mi ascolta, di trasmettere qualcosa che possa sostenere, incoraggiare, dare conforto. Le canzoni che porto sul palco sono la mia medicina: mi aiutano ad affrontare il pubblico e la vita stessa, in un periodo in cui spesso alzarsi la mattina diventa una fatica, e raccontarsi che la vita è bella richiede uno sforzo enorme. L’arte serve anche a questo: a ripristinare, a riconvertire, a creare ponti.
IL DISCO
Il viaggio di L’ORAZERO si articola in 19 tracce: diciannove differenti mondi, ognuno dei quali ha le proprie radici, regole, bisogni, contraddizioni e utopie. Mondi che si rivelano attraverso linguaggi molteplici e inaspettati, capaci di dare voce a emozioni e prospettive unite da un unico filo conduttore: la continua e inarrestabile ricerca di espressione.
L’ORAZERO si offre come una porta aperta al dialogo, alla condivisione dei pensieri, ma anche alla possibilità concreta di un cambiamento profondo. In un mondo che urla e che sgomita, Zero è mosso dall’urgenza di riaffermare le basi fondamentali del vivere: l’amore come energia inesauribile che tiene accese le relazioni umane; l’amicizia come presenza che consola e sostiene; il rispetto come principio irrinunciabile che permette di vivere in armonia con se stessi e con gli altri.
Anticipato il 12 settembre dal singolo Senza -primo tassello di una narrazione che ora si svela nella sua interezza, L’ORAZERO è un caleidoscopio di racconti e visioni: un cammino che accoglie esperienze, emozioni e possibilità sempre nuove, dove ogni passaggio contribuisce a dare profondità e significato al viaggio zeriano.
IL DISCO TRACCIA PER TRACCIA
ASPETTANDO L’ALBA apre il progetto tratteggiando un percorso di vita fatto di sfide e sogni difficili, con la musica sempre presente come alleata e fedele compagna.
LASCIATI AMARE arriva diretto come invito a liberarsi da paure, giudizi e convenzioni per riscoprire la pace e la libertà interiore.
In PIÙ MUSICA c’è tutto il senso di estraneità e disillusione verso un mondo dominato da violenza e mancanza di valori, dove la musica si eleva a forza vitale capace di guarire, creare comunità e restituire speranza.
VOGLIO REGALARTI UN AVVENIRE immagina un futuro luminoso, costruito con passione, lealtà e rispetto, che spinga a credere di nuovo nelle possibilità.
Il significato profondo racchiuso ne IL RIFUGIO ruota intorno al bisogno di protezione, accoglienza e rinascita attraverso l’altro.
TI MERITI DI PIÙ è un appello urgente ai giovani: un invito a non cedere alla rassegnazione, a non lasciarsi ingannare da false promesse e a riconoscere il proprio valore, perché il futuro appartiene a loro.
TEMPO offre una riflessione esistenziale sul valore del tempo come risorsa preziosa e irripetibile: un’esortazione a non sprecare i giorni, a viverli con intensità, equilibrio e consapevolezza.
L’amore si fa forza rigeneratrice e rivoluzionaria in SE T’INNAMORERAI: una benedizione rivolta a chi si apre al sentimento.
Se SU PER GIÙ è una presa di posizione contro i vuoti e le distorsioni dei rapporti affettivi contemporanei.
L’ANIMA CANTA è una dichiarazione di resistenza interiore e di vitalità creativa.
In SENZA lo smarrimento collettivo e personale diventa voglia di riscatto e incoraggiamento a ritrovare voce e speranza.
VORREI PIACERTI celebra la vulnerabilità e la sincerità in amore, raccontandolo come bisogno di riconoscimento e come sfida quotidiana.
RIPRENDIAMOCI IL MONDO incita a rialzarsi e costruire insieme un futuro migliore, senza malinconia né rassegnazione.
Sognare diventa atto di resistenza e di rinascita NEL REGNO DEL SOGNO.
Canto di autoconsapevolezza ma anche di rinnovamento collettivo, ASCOLTATI è un monito a guardarsi dentro, riconoscere i propri limiti e valori e affrontare il mondo con coraggio, senza paura di vivere davvero. IL BATTITO DEL MONDO intreccia memoria personale e memoria collettiva, raccontando un amore intenso dentro un mondo duro e ferito.
Un’ode alla vita come meraviglia inesauribile: ANCORA NUOVI GIORNI celebra la capacità di rinnovarsi e l’attesa fiduciosa di un futuro più poetico.
Con CHE SIA AMORE trova spazio una riflessione sull’amore come forza viva e bene prezioso da nutrire, proteggere e rinnovare continuamente.
Il disco si chiude con una dichiarazione chiara e accorata: in un mondo travolto da odio e conflitti, PACE è un invito a ritrovare umanità, opponendo alla violenza la forza della tenerezza.
LA TRACKLIST
1. ASPETTANDO L’ALBA
2. LASCIATI AMARE
3. PIÙ MUSICA
4. VOGLIO REGALARTI UN AVVENIRE
5. IL RIFUGIO
6. TI MERITI DI PIÙ
7. TEMPO
8. SE T’INNAMORERAI
9. SU PER GIÙ
10. L’ANIMA CANTA
11. SENZA
12. VORREI PIACERTI
13. RIPRENDIAMOCI IL MONDO
14. NEL REGNO DEL SOGNO
15. ASCOLTATI
16. IL BATTITO DEL MONDO
17. ANCORA NUOVI GIORNI
18. CHE SIA AMORE
19. PACE
LE DATE
24 GENNAIO – ROMA – PALAZZO DELLO SPORT
25 GENNAIO – ROMA – PALAZZO DELLO SPORT
28 GENNAIO – ROMA – PALAZZO DELLO SPORT
29 GENNAIO – ROMA – PALAZZO DELLO SPORT
31 GENNAIO – ROMA – PALAZZO DELLO SPORT
1 FEBBRAIO – ROMA – PALAZZO DELLO SPORT
11 FEBBRAIO – FIRENZE – NELSON MANDELA FORUM
12 FEBBRAIO – FIRENZE – NELSON MANDELA FORUM
14 FEBBRAIO – FIRENZE – NELSON MANDELA FORUM
15 FEBBRAIO – FIRENZE – NELSON MANDELA FORUM
7 MARZO – TORINO – INALPI ARENA
8 MARZO – TORINO – INALPI ARENA
11 MARZO – MANTOVA – PALAUNICAL
13 MARZO – MANTOVA – PALAUNICAL
18 MARZO – CONEGLIANO – PREALPI SAN BIAGIO ARENA
20 MARZO – CONEGLIANO – PREALPI SAN BIAGIO ARENA
24 MARZO – BOLOGNA – UNIPOL ARENA
28 MARZO – PESARO – VITRIFRIGO ARENA
4 APRILE – EBOLI – PALASELE
8 APRILE – BARI – PALAFLORIO
9 APRILE – BARI – PALAFLORIO
15 APRILE – MESSINA – PALARESCIFINA
16 APRILE – MESSINA – PALARESCIFINA
INFO E BIGLIETTI
I biglietti saranno disponibili in prevendita a partire dalle ore 11.00 di giovedì 18 settembre