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Recensione: NINE INCH NAILS – “TRON: Ares (Original Motion Picture Soundtrack)”

NINE-INCH-NAILS-Tron-album-2025

Parto da una premessa che non mi fa onore e probabilmente non mi farà apparire degna, ai più, di scrivere quanto segue. Spero però che tale lacuna mi verrà perdonata per l’onestà. Fino a qualche giorno fa non sapevo cosa fosse Tron.

E pensare che frequento settimanalmente i cinema ed ero persino convinta di saperne qualcosa più della media, in materia.

Ad ogni modo: vengo a conoscenza di questo lungometraggio – Tron:Ares, per la precisione – grazie ad uno dei tanti trailer che Disney Plus mi impone puntualmente tra una puntata di The Bear e l’altra, e l’unica cosa che mi colpisce è il protagonista Jared Leto, sempre per la stessa identica ragione per cui tutte le volte ne rimango impressionata, ovvero come cazzo fa questo qua ad avere 53 anni se ne dimostra almeno 15 in meno? Ma non divaghiamo.

Non mi soffermo oltre perché dal trailer mi pare chiaro che questo è il genere di film che vedrei soltanto alle 3 di notte come rimedio disperato per l’insonnia, di cui sono vittima dai tempi del covid. Eppure scopro, proprio questo venerdì, che i Nine Inch Nails hanno rilasciato un nuovo disco. Non faccio in tempo a gioire della notizia che scopro che si tratta dell’Original Motion Picture Soundtrack del suddetto Tron:Ares.

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La lieta novella non mi convince nemmeno per un secondo a cambiare idea sulla possibilità di dare una chance al film, ma quando condivido la questione col mio compagno, scopro (e qui ammetto la mia ignoranza) che non solo Tron è un film culto degli anni Ottanta (e a guardare il trailer, seppur dopo 5 secondi ho già bisogno di premere stop, sembra davvero una roba avanguardistica per quel periodo), ma c’è stato pure un remake qualche anno fa (Tron Legacy).

Fatta questa lunga ma necessaria premessa, sono comunque ringalluzzita dalla possibilità di porre rimedio, seppur parzialmente, a questa lacuna vergognosa con l’ascolto di un disco che sono certa non mi deluderà perchè sono i Nine Inch Nails, aka quel genio di Trent Reznor, insieme ad Atticus Ross, e l’associazione con un film del genere può generare solo delle sorprese.

Firmare colonne sonore non è una novità per Reznor, che già si era egregiamente cimentato col videogame Quake (ho già parlato troppo della mia ignoranza e non intendo aprire anche la parentesi games); la saga di Tron, dal canto suo, aveva già ingaggiato nomi altisonanti della musica, tra cui i Daft Punk per il capitolo Legacy: va da se che questo incontro fosse quasi scritto nel destino.

Il risultato si manifesta in 70 minuti, 24 brani, 20 strumentali e 4 cantati, totalmente bilanciati da una linea continua di synth in cui l’intera impalcatura musicale si regge su ossessioni, incubi, ombre.
Dal singolo introduttivo “As alive as you need me to be”, che insieme agli altri brani cantati apre degli spazi di respiro, si subentra all’interno dei pezzi strumentali dall’impronta più minimal, tesi, atmosferici, che formano un tunnel dai confini spazio-temporali indefiniti, angusto e inospitale che però invita all’esplorazione, perché ciò che è oscuro e inquieto, proprio come in questo caso, di solito fa rima con “attraente”.

L’album, che seppur strumentale regge benissimo un ascolto privo dell’immagine cinematografica, presenta elementi della tradizione synth anni Ottanta e più simili ai lavori precedenti della band, ma si concede anche sprazzi sperimentali possibili grazie alla collaborazione di nomi importanti in fase di produzione come Hudston Mohawke, BJ Burton o la cantante Judeline.

E se l’album Ares:Tron è fatto di voce e synth, un connubio che esiste da tempo, una una convivenza pacifica e esteticamente seducente tra carne e macchina, mai come oggi questa sintesi inculca scenari di crisi e catastrofi. Del resto Ares (il nostro Jared) è in realtà un programma di AI che viene inviato nel mondo reale. E indovinate che succede? Casini. Grossi casini.

Tranquilli però: se ascoltate questo album, disastri non ne accadono. Almeno, non che io sappia. O magari dentro il codice c’è un Jared Leto che ci spia. Ah no, c’è già quella lì, Alexa. E il cellulare. E la smart tv. E la webcam del pc. Ecc ecc…

DA ASCOLTARE SUBITO

AS ALIVE AS YOU NEED ME TO BE – 100% EXPENDABLE –  WHO WANTS TO LIVE FOREVER?

DA SKIPPARE SUBITO

Naturalmente nulla. Un viaggio da fare senza skip! 

SCORE: 7,50

TRACKLIST

1. INIT
2. FORKED REALITY
3. AS ALIVE AS YOU NEED ME TO BE
4. ECHOES
5. THIS CHANGES EVERYTHING
6. IN THE IMAGE OF
7. I KNOW YOU CAN FEEL IT
8. PERMANENCE
9. INFILTRATOR
10. 100% EXPENDABLE
11. STILL REMAINS
12. WHO WANTS TO LIVE FOREVER?
13. BUILDING BETTER WORLDSù
14. TARGET IDENTIFIED
15. DAEMONIZE
16. EMPATHETIC RESPONSE
17. WHAT HAVE YOU DONE?
18. A QUESTION OF TRUST
19. GHOST IN THE MACHINE
20. NO GOING BACK
21. NEMSIS
22. NEW DIRECTIVE
23. OUT IN THE WORLD
24. SHADOW OVER ME

DISCOGRAFIA

1989 – Pretty Hate Machine
1994 – The Downward Spiral
1999 – The Fragile
2005 – With Teeth
2007 – Year Zero
2008 – Ghosts I-IV
2008 – The Slip
2013 – Hesitation Marks
2018 – Bad Witch
2020 – Ghosts V: Together
2020 – Ghosts VI: Locusts
2025 – Tron: Ares

VIDEO 

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