Video Intervista – STUDIO MURENA: abbiamo sentito il futuro suonarne le dune confuse nel vento

Video Intervista – STUDIO MURENA: abbiamo sentito il futuro suonarne le dune confuse nel vento

Si intitola “WadiruM” il nuovo album di Studio Murena. Un’allucinazione visiva e uditiva che, come un’oasi nel deserto, manifesterà nuove realtà e percezioni.

Anticipato da “CORRI” e da “MARIONETTE” con Danno dei Colle der Fomento, “WadiruM”, difficilmente definibile ed etichettabile, sarà quel che dello sconosciuto ci attira, un qualcosa di nuovo, incerto, misterioso, oscuro che sarà nostro compito incontrare mentre esso ci tende la mano. Dal pianeta Utonian dell’album precedente si giunge ad uno spazio non definito nel deserto Wadirum.

IL CONCEPT

Ecco il concept scritto dagli stessi Studio Murena

Era d’estate e forse in qualche modo il destino aveva già deciso, sotto il caldo asfissiante, sotto i giganti di vetro e metallo su cui rimbalzavano, indifferenti, lame di sole che bruciavano gli esuli abitanti del tempio di nessuno. Nelle strade la continua nenia sempre insofferente dei carri bestiame trainati dalla sola avidità dei loro abitanti.

Una capsula d’aria ferma rinculava i pochi superstiti del grande Fermento nelle nicchie d’ombra preposte dai funzionari dell’Ingranaggio.
Giusto e Sbagliato si alternavano in una continua danza circolare mescolandosi insieme, vestiti degli stessi sterili vessilli, la loro danza dettava lo scandirsi delle giornate nella grande piana.
Cercavo disperatamente un riparo dal costante ripiegare in me stesso di ogni stimolo esterno ipereccitato dagli altri accampati, perché questo siamo, rifugiati politici di una guerra inconsistente, debordante. Una guerra personale che nessuno sa di intraprendere ma che ognuno sa di aver già perso in partenza.
Uno scontro titanico tra l’io e l’ego che mai si risolverà e mai verrà interiorizzato da anima viva, perché di anime vivide non se ne vede più qui, siamo soli e abbandonati ai nostri involucri organici.

Finché un giorno al mercato ho parlato a un vecchio parlava di suoni ancestrali, qualcosa di alieno e diverso che un tempo riuscì a cogliere dimezzo al deserto.

“La sabbia ti parla ragazzo, racconta di cose che hai perso
Io ho sentito il futuro suonarne le dune confuse nel vento.”

Parlava, e parlando mostrava un pensiero complesso e preciso, lineare come i solchi nel cielo tracciati dai mostri d’acciaio, taciti vessilli alati di un mondo meschino.

Il vecchio in sostanza metteva in rapporto ascesi e materia, e diceva che l’una ha bisogno dell’altra per farsi Esistenza. Che è impossibile farsi persona senza un ponte interiore che solido scavalchi il mare pulsante che corre tra testa e interiora.
“Ma un legame che valga la pena”, diceva, “va preso da fuori di noi, va cercato negli altri e nello stesso legame che crei quando affamato lo cerchi.
Per questo sii grato di quello che hai e imponiti di viverlo tutto, perché l’unica cosa certa qui oggi, è il qui e ora. Il momento esatto in cui questa parola viene pronunciata e che si distende e s’impenna verso di te, come una freccia scagliata da un Dio, cercando organi accoglienti dove appoggiarsi.
È la violenza inerme del dialogo che ci rende diversi, gli sguardi che si trattengono dagli altri sguardi sono solo una appariscente formalità e non vanno al di là del volto.
Dove però c’è tutto.
Oggi il mondo ci guarda e noi guardiamo il mondo come la sola possibilità di renderci giustizia, perché ci sentiamo nati in una posizione di svantaggio, una falsa partenza edulcorata dal dorato contesto in cui veniamo creati.
Ma non è nel mostrarti imponente che ti rendi grande.
Ti rendi qualcuno nel solo istante presente cui sei in grado di prenderti il peso di ciò che fosti e la responsabilità di quello che sarai.
La morte ti dà un limite e la vita ti chiede di non considerarlo.
E in tutto questo trambusto, la musica ci libera
E passiamo dall’essere schiavi assoggettati di noi stessi
A divenire il vento che soffia sonante e si scinde in respiri che nuovamente formeranno altri suoni.

E ciò che deriva è meraviglia.”

LA VIDEO INTERVISTA 

ASCOLTA IL DISCO 

SIDE A

A1 miraĝo
A2 WadiruM
A3 MON AMI
A4 ORIGAMI ft. Laila Al Habash
A5 SULL’AMORE E ALTRE OSCURE QUESTIONI ft. Ghemon
A6 PSYCORE ft. Enrico Gabrielli
A7 oasi skit

SIDE B

B1 ILLUSIONI E ASTRATTISMI ft. Paolo Fresu
B2 OASIB3 SPECCHI ft. Arya
B4 BUTTERBEAN
B5 MARIONETTE ft. Danno
B6 CORRI!

IL TOUR 

La band ha annunciato i primi appuntamenti live per l’estate: venerdì 26 MAGGIO al MIAMI Festival a Milano e sabato 24 GIUGNO a LA PRIMA ESTATE Festival a Lido di Camaiore (LU).

ABOUT STUDIO MURENA 

Lo Studio Murena nasce a Milano nel 2018. Capostipiti italiani di un nuovo sound che attinge dal jazz e dall’elettronica e che trova nel rap il linguaggio che contraddistingue la sua tagliente narrazione, la band pubblica a febbraio 2021 il suo omonimo primo disco ufficiale, in collaborazione con Costello’s Records. Il progetto accoglie numerose recensioni entusiastiche sui più rilevanti media settoriali.

Un cammino in continua ascesa, che parte dai primi singoli selezionati da Alessio Bertallot all’interno del suo programma Casa Bertallot, e passa dall’incontro con Ghemon, che sceglie il singolo “Arpa e Tamburo” per la sua playlist sulla Nuova Scena creata per Tidal, fino ad arrivare al posizionamento di due brani nella prestigiosa playlist global Jazz Rap di Spotify. Con Radar Concerti calcano i palchi di importanti festival italiani, come il Mi Manchi, il Locus Festival, l’Ortigia Sound Festival e l’Apolide Festival.

Nell’autunno 2021 partecipano al corto natalizio “O Night Divine”, realizzato per Zara con la regia di Luca Guadagnino, per il quale, oltre a essere coinvolti per rappresentare una live band in alcune scene, realizzano una rivisitazione del grande classico natalizio “Jingle Bells”. Sempre nello stesso periodo, la band partecipa ad una recording session per il nuovo disco di Dardust. Durante l’estate 2022 riparte l’intensa attività live della band, che inizia da un gremitissimo palco della collinetta del MI AMI, e li porta fino alla performance davanti a quasi 200mila persone a Melpignano, per la Notte della Taranta 2022 diretta dal Maestro Concertatore Dardust.

Prima, durante e dopo, tantissimi altri concerti per tutta la penisola, da Bergamo a Catania, la presenza al Propaganda Festival di Roma insieme a Noyz Narcos e tantissimi altri esponenti della scena urban nazionale, il concerto al Meeting di Camerota come special guests invitati dai Nu Genea e le aperture ai live di Battles (al Largo Venue di Roma) e ai Badbadnotgood (al Circolo Magnolia a Milano). A ottobre 2022 la band firma con Virgin Music Italia, di novembre sono i singoli “Corri” e “Marionette”. Ora è pronta ad iniziare una nuova era di musica.

WEB & SOCIAL 

https://www.instagram.com/studiomurena/

 

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