Discostory essential: le interviste e le recensioni da rileggere … TASSATIVO
Usciva l’11 febbraio 1985 “Meat Is Murder” il secondo album in studio dei The Smiths.
Un disco di svolta che ha portato la band di Manchester al meritato successo. Se il debutto omonimo del 1984 aveva già imposto la band come voce distintiva dell’indie britannico, questo secondo lavoro affina ulteriormente il loro linguaggio, portandolo a una dimensione più politica e abrasiva.
Morrissey, sempre più impegnato a far emergere la sua visione del mondo, intreccia testi di denuncia sociale e introspezione malinconica, mentre Johnny Marr amplia lo spettro sonoro del gruppo, incorporando elementi rockabilly, funk e sperimentazioni chitarristiche più articolate.
Il titolo dell’album, un manifesto contro il consumo di carne, ne rivela il tono militante: i The Smiths non si limitano più a raccontare il disagio esistenziale, ma puntano il dito contro le ingiustizie del mondo.
LE CURIOSITA’
“Meat Is Murder” è stato l’unico album dei The Smiths a raggiungere il primo posto nelle classifiche del Regno Unito, superando addirittura Born in the U.S.A. di Bruce Springsteen.
In Italia il disco non entrò nella top 100.
L’iconica cover, che ritrae un soldato americano della Guerra del Vietnam, è tratta da un fotogramma del documentario In the Year of the Pig (1968). L’originale mostrava la scritta “Make War Not Love” sull’elmetto, sostituita dalla band con Meat Is Murder.
Il brano Meat Is Murder è il più lungo mai pubblicato dalla band, con una durata di oltre sei minuti.
Barbarism Begins at Home è una delle tracce più sorprendenti dell’album, con un groove funk che riflette l’amore di Marr per la black music e il suono del basso di Andy Rourke.
Questo album segna la svolta definitiva di Morrissey verso il vegetarianismo etico, che negli anni successivi diventerà una parte fondamentale della sua identità pubblica.
Morrissey raccontò che l’idea per il titolo gli venne dopo aver visto una scritta simile su un muro di una scuola che visitò da ragazzo.
BBC Radio One rifiutò inizialmente di trasmettere la title track, ritenuta troppo controversa e militante per il pubblico mainstream.
L’edizione originale uscita in Regno Unito aveva 9 tracce: dalle successive riedizioni è stata aggiunta la canzone How Soon Is Now? alla sesta posizione.
Il brano Rusholme Ruffians racconta della vita a Rusholme una malfamata zona di Manchester. Morrissey la sceglie come luogo per raccontare una storia di violenza e miseria della classe operaia inglese negli anni ’60, argomento che spesso tornerà anche nelle sue liriche successive.
Sono state tante le cover delle canzoni di questo album. La versione più conosciuta è di How Soon Is Now? realizzata nel 1995 dai Love Spit Love usata come sigla d’apertura del telefilm Streghe e nella colonna sonora del film Giovani streghe.
SCORE: 8,50
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
The Smiths (1984)
Meat Is Murder (1985)
The Queen Is Dead (1986)
Strangeways, Here We Come (1987)