Recensione: TALKING HEADS – “Speaking In Tongues”

Recensione: TALKING HEADS – “Speaking In Tongues”

Discostory essential: le interviste e le recensioni da rileggere … TASSATIVO

“Speaking In Tongues” dei Talking Heads, uscito il 1 giugno di quarant’anni fa, arriva dopo il capolavoro assoluto della band “Remain in Light” del 1980. 

La band era in uno stato di grazia creativa anche se la rottura con il produttore Brian Eno e una pausa, che aveva permesso ai singoli membri di perseguire progetti collaterali, aveva sollevato dubbi sulla continuazione del progetto. Invece David Byrne, Chris Frantz e soci riuscirono con “Speaking In Tongues” a realizzare l’ennesimo album emblematico della loro carriera, nonché uno dei più interessanti e innovativi del panorama musicale degli anni ’80.

L’album si apre con la trascinante “Burning Down the House”, uno dei brani più famosi e rappresentativi dei Talking Heads, caratterizzato da una linea di basso contagiosa e dalle vocali espressive di David Byrne. Altri pezzi memorabili sono “Girlfriend is Better”, “Slippery People” e “This Must Be the Place (Naive Melody)”, quest’ultimo un brano più intimo e riflessivo che mostra un lato della band meno frenetico ma altrettanto accattivante.

Il sound è ancora una volta un mix colorato ed eccentrico fatto di chitarre funky, percussioni tribali, tastiere elettroniche e voci corali che conferma il marchio di fabbrica e l’attitudine cosmopolita della band. 

SCORE: 9,00 

I VOTI DEGLI ALTRI 

Rolling Stone (Usa): 9,00
Uncut: 9,00
Pitchfork: 8,50
Mojo: 8,00

TRACKLIST

DISCOGRAFIA

1977 -Talking Heads: 77
1978 – More Songs About Buildings and Food
1979 – Fear of Music
1980 – Remain in Light 
1983 – Speaking in Tongues 
1985 – Little Creatures
1986 – True Stories 
1988 – Naked 

I VIDEO 

WEB & SOCIAL 

https://talkingheadsofficial.com
https://www.instagram.com/talkingheadsofficial

Related Posts