Recensione: IRENE GRANDI – “Oro e Rosa”

La storia musicale di Irene Grandi ha qualcosa di singolare: una voce riconoscibile, una carriera solida, eppure spesso esclusa dal racconto dominante della musica italiana.

Non perché trascurata dal pubblico, ma forse perché, per motivi difficili da decifrare, resta ai margini, quasi snobbata da quel sistema inquinato di nomi-icona che il mercato ama ripetere all’infinito. “Oro e Rosa” offre così l’occasione per rimettere il suo lavoro al centro, osservandolo senza nostalgie né sconti.

Il disco arriva a cinque anni dal precedente lavoro in studio, un periodo durante il quale Grandi ha continuato a muoversi con costanza: tournée che recuperano le sue radici e i suoi primi amori musicali con Io in Blues, la celebrazione dei trent’anni di carriera con Fiera di Me, fino ai progetti internazionali come il musical The Witches Seed, con musiche di Stewart Copeland.

“Oro e Rosa” si muove attorno a un’idea semplice: due colori che appartengono alla stessa luce: l’oro e il rosa dell’aurora e del tramonto. La vita è fatta di passaggi, di transizioni in cui una luce sfuma nell’altra. L’aurora e il tramonto diventano così immagini di questo oscillare continuo. Grandi lavora su queste zone intermedie con un pop misurato, più attento alle sfumature che agli effetti speciali. Ed è qui che convince davvero: quando lascia emergere fragilità e cambi di prospettiva senza forzarli.

Si percepisce una maturità che non si appoggia alla retorica, ma alla scelta di cantare con precisione, coerenza e senza compiacimenti e compromessi. 

Undici tracce in cui lo stile e l’interpretazione di Irene Grandi emergono in maniera decisa e riconoscibile, attraversando con agilità le rifrazioni del pop che l’ha resa una presenza costante nella musica italiana: ballate, tensioni ritmiche più incisive, lampi di elettropop anni Ottanta, suggestioni blues e l’irrinunciabile attitudine rock. Tra le tracce spiccano Colorado, con il contributo affilato di Carmen Consoli, e Fiera di Me, con la supervisione ritmica di Stewart Copeland.

Il disco vede anche la partecipazione di numerosi compositori e autori — alcuni collaboratori storici, altri nuovi — da Francesco Bianconi, Mario Amato e Carlo Alberto Togni a Daniele Coro, Martina Vinci, Luca Floridi, Niccolò Dainelli, Alessandro De Rosa, Leonardo Marcucci, Jole Canelli, Jampa Capolongo e altri ancora.

“Oro e Rosa” è un lavoro solido, maturo. Un disco che non reinventa Irene Grandi, ma la rimette a fuoco con onestà: una voce che continua a valere, al di là delle mode.

DA ASCOLTARE SUBITO

Favole – Colorado (con Carmen Consoli) – Fiera di me 

DA SKIPPARE SUBITO

Nulla. E’ un disco che si lascia ascoltare piacevolmente. Brava Irene! 

SCORE: 7,25

TRACKLIST

Favole
Oro e rosa 
Colorado (con Carmen Consoli)
In un attimo 
L’amore sognato
Universo
Traslochi dell’anima 
Sette
Guarda 
Astronauti 
Fiera di me 

LA DISCOGRAFIA