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Recensione concerto: LUCIO CORSI il gran finale tra sogni glam e un futuro nei palasport [Gallery e Scaletta]
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Recensione concerto: LUCIO CORSI il gran finale tra sogni glam e un futuro nei palasport [Gallery e Scaletta]

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Dopo 30 date arriva a conclusione il tour estivo di LUCIO CORSI, il primo dopo l’exploit del cantautore d’origine maremmana seguito alla sua partecipazione (secondo posto) al Festival di Sanremo e la partecipazione all’Eurovision.

C’è chi si limita a fare concerti, e chi invece crea universi temporanei. Lucio Corsi è decisamente nel secondo gruppo. La data conclusiva del suo tour estivo, all’Ippodromo Snai San Siro di Milano, è stata più che un live: un viaggio scenico e musicale dentro il suo immaginario bizzarro e coerente.

Un finale in grande stile per un tour cominciato mesi fa, all’indomani del secondo posto al Festival di Sanremo e della partecipazione all’Eurovision, che lo ha portato prima nei club, poi sui palchi open air di tutta Italia, con un seguito sempre più ampio e variegato, che va dagli appassionati di lunga data ai più giovani, incuriositi dalla sua strana alchimia di poesia pop, travestimenti glam e una teatralità sempre autentica.

Sul palco, Corsi non è semplicemente un cantautore: è un animale da palcoscenico, un performer totale. È sbucato da un taglio nella tenda della scenografia come in uno spettacolo di teatro dell’assurdo: prima la faccia, poi la lingua, un piede, pezzi di corpo e infine tutto intero, già sorridente. E già dentro lo show. Gioca, scherza, incanta. È tutto tranne che prevedibile. Anche durante i cambi d’abito – immortalati dalle telecamere nel backstage e trasmessi ironicamente al pubblico – mantiene quella leggerezza surreale che è la sua firma.

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Il suo è uno spettacolo denso, vitale, meticoloso eppure sempre libero. Con lui, sul palco, una band imponente: due tastieristi, un percussionista, un batterista, due chitarre, un bassista, due coriste e una sezione fiati (con Enrico Gabrielli al sax), più l’apparizione di Tommaso Ottomano per alcune canzoni – compresa ovviamente “Volevo essere un duro”.

La scaletta attraversa tutta la sua discografia: Bestiario musicale (2017), Cosa faremo da grandi (2020), La gente che sogna (2023) e l’ultimo Volevo essere un duro (2025). È un mix esplosivo di glam rock Anni 70, soul, rock’n’roll, ballate per piano e armonica, R&B sghembo e dolcissimo cantautorato surreale. I momenti più elettrici, come Bocca della verità, Re del rave, Francis Delacroix, Magia nera o Radio Mayday, sono contrappuntati da brani intimi dove Corsi siede al piano e la sua voce sembra fluttuare sopra il pubblico, come in Nel cuore della notte e Tu sei il mattino.

Tra questi, uno dei più toccanti arriva quando – quasi a metà concerto – si arrampica in cima alla gigantesca scenografia, una specie di impianto stereo fuori scala, e dice: “Ciao, sono qui sopra. Fin da bambino ho sognato di avere amplificatori tanto grandi da metterci sopra un piano. È un bel sogno che diventa realtà.”

Ed è proprio lì che suona Sigarette, creando un momento sospeso, dolce e disarmante. Perché c’è chi i sogni li racconta, e chi ci sale sopra: Lucio Corsi ci è salito letteralmente.

Immancabile la cover di Randy Newman che questa volta però non è Hai un amico in me, che comunque accenna, bensì La gente bassa, rilettura brillante e ironica di Short People.

Corsi presenta quasi ogni brano con il titolo e una nota personale, mantenendo un contatto diretto col pubblico, anche fisico: più volte scende tra la folla, accorcia le distanze, sfiora mani, sorride, ascolta. Addirittura durante il bis –  Francis Delacroix che torna in una versione ancora più folle e “sgangherata”, come la definisce lui stesso – Corsi scompare completamente tra la gente: le persone nel Pit, le telecamere, le luci:l, nessuno riesce più a trovarlo. Solo qualche minuto dopo ricompare, tra gli applausi, per i ringraziamenti. E lo fa con generosità, ringraziando tutta la squadra che ha reso possibile il tour, dal primo all’ultimo, e confessando un altro piccolo sogno realizzato:

“Ho sempre voluto girarmi sul palco e vedere dietro di me un sax, come Springsteen.”

La chiusura è anche un’apertura: l’annuncio di nuovo tour nei palasport previsto per la fine del 2026 (contemporaneamente è apparso anche un post sui suoi social) che presenta così: “I palasport, visti dall’esterno, mi sono sempre apparsi come dei giganteschi coleotteri di ferro e cemento, che hanno girato in lungo e in largo per poi fermarsi, solitamente, ai margini delle città. Sono emozionato all’idea di incontrare le canzoni dentro le pance di queste grandi creature.”

E poi aggiunge, sorridendo come chi ha capito qualcosa di importante: “Per me il tour è casa. Vorrei vivere in tour, come Dylan.”

Corsi ha conquistato il pubblico, ma senza mai perdere quella delicatezza da outsider poetico che lo ha sempre contraddistinto. I suoi testi, surreali eppure vicinissimi, arrivano dritti a chi ha voglia di ascoltare. Alcuni nel pubblico cantano ogni parola, altri ascoltano per la prima volta, ma tutti, alla fine, sembrano parte dello stesso viaggio per vedere un artista che – pur nel pieno di un’esplosione mediatica – non ha mai smesso di essere se stesso. Anzi, di diventarlo ancora di più.

Per leggere un’altra recensione a firma Luca Trambusti per musicadalpalco.com (Clicca per leggere l’intero articolo)

LA SCALETTA

1. FRECCIA BIANCA
2. LA BOCCA DELLA VERITA’
3. DANZA CLASSICA
4. AMICO VOLA VIA
5. RADIO MAYDAY
6. QUESTA VITA
7. TRIESTE
8. SIGARETTE
9. LA GENTE BASSA
10. IL RE DEL RAVE
11. ORME
12. LA RAGAZZA TRASPARENTE
13. LA LEPRE
14. SENZA TITOLO
15. VOLEVO ESSERE UN DURO (w/Tommaso)
16. SITUAZIONE COMPLICATA (w/Tommaso)
17. FRANCIS (w/Tommaso + Francis Foto)
18. MAGIA NERA (w/Tommaso)
19. ROCKO (w/Tommaso)
20. NEL CUORE DELLA NOTTE –
21. COSA FAREMO DA GRANDI
22. TU SEI IL MATTINO (w/Tommaso)
23. ASTRONAVE GIRADISCO (w/Tommaso)
24. ALTALENA BOY (w/Tommaso)
25. FRANCIS (w/Tommaso)

LA GALLERY 

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Immagine 11 di 12

IL TOUR 

 

 
 
 
 
 
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24 GENNAIO 2026 – LUGANO – PADIGLIONE CONZA
 01 FEBBRAIO 2026 – ZURIGO – VOLKSHAUS
 03 FEBBRAIO 2026 – VIENNA – SIMMCITY
 05 FEBBRAIO 2026 – PRAGA – MEET FACTORY 
 06 FEBBRAIO 2026 – VARSAVIA – PROXIMA
 07 FEBBRAIO 2026 – BERLINO – HEIMATHAFEN NEUKOLLN
 09 FEBBRAIO 2026 – BRUXELLES – LA MADELEINE
 10 FEBBRAIO 2026 – LONDRA – O₂ SHEPHERD’S BUSH EMPIRE
11 FEBBRAIO 2026 – LUSSEMBURGO – DEN ATELIER
 13 FEBBRAIO 2026 – AMSTERDAM – Q – FACTORY
 15 FEBBRAIO 2026 – PARIGI – ELYSEE MONTMARTRE

LUCIO CORSI – PALASPORT 2026
27 NOVEMBRE 2026 – FIRENZE, NELSON MANDELA FORUM
05 DICEMBRE 2026 – ROMA, PALAZZO DELLO SPORT 
11 DICEMBRE 2026 – MILANO, UNIPOL FORUM

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