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RADIOHEAD la mostra “This Is What You Get” all’Ashmolean di Oxford esplora l’arte di Thom Yorke e Stanley Donwood

Artists Thom Yorke and Stanley Donwood Photograph by Julian Broad, courtesy of TIN MAN ART

Ha aperto ieri, 6 agosto all’Ashmolean Museum di Oxford, la mostra “This Is What You Get”, una esposizione che esplora l’arte visiva di Stanley Donwood e Thom Yorke e le immagini iconiche legate ai Radiohead.

Oltre 180 opere tra dipinti, schizzi inediti, incisioni e bozzetti digitali raccontano la visionaria collaborazione trentennale tra Thom Yorke e Stanley Donwood, mente grafica dietro l’immaginario di Radiohead.

“This Is What You Get” è la prima grande mostra istituzionale dedicata all’arte visiva di Stanley Donwood e Thom Yorke, e alle immagini iconiche dei Radiohead.

L’esposizione ripercorre trent’anni di collaborazione tra i due artisti, presentando oltre 180 opere, tra cui dipinti originali per copertine di album, composizioni digitali, incisioni, disegni inediti e testi manoscritti nei loro taccuini.

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Curata in collaborazione con Donwood e Yorke, la mostra offre uno sguardo privilegiato sulle forze creative dietro alcune delle opere musicali più influenti degli ultimi decenni.

I Radiohead nascono a metà degli anni ’80 ad Abingdon, nell’Oxfordshire. La band — composta da Thom Yorke, i fratelli Jonny e Colin Greenwood, Ed O’Brien e Philip Selway — firma il suo primo contratto discografico con EMI nel 1991. Il singolo d’esordio, Creep (1992), diventa un successo internazionale prima ancora di conquistare il grande pubblico britannico. Ad oggi, la band ha venduto oltre 30 milioni di dischi nel mondo ed è stata inserita nella Rock & Roll Hall of Fame nel 2019.

Thom Yorke (n. 1968) e Stanley Donwood (n. 1968) si incontrano all’Università di Exeter, dove studiano letteratura inglese e belle arti. La loro prima collaborazione risale al 1994, con la copertina del singolo My Iron Lung e dell’album The Bends. Per quell’occasione si intrufolano nel seminterrato dell’ospedale John Radcliffe di Oxford e filmano un manichino per la rianimazione, il cui volto sembrava “quello di un androide che scopre per la prima volta l’estasi e l’agonia, simultaneamente”. A casa, fotografano i fotogrammi sullo schermo del televisore, ottenendo quell’iconica immagine pixelata che rispecchia l’estetica distorta dell’album.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

Organizzata in ordine cronologico, la mostra evidenzia la varietà del loro lavoro e segue l’evoluzione visiva degli album dei Radiohead e dei progetti solisti di Yorke. Si apre con una parete di copertine di LP, capaci di evocare immediatamente il periodo storico a cui appartengono. Ogni album è accompagnato da un progetto visivo sviluppato in parallelo: da un vasto corpus di immagini viene scelta quella destinata alla copertina, mentre le altre trovano posto su booklet, vinili, t-shirt, merchandising e sul sito web. I Radiohead, caso raro, hanno mantenuto un controllo creativo completo su ogni aspetto visivo della loro produzione musicale.

La mostra racconta anche il loro uso sperimentale delle prime tecnologie digitali. Per OK Computer (1997), ad esempio, si impongono la regola di non usare la funzione “annulla” del computer: ogni errore doveva essere cancellato manualmente o mascherato in altro modo. Dopo questa fase, Donwood si dedica a opere pittoriche di grande formato, utilizzando acrilico, olio, carboncino e artex. Alcune immagini create per Kid A (2000) prendono spunto dalle fotografie di guerra provenienti dall’ex Jugoslavia. Donwood ricorda l’impatto visivo di una foto di giornale con neve macchiata da impronte, mozziconi di sigaretta e sangue. Sotto i paesaggi innevati di Kid A, dice, si nascondono i campi di concentramento, la violenza ricoperta di pittura come la neve nasconde la realtà.

Attraverso materiali, stili e formati molto diversi, il lavoro di Yorke e Donwood si confronta con il paesaggio in senso ampio: città, sobborghi, campagne, paesaggi lunari e onirici, attualità e stati psichici, sempre in dialogo con il suono unico di ogni progetto. La loro arte offre un’esperienza estetica e psicologica intensa, attraversata dall’ansia per ciò che stiamo perdendo a causa di stili di vita ecologicamente insostenibili. La linoleografia di Donwood per The Eraser (2006), esordio solista di Yorke, si ispira all’alluvione di Boscastle in Cornovaglia: mostra Londra sommersa da un’enorme onda scura, mentre una figura solitaria lancia un comando vano al mare. The King of Limbs (2011) nasce invece dal paesaggio magico di Wistman’s Wood, con i suoi alberi antichi. Per entrambi, disegnare alberi è un gesto “meditativo” o addirittura “dipendenza”.

Nel corso della mostra sono esposti anche taccuini e schizzi mai visti prima, che mostrano il dietro le quinte del processo creativo. Yorke conserva decine di pagine di testi, scritti e riscritti più volte. Spesso prende appunti su foglietti sparsi nello studio di registrazione, da cui attinge casualmente quando serve una nuova idea per un brano.

La mostra si chiude con i dipinti più recenti realizzati per A Light for Attracting Attention (2022), Wall of Eyes (2024) e Cutouts (2024), dischi firmati da The Smile. Durante la pandemia, con le agende azzerate, gli artisti hanno lavorato fianco a fianco nella rimessa di casa Yorke, dipingendo insieme sulla stessa tela. Ispirandosi alla mostra Talking Maps (2019–20) della Bodleian Library, hanno creato le loro opere più luminose e ottimiste: paesaggi vivi e benevoli. Per la prima volta, queste immagini sono state anche trasformate in grandi arazzi, tessuti a Bruxelles, ora esposti nella galleria permanente di musica e arazzi dell’Ashmolean.

La curatrice della mostra, la dott.ssa Lena Fritsch, spiega:

Il titolo This Is What You Get è tratto da un celebre verso di Karma Police (1997). Esprime l’approccio creativo di Stanley e Thom: diretto, onesto, poetico, oscuro e a tratti ironico. Presentando la loro collaborazione unica, la mostra offre una nuova prospettiva sull’arte delle copertine, esplorando le complesse relazioni tra arte visiva, musica e testo.”

LA GALLERY

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Immagine 2 di 9

IL TRAILER 

INFO 

THIS IS WHAT YOU GET
STANLEY DONWOOD | RADIOHEAD | THOM YORKE
6 Aug 2025 – 11 Jan 2026
Ashmolean Museum Oxford

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