In anteprima su Newsic, arriva il nuovo video di Scippa “Scomparire #1”, brano estratto dal nuovo album “NIUMAN”.
Un uomo emerge dal buio liquido di un tunnel d’acqua, come da un ventre primordiale. Inizia a camminare nel bosco, seguendo un istinto antico: sta cercando qualcosa che ha sepolto tempo prima, un frammento di sé.
Il videoclip nasce dal desiderio di tradurre visivamente il tema cardine del brano: l’arte di sparire, di dissolversi con eleganza da un mondo saturo di immagini, identità digitali e narcisismo algoritmico. La storia descrive un viaggio simbolico nella memoria, nel desiderio e nella perdita. Il buio da cui il protagonista emerge — un tunnel d’acqua, liquido e primigenio — è il grembo del tempo, il punto zero dell’esistenza e della coscienza. Da lì prende forma un percorso che è allo stesso tempo reale e mentale, un cammino nel bosco inteso come spazio dell’inconscio, dove ciò che è stato dimenticato o sepolto torna a pulsare sotto la superficie.Una donna mascherata da lupo spia tra gli arbusti il protagonista: è presenza arcaica e magnetica, simbolo di istinto, memoria e destino, la forza misteriosa che guida e insieme ostacola ogni ricerca interiore. È la custode del bosco, ma anche dell’oggetto sepolto, la parte selvaggia e indomabile dell’uomo stesso.
La canzone parla di sottrazione, di alleggerimento dall’ego, di un ritorno a qualcosa di più autentico e primitivo. Il video non racconta questa fuga in chiave urbana o tecnologica, ma la trasporta in una dimensione simbolica e naturale: un viaggio nel bosco come attraversamento dell’inconscio, una ricerca che diventa rito di sparizione e rinascita.
Tutto è percorso da un senso di ritorno all’elemento primordiale, dove il concetto di “scomparire” non è solo sparire, ma tornare a essere parte del tutto.
Abbiamo concepito il video come un inno alla libertà di non dover essere visibili per esistere.»
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ABOUT
SCIPPA è una voce uscita da tempi incerti e carichi di possibilità, che si fa sentire con la leggerezza di uno scampato alla fine o all’inizio del mondo e l’ironia di chi non ha nulla da perdere. Canzoni come messaggi in bottiglia, che galleggiano tra sonorità indie pop e contaminazioni elettroniche, dove le chitarre si affacciano comunque sempre volentieri, perché spesso è da loro che continua a partire ogni viaggio. Dentro ci trovate pezzi di mondo presente, passato e forse anche futuro, cantati e suonati senza compromessi, come se fosse la prima o l’ultima volta nella vita.
Nella sua vita precedente pubblica nel 2012 “Vagando Dentro”, un album dalle atmosfere acustiche e minimaliste e partecipa alle fasi finali di vari concorsi musicali nazionali come Musicultura, L’isola che non c’era, Premio De André e Voci per la libertà-Una Canzone per Amnesty. Nel 2015 realizza il suo secondo lavoro d’inediti “Canzoni d’emergenza”, dove dà una decisa sterzata elettrica e visionaria al suo stile compositivo. Ad accompagnarlo, il suo fedele amico e produttore Matteo Portelli che lo segue fino ad oggi.