Live Report – MODERAT l’ipnotico viaggio nelle atmosfere cupe dell’elettronica

Live Report – MODERAT l’ipnotico viaggio nelle atmosfere cupe dell’elettronica

Doppia data milanese sold out all’Alcatraz per i Moderat, trio berlinese diventato un’icona della musica elettronica grazie all’unione una ventina d’anni fa di due mostri sacri del settore Sascha Ring “Apparat” e i Modeselektor (Gernot Bronsert e Sebastian Szary).

Il gruppo manca dalle scene italiane dal lontano 2017 e tanto basta ad attrarre i tanti fan presenti all’Alcatraz, rigorosamente in tenuta “total black” berretta compresa e t-shirt con logo Moderat d’ordinanza.

Le sonorità e lo stile dei del gruppo hanno evidenti radici nel passato, da Bowie ai Kraftwerk, passando per Radiohead.

La miscela del loro sound però è tanto ricercata quanto attuale e adatta a un periodo in cui il Web e il digitale imperversano come testimoniano le grafiche in stile “Matrix” che scorrono sul megaschermo alle spalle degli artisti accompagnate da un trionfo di luci laser.

In quasi due ore di musica il trio riesce a ipnotizzare la platea con i suoi ritmi ossessivi e con un’intensità e una qualità sonora incredibile trascinando i presenti in un’atmosfera cupa e ricca di sfumature e significati.
Atmosfera ruvida e senza fronzoli tipica di un club tecno berlinese, quasi fuori contesto per la Milano della moda e degli influencer e forse affascinante proprio per questo, filtrata dall’esperienza e bravura degli artisti che dimostrano un affiatamento arrivato al culmine della loro maturazione musicale.

I presenti accompagnano i Moderat danzando a ritmo e con cori in ogni passaggio dall’inizio alla fine della serata. Nonostante l’intensità artistica, i momenti meno avvincenti e in cui il ritmo sembra calare sono quelli in cui Sascha Ring mette mano alla chitarra per ritagliarsi uno spazio personale, grande trasporto invece per le top hits A New Error, Bad Kingdom e Fast Land.

Sperando di rivederli al più presto in Italia, siamo curiosi di vedere dove porterà una successiva maturazione della band e come i tre possano ancora stupirci senza cambiare la loro identità nata e forgiata all’ombra della Porta di Brandeburgo.

LA SCALETTA 

Eating Hooks
Running
NEON RATS
Abandon Window
Reminder
MORE LOVE
Animal Trails
UNDO REDO
Last Time
Ghostmother
 A New Error
FAST LAND
EASY PREY
Les grandes marches
No. 22

Encore:
Milk
Bad Kingdom
Intruder

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