Mimì torna con Sottovoce, il nuovo singolo in gara per Sanremo Giovani.
Un pezzo profondamente intimo nato dal suo diario personale, tra fragilità e forza, che esplora l’allontanamento da una persona cara e la tenerezza verso sé stessi.
Abbiamo incontrato l’artista che si esibirà martedì 25 novembre sul palco di Sanremo Giovani.
L’INTERVISTA
Ciao Mimì, come stai? Sei pronta per il debutto della prossima settimana?
Sto bene! Sì, sono pronta. Mi sto allenando tantissimo, faccio un sacco di tapis roulant… sembra una maratona emotiva più che fisica, ma penso sempre che, come gli atleti, ci si debba preparare se si vuole fare bene.
Mi sto proprio mettendo in modalità “giorno del giudizio”.
“Sottovoce” nasce dal tuo diario personale. Qual è stata l’urgenza che ti ha portata a scriverlo?
Avevo bisogno di sfogarmi. Sono molto sensibile e quando qualcosa mi pesa va subito nella musica: canto qualcosa di triste, scrivo, oppure vado in studio per trasformare la tristezza in qualcosa che abbia senso.
Sottovoce è nato così: dal bisogno di essere ascoltata, di ammettere cose che non volevo ammettere. Parla dell’abbandonare una persona a cui vuoi tanto bene… e da quella tristezza abbiamo cercato di tirare fuori qualcosa di “figo”.
Potremmo dire che il brano è una forma di tenerezza verso te stessa?
Sì, cento per cento. È proprio una coccola, un atto di cura.
Musicalmente c’è molto del tuo mondo. Quali sono le reference che hai portato dentro Sottovoce?
Siamo partiti da un beat ispirato a SZA, dall’album “Ctrl”. Volevo quella nostalgia R&B mischiata al soul, con quel kick un po’ trap. Cercavo quella vibe, e poi abbiamo provato a renderla il più italiana possibile. Da lì è nato Sottovoce.
Hai guardato la prima puntata di Sanremo Giovani. Che impressione ti ha fatto?
Sì, l’ho vista. Mi è piaciuto molto come l’hanno gestita, è stata una puntata davvero bella. Voglio comunque restare tranquilla, senza paranoie, così posso essere sorpresa.
Indipendentemente da Sanremo, questo singolo apre un progetto più ampio? Stai già scrivendo altro?
Sì, da luglio sto cercando di tornare in studio il più possibile. Ho avuto un’estate pienissima: ho suonato tanto, mi sono allenata molto anche live, ed è stato super divertente.
Mi piace la direzione che stiamo prendendo, sto scoprendo cose nuove di me.
Hai parlato di “palestra” anche grazie alle collaborazioni. Cosa ti porti dai tuoi compagni di viaggio: Shablo, Joshua, Tormento, Guè?
Da Shablo la consapevolezza: è una persona lucidissima e io a volte mi faccio problemi per stupidaggini, quindi la sua sicurezza mentale è oro.
Da Tormento il flow, proprio quello nella vita: ha un problem solving incredibile, sa gestire tutto.
Da Joshua il coraggio di sperimentare, perché abbiamo provato tante cose nuove insieme.
Da Guè… la sicurezza in sé stesso. È impressionante, e a livello umano è una persona fantastica. Quella sicurezza la vorrei tantissimo.
Che cosa ti sta ossessionando musicalmente in questo momento? Un nome italiano e uno internazionale.
Internazionale: Mk.gee, non me l’aspettavo ma mi sta piacendo tantissimo in questo periodo.
Italiano: Ele A davvero potentissima!
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ABOUT
Mimì Aminata Caruso, in arte Mimì, è una giovane cantante classe ’07, originaria di Bamako. Fin da piccola si appassiona alla musica, partecipando a concorsi in tutta Italia. Nel 2024 conquista il pubblico di X Factor Italia con il suo timbro unico e la forte presenza scenica, arrivando a vincere il programma nella finale del 5 dicembre a Napoli.
Dopo il debutto discografico con “Dove si va”, scritto da Madame, pubblica i singoli “Brooklyn” (aprile 2025) e “Chakra” (giugno 2025), entrambi per Warner Music Italy.
Durante la sua prima estate di live, Mimì ha portato in giro per l’Italia il suo progetto, partecipando anche allo Street Jazz Tour di Shablo insieme a Joshua e Tormento, lasciando il segno a ogni tappa con la sua voce riconoscibile e la sua presenza magnetica.
