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Intervista – LEA GAVINO amore, legami e introspezione in un mondo fiorito di emozioni

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Attrice, cantautrice, voce nuova ma già riconoscibile. Lea Gavino debutta nella musica con Mondo fiorito e Figli due canzoni che raccontano l’amore in forme diverse — quello che finisce e quello che resta — intrecciando fragilità, consapevolezza e la voglia di ritrovarsi.

Dopo essersi fatta conoscere sullo schermo con Skam Italia e diversi film, oggi Lea sceglie la musica come spazio personale, un mondo in cui può essere finalmente se stessa.

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L’INTERVISTA 

Lea, i tuoi primi due singoli “Mondo fiorito” e “Figli” arrivano insieme, quasi come due capitoli dello stesso diario emotivo. Che legame c’è tra loro?

È proprio così, li sento come due parti di un unico percorso, due tappe che raccontano momenti diversi della mia vita ma con la stessa intensità. Mondo fiorito parla di un amore incompiuto, di qualcosa che non è andato come speravo ma che mi ha lasciato una grande dolcezza e una nuova consapevolezza. Figli, invece, nasce da un amore familiare, quello per mio fratello: è una canzone intima, piena di affetto, che racconta un legame autentico, fatto di protezione, complicità e nostalgia.
Entrambe le canzoni, pur muovendosi in direzioni diverse, sono legate da un unico sentimento: la ricerca di sé attraverso le relazioni.

Per me l’amore è sempre un modo per conoscermi meglio, per capire chi sono e cosa porto dentro.

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“Mondo fiorito” ha una delicatezza malinconica ma anche una forza luminosa. Come è nata questa canzone?

“Mondo fiorito” è un brano che ho scritto qualche mese fa, ispirato da un amore incompiuto. Una storia finita semplicemente perché non siamo mai riusciti davvero a entrare nel mondo l’uno dell’altro. Questa sensazione di sospensione, l’ho voluta tradurre anche in musica: i primi due accordi del pezzo evocano proprio quell’attesa, quel tempo che si dilata quando qualcosa resta a metà.

Nonostante tutto, non porto rancore. E nel brano lo racconto: auguro tutto il meglio che la vita possa offrire a quell’amore, anche se il nostro cammino non proseguirà insieme.

Perché alla fine mi sono resa conto che non abbiamo necessariamente bisogno di qualcun altro per stare bene: possiamo farcela anche da soli. “Mondo fiorito” è quindi anche un inno alla consapevolezza, all’amor proprio, alla capacità di mettersi al centro della propria vita». 

In “Figli”, invece, entri in una dimensione più familiare, più calda. Racconti il rapporto con tuo fratello con grande tenerezza

Figli” è un brano più recente, nato dal desiderio di raccontare il rapporto speciale con mio fratello, soprattutto negli anni dell’adolescenza, quelli in cui ci si scambiano segreti e confidenze. Il legame con lui è uno dei doni più preziosi che la vita mi abbia regalato. Da sorella maggiore ho sempre sentito il desiderio di esserci, di proteggerlo; eppure, a volte, mi sono sentita in colpa per le assenze o per non aver capito subito che qualcosa non andava. Condividiamo la stessa passione per la musica: lui è un concentrato di energia, una presenza che illumina tutto.

Un giorno senza di lui è come un giorno senza musica, e senza musica è come se io stessa smettessi di esistere»

Il video di “Mondo fiorito” è girato in bianco e nero e racconta un dialogo tra due versioni di te stessa. È una scelta elegante, intima e molto cinematografica. Come è nato?

Il video è una parte fondamentale del racconto, quasi un’estensione del brano. Il bianco e nero mi sembrava la scelta più naturale: volevo restituire quella sensazione di sospensione e purezza, qualcosa di senza tempo.

Nel video ci sono due “Lea” che si osservano e si parlano allo specchio — una più fragile, l’altra più consapevole — ma in realtà sono la stessa persona che cerca di riconciliarsi con sé stessa. Mi piace pensare che la musica e le immagini si incontrino lì, in quello sguardo.

È un lavoro molto personale, con richiami cinematografici che derivano sicuramente anche dalla mia formazione come attrice.

 Vieni dal mondo del cinema. Cosa cambia nel passaggio dal set allo studio di registrazione?

Cambia tutto. Il cinema e la musica sono due linguaggi che amo, ma che vivo in modo completamente diverso. Quando recito, entro nei panni di qualcun altro, interpreto vite e storie che non sono mie. È un gioco di trasformazione. Con la musica, invece, non posso nascondermi: ogni parola che canto è mia, ogni emozione arriva da dentro.

È più spaventoso, ma anche più vero.
In questo momento sto dedicando molte energie alla musica, perché sento che è il luogo in cui posso esprimermi davvero.

Ma non escludo affatto di tornare sul set, anzi: se arrivasse un progetto che mi ispira, lo farei volentieri.

Amo entrambi i mondi, solo che adesso la musica ha preso il centro della scena.

Stai già lavorando a nuovi brani?

Sì, sto scrivendo molto. Ho diverse idee in corso e non vedo l’ora di tornare in studio per registrarle. È un momento molto creativo per me: sto sperimentando, cercando nuovi suoni, nuove parole, e pian piano sto costruendo quello che sarà il mio mondo musicale. Non voglio correre, ma voglio che ogni canzone mi rappresenti al cento per cento.

Hai già avuto modo di esibirti dal vivo? Come ti sei sentita?

Sì, pochi giorni fa ho suonato per la prima volta davanti a un pubblico, ed è stata un’emozione enorme. Avevo un po’ di paura, ma appena ho iniziato a cantare tutto è diventato naturale, come se stessi parlando a persone che già mi conoscevano. Mi piace tantissimo quella sensazione di condivisione che si crea dal vivo, quella vibrazione che ti attraversa. È una dimensione che spero di vivere presto di più, magari portando i miei brani in giro, raccontandoli con la voce e con il corpo.

Le tue canzoni hanno una scrittura elegante e molto visiva. Ci sono artisti che senti come punti di riferimento?

Sì, sicuramente Joni Mitchell. La sua musica mi accompagna da sempre. Amo la sua capacità di unire intensità e grazia, di raccontare emozioni complesse con semplicità, senza mai essere banale. È quello che cerco anch’io: dare qualità, eleganza e sincerità alla mia musica. Mi piacerebbe che chi mi ascolta sentisse quella stessa autenticità che io sento quando la scrivo.

IL VIDEO 

ABOUT LEA 

Lea Gavino è un’attrice e cantautrice italiana, nata a Roma il 14 gennaio 1999. Fin da bambina coltiva una forte passione per il mondo dell’arte: si avvicina alla musica iniziando lo studio del pianoforte e scopre l’amore per il cinema grazie al padre, con cui condivide il rito settimanale del “venerdì cinema”, serata in cui guardare insieme grandi film, alimentando la sua curiosità e il suo desiderio di raccontare storie.

Dopo il liceo, si iscrive alla facoltà di Psicologia e durante il percorso universitario viene chiamata per un provino che segna l’inizio della sua carriera da attrice. Nel 2018 intraprende un percorso formativo presso la Scuola di recitazione Jenny Tamburini, per poi diplomarsi nel 2022 alla Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté.

Debutta nel 2019 in Io ricordo Piazza Fontana, diretto da Francesco Miccichè e, nello stesso anno, appare nella serie Oltre la soglia, in onda su Canale 5. Nel 2022 interpreta un personaggio simbolo del femminismo del Novecento come Artemisia Gentileschi nel film L’Ombra di Caravaggio di Michele Placido, accanto a interpreti di fama internazionale come Louis Garrel. Il film vince 3 Nastri d’Argento e 2 David di Donatello. Il successo vero e proprio arriva sempre nel 2022, quando diventa protagonista della quinta stagione di Skam Italia.

Il ruolo le vale il Next Generation Award come “Attrice rivelazione”, assegnato da Man in Town durante l’80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Torna poi anche nella sesta stagione della serie, confermandosi come uno dei volti più promettenti della sua generazione.

Nel 2023 recita in Una storia nera, diretto da Leonardo D’Agostini, e prende parte alla seconda stagione della serie internazionale SAS: Rogue Heroes, per la regia di Stephen Woolfenden.

Nel 2024 è nel cast della serie Rai I casi dell’avvocato Guerrieri, al fianco di Alessandro Gassmann, e nel film Dieci Minuti, diretto da Maria Sole Tognazzi.

WEB & SOCIAL

https://www.instagram.com/leagavino

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