Dark Mode Light Mode

CANZONI DELLA SETTIMANA: le nuove uscite discografiche (18 Luglio 2025) #NewMusicFriday

CANZONI-DELLA-SETTIMANA-28-2025

Benvenuti a Newsic Friday Vol. 29-2025. Luglio inoltrato per le novità musicali della settimana un po’ per tutti i gusti! 

Lo score medio di questa settimana è: 6,78

LA PLAYLIST

LE PAGELLE BRANO PER BRANO

Advertisement

David Byrne  – Voto 8,00 – Con il suo classico tono arguto e disilluso, Byrne mette a nudo i meccanismi del mansplaining ribaltandoli dall’interno, in un flusso lirico autoironico e disarmante. Tra introspezione e sottotesto politico, il brano è lucidissimo nella forma e nell’intento. Rivelatore.

Blood Orange – Caroline Polachek – Lorde –  Mustafa – Voto 8,00 – Un incontro di personalità artistiche distinte che trovano un equilibrio sorprendente in un brano intimo e introspettivo. La produzione è rarefatta, la scrittura affilata, le voci si rincorrono tra sussurri e aperture melodiche. Il finale cambia pelle: si fa ipnotico, teso, quasi rituale. Un piccolo esperimento emotivo riuscito.

Il Mago Del Gelato – Voto 7,75 – Tra synth dal retrogusto mediorientale e groove vellutato, il brano è un invito alla danza sensuale e istintiva. Estivo senza banalità, trasporta in un tramonto condiviso, tra corpi e suoni in reciproco abbandono. Ipnotismo solare da tramonto in spiaggia!

The Last Dinner Party – Voto 7,50 – Un progetto affascinante, dal sapore teatrale e art-rock, che cattura l’ascoltatore con una narrazione avvolgente e coinvolgente. La loro musica è un invito a immergersi in un racconto sonoro denso di suggestioni, capace di unire energia e raffinatezza. Eredi dei Fleetwood Mac!

 

FKA twigs – Voto 7,50 – Tra avanguardie e pop futuribile, FKA twigs continua a esplorare zone liminali del suono e dell’identità. Il risultato è un’estetica sonora sofisticata, ipnotica, dove la forma è sempre anche gesto politico.

Bad Bunny – Voto 7,50 – Bad Bunny riesce sempre a stupire con la sua musica globale, in equilibrio tra mainstream e identità. Un altro tassello del suo percorso da outsider diventato icona, capace di reinventarsi senza perdere autenticità. L’ennesima dimostrazione di un talento pop fuori dagli schemi.

Nine Inch Nails – Voto 7,50 – Una conferma del marchio di fabbrica: suoni industriali, tensione costante e un’estetica oscura che sembra fatta apposta per una colonna sonora distopica. I Nine Inch Nails non rincorrono il tempo: lo plasmano, lo deformano, lo rendono claustrofobico e affascinante. Un pezzo per la colonna sonora di Tron che è un manifesto. 

The Dining Rooms – Chiara Castello – Voto 7,50 – The Dining Rooms accompagnano con raffinata leggerezza le atmosfere sospese del brano, impreziosite dalla voce delicata e sognante di Chiara Castello, che conferisce un alone onirico e intimo all’ascolto. 

White Lies – Voto 7,50 – Brano che procede su pulsazioni motorik, basso serrato e un climax strumentale coeso e funzionale. Non innova, ma cesella con mestiere e controllo. La tensione è calibrata, la resa sonora impeccabile. Solido.

Ele A – Colapesce – Voto 7,50 – Ele A alza la sua asticella personale. Due mondi lontani si incontrano con grazia: la scrittura visiva e sospesa di Colapesce si intreccia al racconto intimo e sincero di Ele A. Ne nasce un brano equilibrato, malinconico e mai compiaciuto, che restituisce verità senza enfasi. Evolutivo! 

Clap! Clap! – Voto 7,25 – Un ponte tra passato e futuro: Clap! Clap! rilegge il funk psych di Oscar Rocchi con la sua cassa dritta e il consueto gusto per l’ibridazione. Reference De La Soul.

Verses GT  – Voto 7,00 – Minimalismo e pulsazione si fondono in una traccia che distilla il linguaggio del club in forma meditativa. Your Light è carezza e tensione, luogo mentale e corporeo.

Upchuck – Voto 7,00 – Un urlo riflessivo, feroce e necessario, che mescola dissenso e sopravvivenza con la lucidità di chi ha imparato a scegliere i propri scontri. Punk viscerale, nervoso, ma lucidamente controllato. Deflagrante.

Styx – Voto 7,00 – Gli Styx rilanciano il loro prog classico con un brano che conserva intatto il fascino senza tempo del genere, confermando uno stile solido e riconoscibile, capace di attraversare le decadi senza perdere autenticità.

Other Lives – Voto 6,75 – Tra orchestrazioni malinconiche e spiritualità pagana, il brano mette in scena un dialogo cosmico sull’amore negato. I fiati punteggiano una tensione sottile, mentre il pathos resta trattenuto, più evocato che esploso.

Alex Warren – Voto 6,75 – Un brano intimo e sospeso, tra melodie pop vulnerabili e leggere chitarre dal retrogusto mediterraneo. Alex Warren continua a raccontarsi con schiettezza e passione, portando avanti una formula semplice ma efficace, capace di toccare corde emotive con delicatezza.

Robbie Williams – Voto 6,75 – Robbie si racconta con la consueta attitudine pop, mantenendo fede al suo stile riconoscibile. Il brano riflette la sua capacità di coniugare una narrazione personale a un sound accessibile e immediato, senza cercare rivoluzioni ma puntando sulla propria cifra artistica consolidata.

Di Notte – Voto 6,75 – Una miscela che mescola post-punk e poesia urbana in un viaggio impulsivo tra amori, rabbia e partite di calcio. Drum machine a nervi scoperti, chitarre affilate e romanticismo elettrico.

Georgia – Voto 6,50 – A 160 bpm si corre via dai dubbi: Georgia scatta nel cuore del caos con un brano electro-punk nervoso e nostalgico. Un ritorno al synth, tra corsa e catarsi.

Prim – Voto 6,50 – Tra nostalgia sospesa e fragilità diaristica, Luglio rievoca un’estate interiore fatta di attese e silenzi. L’intenzione è autentica, ma il racconto resta in superficie, senza slanci né deviazioni. Un bozzetto emotivo, ma incompiuto. Evocativo!

Teseghella – Voto 6,50 – Il racconto di un amore fragile tra distanze e nostalgia. “Ancora ancora ancora” unisce atmosfere pop, rap e indie in un mix che si lascia ascoltare. 

Artie 5ive – Voto 6,50 – Artie ha una voce che regge l’intero impianto del suo rap, confermandosi come uno dei più riconoscibili della scena. Nelle sue barre si intrecciano rivalsa, amore e flex, tra vibrazioni street e momenti più emotivi. Se ci fosse meno autotune non sarebbe male! 

Nove – Voto 6,50 – Un brano fuori rotta, che rifiuta il disimpegno stagionale per affondare le mani nella carne viva del presente. NOVE alterna rabbia e lirismo, tra cantautorato emotivo e derive oniriche, lasciando emergere un’urgenza che brucia.

Scippa – Voto 6,50 – Tra suggestioni pop e ambizioni filosofiche, Niuman prova a conciliare ritmo e riflessione, ma l’intento supera la resa. L’idea è generosa, il messaggio universale. Si lascia ascoltare! 

Lilie Hoax – Voto 6,25 – Sfrontata, ironica e consapevole, It-Girl sovverte con leggerezza gli stereotipi della coolness femminile, tra contraddizioni rivendicate e auto-narrazione liberatoria. L’idea c’è, ma l’impatto resta più estetico che incisivo.

Selmi – chiamamifaro – Voto 6,25 – Una ballata pop dal ritmo incalzante e dal sapore malinconico, sospesa tra nostalgia e desiderio. Racconta l’intensità fugace di un amore estivo, consumato tra feste e mare, con la consapevolezza che ogni momento è già un addio. 

Rizzo – Voto 6,25 – Un brano che mescola leggerezza e malinconia, tra sonorità latine e vibrazioni acustiche. Rizzo racconta l’eco di un amore lontano, lasciando emergere una scrittura intima e sincera, capace di toccare corde emotive senza scadere nel melodramma.

Andrea Cerrato – Voto 6,25 – Chitarre acustiche e battiti a mano sorreggono un pop gentile, che cerca la sacralità nel quotidiano. Il messaggio è limpido, la resa armoniosa, ma manca quel guizzo capace di trasformare l’intuizione in qualcosa di davvero memorabile.

Asteria – Long – Voto 6,25 – Un synth pop notturno, anni ’80 e nervi scoperti: Mai Più è un racconto di fuga più che di guarigione, tra ritornelli pulsanti e una voce che alterna forza e vulnerabilità.

Albe – Voto 6,25 – Un’evoluzione sonora misurata, che non rompe con il passato ma ne affina le intenzioni. Il brano resta in equilibrio tra melodia e introspezione, mostrando un’identità ancora in costruzione ma sempre più consapevole.

Dennis – Voto 6,00 – Un’estate sbagliata può diventare perfetta, se raccontata con leggerezza. Dennis costruisce un piccolo diario sonoro di imprevisti, malinconie e affetti, tra ritmi brillanti e un’ironia che stempera la nostalgia.

Mida – VillaBanks – Voto 6,00 – Un brano che gioca con i contrasti: tra flamenco e synth, tra pista da ballo e lacrime. Mida racconta una relazione in bilico, turbolenta e notturna, fatta di gelosie e scontri. Le barre di VillaBanks abbastanza inutili. Il beat non è male! 

Jonas Brothers – Voto 5,00 – Prevedibile, il nuovo singolo gioca sul sicuro tra cori catchy e cliché romantici. Non basta l’energia a mascherare la mancanza di reale urgenza creativa. Il pop dei Jonas si muove su binari già tracciati.

Add a comment Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Previous Post

Intervista - SILLYELLY: tra hyperpop, estetica anime e vocine pitchate

Next Post

ROBBIE WILLIAMS: 28.500 fan a Trieste per l’unico live italiano [Scaletta & Gallery]

Advertisement