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CANZONI DELLA SETTIMANA: le nuove uscite discografiche (17 ottobre) #NewMusicFriday

CANZONI-DELLA-SETTIMANA-42-2025

Benvenuti a Newsic Friday Vol. 42-2025. Il listone delle release del venerdì apre le porte a una settimana ricca di uscite che promettono di animare le playlist italiane e internazionali. 

Sul fronte nazionale, spiccano Angelina Mango, pronta a confermare il suo talento e Irama, che torna con il suo mix di intensità e ritmo. Un mix perfetto per chi vuole restare aggiornato sulle tendenze musicali più fresche, dall’Italia al resto del mondo.

LA PLAYLIST

LE PAGELLE BRANO PER BRANO

Tame Impala –  Voto 8,50 – Le intuizioni sonore di Kevin Parker sono imprevedibili: psichedelia contemporanea che sfida confini e aspettative. Ogni dettaglio è visionario, ogni sintesi un colpo di genio. Sontuosamente sovversivo.

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Andrea Laszo De Simone – Voto 8,00 – Andrea Laszlo De Simone non è reale! Resta un’anomalia luminosa: scrive musica come si scrivono sogni, tra luce, sinfonia e confessione. Ogni nota è visione, ogni parola un frammento di universo interiore. Un artista fuori dal tempo, irriducibilmente celestiale.

The Last Dinner Party – Voto 8,00 – Una esplosione di teatralità e art pop, romanticismo retrò e modernità calibrata. Adult pop che incanta senza artifici, tra fascino vintage e brillantezza contemporanea. Elegante e sfavillante!

Sassy 009Blood Orange – Voto 8,00 – Sassy 009 e Blood Orange fondono sensualità e malinconia in un duetto sospeso tra fumo e desiderio. Chitarre, voce carezzevole, rullante preciso, atmosfera rarefatta: un equilibrio perfetto tra oscurità e fascino. Elegantemente ipnotico

Edda – Voto 7,50 – Edda conferma la sua unicità nella scena italiana: un rock autentico, viscerale e sorprendente, che sfida convenzioni e aspettative. Ogni brano è un piccolo universo sonoro, coerente con la sua visione aliena. Intensamente originale.

DJ Premiere – Ransom – Voto 7,50 – Beat impeccabili, flow incisivo, un incontro tra tecnica e carisma che non delude mai. Classicamente irreprensibile.

Caleydo – Bassi Maestro – Voto 7,25 – Caleydo e Bassi Maestro costruiscono un rap di raffinata introspezione. Il flow di Bassi è super elegante, produzione solida e stilosissima. Un po’ reference lirica a Stavo pensando a te di Fabri Fibra. 

okgiorgio –  Voto 7,25 – Un flusso di energia e introspezione: elettronica che vibra tra club, acustica e anima, movimento che diventa racconto. Un linguaggio sincero e istintivo, profondamente avvolgente. Innovativo sempre! 

bar italia –  Voto 7,25 – Un concentrato di tensione e dinamismo: riff angolari, ritmo serrato e un ritornello liberatorio che esplode in due minuti di pura energia punk. Intensamente esplosivo.

Courtney Barnett –  Voto 7,25 – Courtney Barnett è autrice acuta e chitarrista incisiva: rock vigoroso, ritmica serrata e liriche evocative che mescolano introspezione e ironia. Energicamente sorprendente.

Angelina Mango –  Voto 7,00 – Angelina torna con grazia e gravità, intrecciando fragilità e forza in un nuovo equilibrio. Un ritorno coerente e disarmante. Intensamente autentica.

Mecna – Voto 7,00 – Mecna riafferma la sua poetica della misura: un minimalismo emotivo che trasforma la malinconia in elegia. Voce sommessa, produzione levigata, sentimento puro ma contenuto. L’amore sopravvive al rancore, e diventa memoria. Delicatamente nostalgico.

Delta V- Voto 7,00 – L’ostilità e la diffidenza della società contemporanea: atmosfera densa e un pop che si fa specchio dei tempi. Musica che osserva e interroga, profondamente riflessiva.

Tfr  – Voto 7,00 – Un piccolo romanzo generazionale travestito da ballata indie pop: malinconico ma lucidissimo, attraversa la fragilità con ironia e disincanto. Tra synth ovattati e versi taglienti, racconta il fallimento come unica forma possibile di libertà. Elegante, catartico. Post Coma_Cose!

Arisa  – Voto 6,90 – Una ballata intensa che mescola fragilità e resilienza: amore malato, sogni infranti e rinascita si intrecciano in un racconto emotivo potente. Voce perfetta e controllo drammatico rendono il brano un inno alla resistenza interiore. Poetica e trascinante.

Mauro Lusini – Gianni Morandi  – Voto 6,90 – Gianni Morandi, insieme a Mauro Lusini, affronta il presente con leggerezza e mestiere: un incontro che celebra esperienza e continuità, senza strappi ma con genuina partecipazione. La ruota del tempo gira e non si fermerà! 

Bon Jovi – Robbie Williams  Voto 6,90 – Il duetto tra Bon Jovi e Robbie Williams è mestiere ma anche sintonia: due voci iconiche che si incastrano senza forzature, trasformando l’incontro in un momento godibile e calibrato. Musicalmente armonioso.

Sam Fender – Elton John – Voto 6,90 – Sam Fender e Elton John intrecciano due generazioni di romanticismo rock: pianoforte e malinconia si fondono in una ballata elegante, sospesa tra tradizione e intimità. Un dialogo sincero, più affetto che rischio. Raffinatamente classico.

Charlie Puth – Voto 6,90 – Charlie Puth firma un pop lucido e solare, costruito con orecchio radiofonico impeccabile. Tutto funziona, ma nulla sorprende: brilla di luce riflessa, come uno specchio perfetto ma freddo.

Oliver Sim  – Voto 6,90 – Oliver Sim continua la sua mutazione solista con un elettro-pop raffinato, viscerale nella vulnerabilità e impeccabile nella forma. Tra introspezione e sensualità trattenuta, il brano rivela più eleganza che rischio.

Muireann Bradley – Voto 6,75 – Voce limpida, fingerpicking preciso, un rispetto quasi sacrale per la semplicità. Un omaggio sincero, più reverente che personale.

Peaches –  Voto 6,75 – Un inno carnale e politico: l’elettronica diventa arma di resistenza, il corpo spazio di rivendicazione. Tra groove abrasivi e liriche sovversive, l’artista riafferma la libertà come gesto sonoro. Inevitabilmente provocatoria.

Origami –  Voto 6,75 – Un rock essenziale e spigoloso, emotivo e calcolato. Un gioco di specchi sonori intenso, dritto e pulsante! 

Leon Faun – Voto 6,50 – Un viaggio interiore tra fragilità e resilienza: barre intense, produzione avvolgente e introspezione sospesa tra realtà e immaginazione. Un esercizio di osservazione del sé, poetico e profondo. Intensamente riflessivo.

Irama  Voto 6,50 – Irama torna al suo registro più riconoscibile: ballad sofferta, voce scavata, sentimento calibrato. Tutto è dosato, forse troppo, ma l’emotività resta nitida, autentica, senza fronzoli. Un esercizio di stile emotivo, malinconicamente classico.

5 Seconds of Summer  Voto 6,50 – Ribaltare le etichette con autoironia e consapevolezza, trasformando il cliché in manifesto. Pop lucido, melodie serrate, e un piglio metanarrativo che diverte senza sorprendere. Disincantatamente autocelebrativo.

EN?GMA –  Jack The Smoker – Voto 6,50 – Un flusso di coscienza, tra barre introspettive, melodie malinconiche e quel “cinico romanticismo” che da sempre definisce il rapper sardo. La produzione, firmata Jack The Smoker ha un retro gusto g-funk. 

Giovanni Ti Amo  Voto 6,50 – Il brano scivola tra leggerezza estiva e paralisi emotiva, un pop malinconico che maschera l’inquietudine sotto il sole. Il contrasto funziona, ma resta in superficie. 

Kimono –  Voto 6,50 – Kimono esplora un percorso più definito con un sound onirico e sospeso: brano intimo e introspective, che mescola sogno e riflessione personale. Atmosfera delicata, emotivamente sognante.

Trigno  Voto 6,50 – Trigno intreccia realismo e introspezione in un racconto generazionale vivido e sincero. La scrittura è cinematografica, vibrante, ma talvolta indulgente nel pathos. Resta il ritratto lucido di una fragilità che resiste. Tra Vasco e Olly! 

Protopapa e Hey Cabrera! –  Voto 6,50 – Protopapa e Hey Cabrera! confezionano un brano che pesca dagli anni ’80 con un beat irresistibile: pulsazioni retro, energia contagiosa e una voglia irrefrenabile di muoversi. Funzionale e immediato, decisamente danzante.

Giorgieness –  Voto 6,50 – Giorgieness torna a graffiare con un rock più istintivo che incendiario, sospeso tra lucidità e disincanto. La scrittura resta onesta, ma meno affilata del solito: il fuoco c’è, brucia piano, e non sempre illumina.

Novamerica –  Voto 6,50 – Novamerica danza sull’orlo del baratro con lucida vertigine. Il synth-pop si fa rito urbano, sensuale e alienato, mentre la voce filtrata incarna il conflitto tra controllo e abbandono. Un viaggio ipnotico, lucidamente allucinato.

Disco Club Paradiso – Voto 6,50 – L’apocalisse zombie in metafora amorosa: folk-pop evocativo, liriche intelligenti e atmosfera cinematografica raccontano fragilità e desiderio con delicatezza. Il rap di Vybes modifica il tutto. Da decifrare! 

Kim Petras – Voto 6,25 – Kim torna con un pop da club immediato ma prevedibile: bassi pulsanti, ritornello levigato, zero rischio. Brano costruito per il dancefloor, non per restare.

Federica Abbate Voto 6,25 – Federica abbandona la misura per lasciarsi travolgere da un’urgenza pulsionale, tra desiderio e perdita di controllo. La produzione vibra di energia: il pathos resta in superficie, più posa che vertigine. Intensamente irrequieta.

Elettrica – Voto 6,25 – Un esercizio di introspezione urbana: l’ansia generazionale si traduce in chitarre sferzanti e melodie che oscillano tra confessione e catarsi. Il featuring con Dae smussa la ruvidità, ma ne attenua anche l’urgenza emotiva.

Maximilian – Voto 6,25 – Un passo verso la maturità sonora: introspezione e ritmo convivono tra drum and bass e archi cinematici. Il risultato è più ricerca che rivelazione.

Jerry Sampi – Voto 6,25 – Un bel beat che da forma all’istinto con un progetto rapido ma intenso. Tra rabbia e lucidità, ironia e verità. Flusso naturale, autentico, ma ancora acerbo. 

Simba La Rue – FT King – 3robi –  Voto 6,00 – Simba La Rue affonda in un beat cupo e viscerale, bassi che dominano e fanno vibrare. Le liriche restano ferme nei soliti codici, senza slanci o visioni nuove. Potente nel suono, statico nel senso. Brutalmente monolitico.

Euroclub – Voto 6,00 – Un esercizio di pura energia: un concentrato di dance ed elettronica che pulsa e trascina, ma resta più funzionale che innovativo. Il collettivo suona compatto, ma senza scosse estetiche. Tecnicamente adrenalinico. Ma già, già, già, sentito! 

NIKKI – La Superluna di Drone Kong  Voto 4,00 – “La Superluna” di Nikki poteva rimanere tranquillamente nella saletta prove. Inutile! 

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