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CANZONI DELLA SETTIMANA: le nuove uscite discografiche (11 Luglio 2025) #NewMusicFriday

CANZONI-DELLA-SETTIMANA-28-2025

Benvenuti a Newsic Friday Vol. 28-2025.  La playlist di questa settimana si conferma un caleidoscopio sonoro in cui convivono jazz visionari, beat elettronici e rime intense.

Dalle sperimentazioni ritmiche di Kassa Overall alle atmosfere calde e vibranti di Kokoroko, fino ai colpi di scena firmati Soulwax e alle riflessioni intime di Mecna, il panorama musicale si fa sempre più ricco e sfaccettato. Non mancano poi le incursioni afrobeat di Burna Boy e Stromae, il ritorno diretto e personale di Drake e le suggestioni elettro-ambient di Oscar Farrell con Sampha. Un invito a lasciarsi sorprendere, a scoprire nuovi dettagli e a immergersi in un ascolto che è molto più di un semplice sottofondo.

Lo score medio di questa settimana è: 6,60

LA PLAYLIST

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LE PAGELLE BRANO PER BRANO

Kassa Overall  – Voto 8,50 – Kassa reinventa un classico dei Digable Planets in 15/4, trasformando la fluidità hip-hop in un’esplosione ritmica visionaria. Conga, swing jazz e riferimenti ad Art Blakey si intrecciano in un brano che è tanto omaggio quanto rivoluzione. Virtuosismo e libertà creativa a livelli altissimi. Immenso! 

Kokoroko  – Voto 8,00 – Kokoroko sprigiona anima e energia in un jazz contaminato che vibra di colore e calore. La loro musica invita a chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare in un viaggio intenso, autentico e vibrante. Un ensemble che sa far sentire ogni nota.

Soulwax – Voto 7,50 – Un inno alla catarsi ritmica: i Soulwax riscrivono la tensione in energia propulsiva, tra cadenze elettroniche e impennate sintetiche. Un brano che unisce forma e impulso, con rigore produttivo e furia danzante. Coinvolgente.

Mecna – Voto 7,50 – Un lavoro istintivo, quasi diaristico, in cui la forma cede il passo alla sostanza. Frammenti sonori senza ritornelli o strutture rigide attraversati da un filo narrativo emotivo e coeso. Mecna si affida al flusso, lasciando che la scrittura parli prima ancora della forma. Elegante e intimo, poetico!

Drake  – Voto 7,50 – Drake torna alla carica, più diretto e personale che mai. Dopo le schermaglie con Kendrick Lamar, il brano segna il primo affondo del nuovo capitolo: melodie fluide, strofe taglienti e riferimenti non troppo velati a vecchie alleanze incrinate. Un ritorno in solitaria che riaccende il fuoco!

Burna Boy – Stromae  – Voto 7,50 – Burna e Stromae intrecciano con naturalezza le loro anime musicali: l’eleganza malinconica di Stromae si fonde con le pulsazioni afrobeat di Burna. Il risultato è un brano avvolgente, raffinato e vibrante, capace di trascinare senza mai perdere equilibrio o profondità.

Oscar Farrell – Sampha – Voto 7,50 – Un viaggio notturno, liquido e intimo, che intreccia glitch, ambient e una malinconia luminosa. La collaborazione tra Farrell e Sampha amplifica l’introspezione in un dialogo musicale delicato ma deciso, riflesso sonoro di un’identità in formazione e in fermento.

Giveon – Voto 7,50 – Se cercate la perfetta canzone da letto, eccovi accontentati: R&B stiloso, vellutato e sensuale. Una coccola sonora che accarezza con grazia e intenzione, perfetta per notti lente e sguardi complici. 

The Hives – Voto 7,25 – Gli Hives alzano il tiro tra sarcasmo incendiario e garage rock ipercompresso. Un’esplosione di frustrazione sociale in due minuti scarsi, feroce come un pamphlet punk, calibrata come un gancio ben assestato. Sovversivo.

Jim Legxacy – Voto 7,15 – Jim continua a riscrivere il lessico dell’alt-R&B britannico: Stick è un frammento emotivo accelerato, tra glitch visivi e confessioni urbane. Rivelatorio.

Justin Bieber– Voto 7,15 – Ritorno morbido ma efficace: Bieber riappare con un brano pop levigato, intriso di sfumature urban e sensualità contemporanea. Un esercizio di stile che conferma la sua capacità di stare al passo con i suoni del momento senza perdere identità.

Weval – Voto 7,00 – Tra echi analogici e derive psichedeliche, i Weval plasmano un’elettronica cinefila e mutevole tutta da ballare! 

Fever Ray – Voto 7,00 – Un’esplosione catartica, dove i personaggi surreali del suo universo si ricompongono in una seduta collettiva. Tensione, desiderio e performance si fondono. Sciamanico.

Jonathan Jeremiah – Voto 7,00 – Jonathan Jeremiah scolpisce un affresco sonoro tra pathos orchestrale e intimità narrativa. L’arrangiamento sontuoso sorregge un racconto che unisce mito familiare e lutto personale, guidato da una voce calda e autorevole. Cinematico.

Hot Chip – Voto 7,00 – Un brano che incarna bene il loro lessico affettivo e danzante. Emblematico.

Sissi  – Voto 7,00 – Una ballata intensa e consapevole, attraversata da maturità emotiva e visione lucida. Un brano che trasforma fragilità e passione in forza e rinascita. Brava! 

Wolf Alice – Voto 7,00 – Intima, ricercata, delicata. Il nuovo brano di Wolf Alice è un sussurro che attraversa anima e cuore, spogliandosi di orpelli per lasciar spazio a una necessità emotiva sincera e minimale. Un ritorno dolce, ma carico di profondità.

Rudimental – Jess Glyne – Voto 6,75 – Un piglio quasi 2 step caratterizza questa collaborazione tra Rudimental e Jess Glynne. Il risultato è fresco, dinamico e ballabile, capace di coniugare energia e leggerezza in un brano che si lascia ascoltare con piacere.

Anfisa Letyago – Voto 6,75 – Anfisa conferma la sua capacità di far muovere la testa con visioni edm potenti e coinvolgenti. Il brano si presta perfettamente a un rave in riva al mare, tra ritmo incalzante e atmosfere vibranti.

Nima e Filoq  – Voto 6,75 – Suggestioni afro, beat spezzati e tradizioni gnawa in un racconto sonoro liquido e cangiadolnte. “Oceans Erased” è un esperimento evocativo, più affascinante nelle intenzioni che nell’impatto finale. La ricerca è viva, ma non sempre centrata. Visionario.

Big Thief – Voto 6,75 – Un brano che rinuncia alla forma-canzone per farsi mantra minimale: tra percussioni dilatate e timbri sgranati, la voce di Lenker si fa fragile veicolo di un eros senza colpa né confine. Un brano più concettuale che emotivo. Ineffabile.

Irbis  – Voto 6,75 – Irbis trasforma rabbia e disillusione in espressione autentica. Una ricerca di salvezza personale, tra solitudine e desiderio di liberazione. Un lavoro crudo e sincero, che vibra sotto pelle. Interessantissimo! 

Giuro  – Voto 6,75 – Chitarrine e groove funky in un flusso narrativo frammentato sulle relazioni fallite. Il brano cattura una tensione emotiva, tra conquista e ossessione, in un’alchimia sonora densa e avvolgente. Un racconto sonoro leggero ma intenso. 

Cilari – Voto 6,50 – Un pop lieve e arioso, dove fiati e chitarre disegnano con disincanto la fine di un amore. Il brano celebra l’abbandono e l’ironia di chi sceglie la leggerezza come resistenza. Un equilibrio fragile tra spensieratezza e realtà. Disincantato.

Masamasa – Voto 6,50 – Masamasa riflette sul passaggio all’età adulta con il suo stile disincantato e agrodolce. Tra ironia e consapevolezza, il brano racconta la trasformazione silenziosa ma profonda che accompagna la crescita il tutto condito di sonorità synth anni ottanta. 

Marla  – Voto 6,50 – Una ballata malinconica e sospesa, in cui Marla cristallizza un amore finito tra synth vaporosi e chitarre psichedeliche. La sua voce, morbida e intensa, racconta con grazia il disorientamento che nasce quando chi era tutto diventa un estraneo.

Westcross  – Voto 6,50 – Westcross scava nella memoria e nella colpa con uno storytelling essenziale, dove l’impotenza diventa narrazione. Il beat chillhop di Lester Nowhere è super stiloso e accompagna con discrezione un racconto di perdita e amicizia, sospeso tra lo sfogo e la resa.

Drimmer  – Voto 6,50 –  Un brano che, richiamando l’omonimo classico di Vanoni, denuncia l’appiattimento della scena contemporanea. Rap rabbioso ma consapevole, tra delusione e una timida speranza di riscatto. Un manifesto critico dall’impatto intermittente. Convinto.

PLZ – Voto 6,30 – Un mantra glitch dove synth sghembi e bassi ponderati creano un’ipnosi elettronica, guidata da una voce che sfida le ideologie prevalenti. “Ma dove corri” è un invito a deviare dal tracciato comune, suggerendo un risveglio sonoro meditativo e incisivo. 

 Viito – Voto 6,30 – La voglia di rovesciare il cliché estivo. Un pop alternativo che fonde malinconia e sarcasmo. Tra beat leggeri e synth salmastri, la voce ruvida svela la solitudine celata dietro la festa, smascherando l’illusione di un’estate ormai sbiadita. 

Marte – Voto 6,30 – Marte affonda le radici nel suo Sud, mescolando atmosfere hip-hop old school e una scrittura tagliente. Il beat richiama le vibrazioni da club anni ’90, mentre le rime segnano un territorio personale e orgoglioso. Potente! 

Kay  – Voto 6,25 – Kay firma un brano estivo e malinconico, dove la voce resta protagonista assoluta. Il beat leggero accompagna un’evoluzione sonora che guarda oltre i confini di genere, pur senza osare davvero. Un passo timido verso nuove direzioni.

Rondodasosa – Byron Messia – Voto 6,25 – Un ulteriore passo nel cammino di Rondodasosa, che intreccia italiano e inglese su sonorità caraibiche con naturalezza e identità. L’intesa con Byron Messia è forte e il risultato, pur estivo, evita i cliché. Nulla di nuovo ma il beat e il complesso del brano non ci dispiace. Respiro internazionale! 

Neza – Rhove – Voto 6,15 – Rhove da Rho arriva a Legnano e incrocia Neza per un brano divertente e ben costruito, ma che non osa. La produzione è pulita, l’energia non manca, ma resta tutto entro i confini già battuti. Buona resa, ma nessuna sorpresa.

Niky Savage – Blssd – Lazza – Voto 6,15 – Un pezzo che unisce ruvidità e determinazione: Niky si prende la scena con barre affilate e convinzione, sostenuto da Blssd e Lazza. Tra visione chiara e attitudine diretta, il brano è una dichiarazione d’intenti senza concessioni.

Valentina Parisse – Albi Scotti – Voto 6,00 – Un brano estivo dal ritmo energico e synth pulsanti. Pop e dance si fondono in un inno leggero ma consapevole, che celebra il consenso e l’autodeterminazione femminile con ironia e delicatezza.

Blackpink  – Voto 6,00 – Si, si, si loro sono carine.  Le coreografie sono impeccabili, l’estetica curatissima, l’attitudine non manca. Ma il brano scivola via senza lasciare traccia: un déjà-vu patinato, che non aggiunge nulla a quanto già sentito.

Edoardo Florio e Edouard Bielle – Voto 6,00 – I due uniscono italiano e francese in Sauvage Romantico, un brano poetico e senza tempo. Tra atmosfere anni ’70 e un’intimità spontanea, la canzone è un incontro elegante tra due culture e sensibilità affini.

Iperiixo – Voto 5,50 – Uno sfogo intimo e feroce, un racconto viscerale sul momento in cui una relazione si spezza e lascia spazio solo al vuoto. Iperiixo si affida a una scrittura tagliente e sincera, capace di oscillare tra rabbia e malinconia. Ma forse il tutto non basta! 

VillaBanks – Voto 5,00 – Siamo sempre alle solite: cliché lirici riciclati, dinamiche prevedibili e un beat reggaeton già sentito mille volte. Il brano scorre senza lasciare traccia, confermando una formula che ormai non sorprende più. Nulla di nuovo all’orizzonte.

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