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Recensione: DEFTONES – “Private Music”

Deftones-Private-Music

A quasi trent’anni dall’esordio con “Adrenaline, i Deftones arrivano al decimo album senza più la necessità di dimostrare alcunché, ma con ancora la volontà di cercare nuovi angoli del proprio suono.

“Private Music” interrompe il periodo di silenzio più lungo della loro carriera e si presenta come un lavoro che non stravolge, ma affina: una sintesi dei percorsi battuti fin qui, sospesa tra aggressività e malinconia, tra abrasione e lirismo.

L’avvio con My Mind Is A Mountain chiarisce la direzione: produzione corposa e intenzionale, affidata alla produzione di Nick Raskulinecz, capace di bilanciare i muri alt-metal con momenti di deriva shoegaze. Stephen Carpenter conferma la sua chitarra come colonna portante – tagliente eppure capace di aperture atmosferiche – mentre Abe Cunningham e Fred Sablan consolidano una sezione ritmica solida e muscolare.

Non mancano episodi di impatto: Ecdysis apre con un synth inquieto che si scioglie in riff degni dell’era White Pony; Infinite Source flirta con una tensione industriale; Souvenir dilata i tempi con sei minuti di stratificazioni che sfociano in un epilogo ambient, destinato a imporsi dal vivo.

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La scrittura di Chino Moreno resta più evocativa che diretta: frammenti da assorbire, più che da citare, ma la sua voce, sospesa tra sussurro e urlo, si conferma l’elemento emotivo che dà senso all’insieme.

C’è spazio anche per il lato più intimo: I Think About You All the Time è una delle loro ballate più convincenti, fragile e ipnotica, capace di rievocare l’introspezione di Sextape e Teenager. All’opposto, cXz ribadisce la componente abrasiva, senza rinunciare a una sottile ricerca strutturale che va oltre il semplice sfogo.

Private Music non è un disco di rottura: piuttosto un’opera di consolidamento che raccoglie le diverse anime della band e le ricompone in un equilibrio riconoscibile. Un lavoro che oscilla tra il familiare e l’imprevisto, con momenti di assoluto rilievo ma anche passaggi che preferiscono la solidità all’invenzione.

DA ASCOLTARE SUBITO

Infinite Source – Ecdysis  – I Think About You All the Time 

DA SKIPPARE SUBITO

Anche uno che non ama il genere un ascolto non disturba

SCORE  7,00

TRACKLIST

LA DISCOGRAFIA 

Adrenaline (1995)
Around the Fur (1997)
White Pony (2000)
Deftones (2003)
Saturday Night Wrist (2006)
Diamond Eyes (2010)
Koi No Yokan (2012)
Gore (2016)
Ohms (2020)
Private Music (2025)

VIDEO 

 

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