Recensione: WOLF ALICE - "The Clearing"

I Wolf Alice arrivano al quarto album, “The Clearing”, con l’onere di consolidare uno status ormai riconosciuto: quello di band capace di muoversi tra soft rock e introspezione pop senza apparire derivativa.

Il disco si apre con archi ampi e solenni, come a dichiarare da subito la volontà di respirare a pieni polmoni, di liberarsi da vincoli sonori e narrativi. È un gesto che suona maturo, quasi meditativo.

C’è un filo che attraversa l’album: la consapevolezza di sé, raggiunta non senza fatica. In Thorns Ellie Rowsell si chiede perché continui a scrivere canzoni, e la risposta arriva poco dopo, nella vivida Just Two Girls: il piacere di abbandonarsi al gioco della musica, di ridere, di suonare insieme come fosse ancora la prima volta.

Il riferimento agli anni ’70 – dai Fleetwood Mac evocati nella pulizia delle linee melodiche (ascoltate Passenger Seat per avere una idea),, ai lampi teatrali dei Queen in Bread Butter Tea Sugar – non è solo un omaggio: è un modo per trovare una nuova misura, asciugando gli orpelli e cercando un suono più nitido.

Eppure in White Horses riaffiora quella matrice indie che ricorda da dove tutto è partito, come se il passato e il presente si riflettessero l’uno nell’altro.

Registrato a Los Angeles con Greg Kurstin, The Clearing alterna ironia e serietà, nostalgia e slancio. Non sempre osa davvero spingersi oltre, e forse è questo il suo limite: più rassicurante che visionario, più saldo che vertiginoso. Ma dentro questo contenimento si percepisce una sincerità che disarma: la voce di Ellie, fragile e luminosa, resta il centro di un racconto che non teme di mostrarsi in bilico.

È un album che cattura il momento in cui si lascia alle spalle la tempesta dei vent’anni e si prova a respirare un’aria nuova, fatta di chiarezza e pace interiore. I Wolf Alice non scelgono la strada del colpo di scena, ma quella della maturazione lenta e ostinata. E se a volte il risultato sembra trattenuto, resta comunque la fotografia autentica di una band che cresce senza smettere di cercare.

Obiettivo centrato!