A quattro anni dal super-flop “Jordi”, i Maroon 5 tornano con Love Is Like: dieci brani per poco meno di mezz’ora, pensati come riscatto ma che finiscono per confermare un declino ormai strutturale.
Il disco si apre con Hideaway pezzo che propone un pop anni 2000 privo di nostalgia e carico di stanchezza; All Night gioca con un sax anni ’80 senza trovare direzione; Yes I Did tenta di portare energia, ma inciampa in una scrittura fiacca nonostante il tripudio finale di archi; Burn Burn Burn, ironia della sorte, resta incombustibile.
Gli ospiti non migliorano il quadro: Lil Wayne appare svogliato, LISA intrappolata in un brano strutturalmente debole (Priceless), Sexy Redd del tutto fuori contesto in I Like It. Ne risulta un album esile – appena 28 minuti di inediti – che invece di riaccendere la fiamma, rafforza l’impressione di una band in costante autoparodia.
Non è solo la scrittura scolastica a zavorrare il disco, ma soprattutto una voce di Adam Levine ormai priva di quel fascino sleale che un tempo compensava l’egocentrismo.
I richiami a Songs About Jane suonano come imitazioni di se stessi, più che come rinascita. La chiusura con il cantilenante My Love e l’inconsistente California conferma che, talvolta, l’attesa logora più dell’oblio.
Pop levigato, privo di anima, che non osa, non sorprende e non convince. Tutto è realizzato con mestiere, ma questo è il massimo che si possa dire: il talento dei musicisti resta indiscutibile e i primi lavori conserveranno un posto nella memoria collettiva, ma la nostalgia non basta a sollevare un album che non ha il coraggio di essere davvero ciò che vorrebbe. Non pessimo come Jordi, e con un paio di brani che potrebbero sopravvivere nella rotazione, ma è davvero poca cosa.
DA ASCOLTARE SUBITO
Love Is Like – Yes I Did –
DA SKIPPARE SUBITO
Un ascolto è fin troppo …
SCORE 4,50
TRACKLIST
LA DISCOGRAFIA
2002 – Songs About Jane
2007 – It Won’t Be Soon Before Long
2010 – Hands All Over
2012 – Overexposed
2014 – V
2017 – Red Pill Blues
2021 – Jordi
2025 – Love Is Like