Con “NUOVO AMORE PASSATO – PT.1”, Anna and Vulkan firma il primo capitolo di un racconto emotivo diviso in due atti.
Un progetto che nasce come un flusso di memoria e sensazioni, dove l’amore — fragile, imperfetto e mai del tutto compiuto — diventa specchio di una condizione più ampia: quella di un’esistenza confusa, sospesa tra desiderio e rassegnazione.
Nel disco convivono canzoni suonate e arrangiamenti curatissimi, tra funk, urban, introspezione cantautorale e tradizione partenopea, con una ricerca sonora che alterna intimità e sperimentazione.
Al fianco di DamianK in produzione (con l’eccezione di Mamma Mì, firmata da Yosh Whale), Anna ha registrato personalmente le parti di batteria negli studi dell’Antoniano di Bologna, mentre Bruno Belissimo contribuisce con linee di basso eleganti e pulsanti. Ne nasce un lavoro coeso e vibrante, dove la cura del suono diventa linguaggio e ogni brano racconta un frammento di sé, in attesa della seconda parte di questo “nuovo amore passato”.
Dopo un tour estivo con band che l’ha portata in tutta Italia, Anna and Vulkan ha anticipato il disco con Periodo particolare, Quante Lacrime e ‘Nu veleno amaro.
L’abbiamo incontrata alla presentazione del disco.
L’INTERVISTA
“Nuovo amore passato” è un titolo che mi piace tanto e che ha cominciato a prendere forma nella mia testa quando mi sono resa conto che i brani che stavo scrivendo facevano tutti parte di una stessa narrazione. L’album può essere letto come una riflessione intima e cruda sulla vulnerabilità e sull’incertezza, con al centro il sentimento che muove tutto: l’amore.
Ogni brano rappresenta un momento diverso dell’ultimo anno, e ricordo perfettamente quando ciascuno di essi ha iniziato a nascere.Mi emoziona pensare che ognuno di questi frammenti sia legato a un luogo preciso: alcune canzoni sono nate a Napoli, altre a Vienna, a Milano o durante il tour in giro per l’Italia, per poi essere rielaborate in studi e momenti differenti”.
Il disco alterna momenti intimi, chitarra e voce, ad altri più elettronici. Come sei riuscita a rendere coerenti questi due mondi sonori?
La parte più bella della musica, per me, è proprio la ricerca sonora. Trasmettere un’emozione non solo con le parole ma anche con i suoni, le scelte di produzione, le atmosfere.
Con Damiank, che è un grande ricercatore, abbiamo lavorato tanto sull’armonia e sui legami tra i brani. M
i piace che ogni canzone abbia una propria identità, ma che tutte parlino la stessa lingua emotiva.
C’è un filo conduttore che unisce i brani di NUOVO AMORE PASSATO – PT.1?
Il disco racconta una storia, non tanto a livello temporale, quanto emotivo. La sensazione dominante è la malinconia, ma non quella triste: è una malinconia viva, a tratti allegra, che attraversa anche i pezzi più movimentati. Alla base c’è sempre l’amore, con tutto ciò che porta con sé, nel bene e nel male.
Curi personalmente anche la parte visiva dei tuoi progetti. Raccontami com’è nata la copertina dell’album?
Sì, la copertina è completamente mia. L’abbiamo realizzata in una stanza d’albergo a Milano, in modo molto spontaneo. Il tipo della reception ci ha visto entrare con la telecamera e ci ha chiesto cosa stessimo combinando (ride). Tutti i visual che usciranno su Spotify sono ambientati lì: volevamo creare un racconto visivo coerente, che non fosse una semplice sequenza di immagini ma un piccolo mondo. La copertina rappresenta un legame fragile, come quelli che attraversano il disco.
Nei testi racconti l’amore con grande dolcezza e realismo. Sono storie autobiografiche o ti ispiri anche ad altri?
Direi un po’ entrambe le cose. La maggior parte nasce da esperienze personali, anche se non sempre attuali — a volte da cose del passato che non avevo ancora elaborato. Ogni tanto mi ispiro anche alle persone intorno a me: sono quella a cui tutti raccontano i propri drammi sentimentali! Ma scrivere di ognuno sarebbe troppo dispersivo, quindi alla fine il punto di partenza resta sempre me stessa.
Stai già pensando alla dimensione live del progetto?
Sì, ci stiamo lavorando. A breve partirà il tour, con una parte visual molto curata. Porterò il disco con la band, quindi avrà un sapore diverso ma sempre coerente con quello che si sente nel disco. È un progetto a cui tengo tantissimo, e non vedo l’ora di farlo vivere dal vivo.
LA TRACKLIST

Periodo particolare
Mamma mì
Quante Lacrime
Come fossero per noi
Na manera o n’ata
Nun t’aspetto cchiù
‘Nu veleno amaro
Sul ‘na notte
IL VIDEO
IL TOUR
14 novembre – Torino, Off Topic
15 novembre – Piacenza, Musici Per Caso
19 novembre – Milano, TBA
23 novembre – Roma, Spaghetti Unplugged @ Monk Club
19 dicembre – Bologna, Covo Club
27 dicembre – Aiello del Sabato (AV), Se una notte in Irpinia un viaggiatore
7 marzo – Rende (CS), Mood Social Club
ABOUT
Anna and Vulkan arriva da Torre Annunziata, in provincia di Napoli, ed è una delle novità più interessanti e fresche della scena. Canta, suona, produce e cura personalmente le grafiche dei suoi progetti, mettendo in ogni dettaglio la propria visione artistica. Con un’identità sonora cristallina e inconfondibile, riesce a trasformare emozioni e vissuti in musica, raccontando con autenticità le molteplici realtà che attraversa.
Il Vulcano è un chiaro riferimento al Vesuvio, da sempre presente fuori alla finestra di casa sua e simbolo costante del ritorno a casa.
Sin da piccola cresce circondata da strumenti musicali per la professione del padre, musicista e compositore, e ascolta Lucio Dalla, Pino Daniele e Petrucciani nei numerosi viaggi in auto. Si avvicina alla musica lentamente e in maniera piuttosto indipendente, iniziando a suonare la batteria, uno dei pochi strumenti assenti a casa sua.
Comincia poi a strimpellare la chitarra e il pianoforte da autodidatta e a scrivere le prime canzoni verso i 15 anni. Nello stesso periodo mette insieme il gruppo Sonder, dove partecipa come batterista e cantante e vive le sue prime esperienze live in piccole esibizioni e concorsi regionali. Con i Sonder produce un EP, “Come ti senti”, nell’entrata di casa sua.
Si trasferisce poi a Trieste, dove studia alla Scuola Interpreti e si appassiona alle lingue e alla linguistica. Dopo tre anni di università si trasferisce a Vienna dove lavora come Brand Designer e suona in un nuovo progetto, ancora una volta come batterista.
A Vienna ricomincia a scrivere e produrre autonomamente brani suonando chitarra, batteria, basso e tastiere. Si avvicina con più passione alla musica italiana, vecchia e nuova, ma continuando ad esplorare la scena internazionale. Ascolta qualsiasi cosa con interesse, spaziando tra lingue e generi diversi, dall’italodisco al reggaeton, passando per sonorità più intime per poi finire nel jazz e nell’indie pop.
Il 17 novembre 2023 fa il suo debutto da solista per Pluggers con il singolo “Comm’è” a cui segue “Scurò” e poi, il 12 aprile dell’anno successivo, il primo EP “Andare, tornare”, accolto con entusiasmo da stampa e pubblico.
L’estate del 2024 vede impegnata Anna and Vulkan per il suo primo tour durante il quale pubblica anche la versione remix del suo EP rinominata “Andare, tornare per ballare” con le produzioni di Bruno Belissimo, Euro Nettuno e Damiank.
Il 20 settembre dello stesso anno esce il singolo “Comme se fa (a te scurda)” in featuring con i compagni di etichetta Fuck Pop, un brano che loro stessi hanno definito neapolitan funk che omaggia la loro città e le sue tradizioni. A fine ottobre esce un nuovo brano, “Farla Facile” una canzone dal sapore dolce amaro, malinconica ma allo stesso tempo ballabile che continua a definire il talento cristallino dell’artista campana.
Dopo un tour estivo con band che l’ha portata in tutta Italia, Anna and Vulkan pubblica “Quante Lacrime” a cui segue “‘Nu veleno amaro”.